Assicurazione: è successo anche voi??

Ma cos'e' questo certificato di storicta' ? chi lo dovrebbe rilasciare ?
 

E' un talloncino che rilascia l'ASI, spesso senza neppure guardare l'auto...
In realtà, dovrebbe "servire" veramente solo per le auto tra i venti ed i trent'anni di età: tutte le auto con più di trent'anni sono storiche "de-facto".

L'equivoco è tutto qui: le assicurazioni pensano che questo certificato "certifichi" realmente che si tratta di un'auto di valore storico, perfettamente conservata o restaurata e che quindi difficilmente il proprietario la usa come uno go-kart.
Ma siccome ci sono dozzinaia di associazioni asi-o-non-asi che rilasciano questo pezzo di carta dietro presentazione di due fotografie (e pagamento, s'intende), in realtà, questo foglio non certifica un bel niente e non usciremo da questo bordello sinché non arriverà una legge a far chiarezza in merito. E non aspettatela domattina: sono DODICI anni che il disegno di legge bi-partisan rimbalza tra le due camere ed i cassetti delle commissioni. Ci sono altre priorità, almeno spero.

Come Club, grazie a Michele, ci siamo mossi e nei prossimi giorni vedrete cosa siamo riusciti a portare a casa per i Soci.

 

Ciao Maurizio e ciao a tutti, per dovere di precisione dico che l'attestato di storicità da quest'anno si è fatto abbastanza più complesso (proprio per la crescita enorme di richieste), le foto non sono più tre ma sono quasi una decina e si compila una sorta di libricino con tutte le caratteristiche tecniche del veicolo. Ai commissari tecnici di club che sono di fatto gli occhi dell'ASI a cui è demandata la visione dell'auto è stata dato mandato ad essere severi circa la conformità dell'auto alle caratteristiche di quando è stata prodotta; insomma le macchine tenute male, trascurate, con evidenti non conformità, modificate, trasformate, con gancio traino (lo dico perchè nessuna polizza per veicoli storici copre il traino e se lo fate non avete copertura, fate attenzione!!!!) ecc. ecc. devono essere rifiutate. Insomma, se vuoi avere i benefici fiscali, assicurazione ridotta, bollo ridotto, passaggio di proprietà ridotto, devi avere rispetto del veicolo che hai. Poi magari ci sono anche i commissari tecnici di club che chiudono un'occhio...... ma questa è un'altra storia, tutta italica!

Si Andrea, lo so, ma (a parte i commissari che chiudono entrambi gli occhi) quanti certificati rilasciati "alla leggera" ci sono in giro?
Che valore ha oggi questo documento?

 

Si, per quello che riguarda il passato, quando "facilitare" era un modo per accaparrarsi un socio in più.
Oggi, anche il più stupido dei club federati asi non ha grandi difficoltà a raggiungere il migliaio di iscritti, proprio per le agevolazioni che ruotano attorno a questo mondo quindi se vogliono, i commissari di club possono iniziare a fare il loro compito con severità perchè fuori c'è la fila di persone che vogliono quel pezzetto di carta.
Speriamo da quest'anno ci sia un'inizio di rigore per fare un po' di pulizia tra l'appassionato di veicoli storici e quello che lo fà solo per dare la seconda macchina alla moglie!

Si, per quello che riguarda il passato, quando "facilitare" era un modo per accaparrarsi un socio in più.
Oggi, anche il più stupido dei club federati asi non ha grandi difficoltà a raggiungere il migliaio di iscritti, proprio per le agevolazioni che ruotano attorno a questo mondo quindi se vogliono, i commissari di club possono iniziare a fare il loro compito con severità perchè fuori c'è la fila di persone che vogliono quel pezzetto di carta.
Speriamo da quest'anno ci sia un'inizio di rigore per fare un po' di pulizia tra l'appassionato di veicoli storici e quello che lo fà solo per dare la seconda macchina alla moglie!

Centinaio. La media nazionale è 60/70.

Ma il problema non cambia: adesso ci sono in giro migliaia di attestati che non attestano nulla.
Davanti a questa immobilità legislativa, è necessario che siano i Club (e gli appassionati) a fare dei passi avanti, creando delle certificazioni che siano tali, con perizie e commissioni competenti.

L'ASI (purtroppo) ha dalla sua solo Elvio Deganello, grande appassionato Citroën e conoscitore della Marca, ma Elvio è uno e l'Italia è grande, così nascono le DSuper S e le DSpécial Pallas Cabriolet con targa oro ASI...no.

Ma di questo abbiamo già parlato.

Si, per quello che riguarda il passato, quando "facilitare" era un modo per accaparrarsi un socio in più.
Oggi, anche il più stupido dei club federati asi non ha grandi difficoltà a raggiungere il migliaio di iscritti, proprio per le agevolazioni che ruotano attorno a questo mondo quindi se vogliono, i commissari di club possono iniziare a fare il loro compito con severità perchè fuori c'è la fila di persone che vogliono quel pezzetto di carta.
Speriamo da quest'anno ci sia un'inizio di rigore per fare un po' di pulizia tra l'appassionato di veicoli storici e quello che lo fà solo per dare la seconda macchina alla moglie!

non sono daccordo con te andrea.
non vedo perche' "la moglie" non puo' avere l'auto storica. semmai dovrebbe viggere una regola che evinca che le auto devono essere VERAMENTE di interesse storico e non carrette vecchie che girano a costi zero a discapito di chi ha il piacere di vivere una o piu' auto per passione. ti pare?
tenendo conto che comunque mantenete le nostre auto ha un costo considerevole e comunque non e' un modo per risparmiare anzi..  

La maggior parte delle auto iscritte ASI e che hanno compiuto da poco il ventesimo anno non sono, a mio parere, il massimo per quanto riguarda la storicità (provate a digitare ASI su subito.it) ma sono semplicemente auto vecchie con costi di gestione bassissimi e usate per andare al lavoro senza il timore di lasciarle alle intemperie (vedi fiat uno). Per questo credo che ASI approfitti della situazione in modo da rimpinguare le casse visto che 40 euro circa per ogni tessera di club va a loro e 40 euro costa l'attestato.....

Da noi hanno risolto abbastanza egregiamente il problema.
Prima di tutto non 20 ma 30 anni minimo.
Poi devi passare la revisione (quella ufficiale) dove sono loro ad attestare che non si tratta del
solito "marcione" ma di auto d'epoca. Inoltre hai un massimo di 3500 km/anno (ma qui non sono fiscali)
È chiaro che se hai la Uno marcia e la usi tutti i giorni per andarci a lavorare i 3500 km li fai il primo mese.
Dopo tutto l'auto d'epoca secondo me quando usata tutti i santi giorni è giusto non abbia troppe facilitazioni....

Dopo tutto l'auto d'epoca secondo me quando usata tutti i santi giorni è giusto non abbia troppe facilitazioni....

Non è tanto per il fatto di usarla ogni giorno ma più che altro bisognerebbe distinguere auto costruite in grandi numeri e dallo scarso valore storico da auto più particolari ad esempio fiat uno vs lotus esprit, anche se entrambe appena ventennali si capisce subito la differenza e in base a questo differenziare le agevolazioni.

esempio fiat uno vs lotus esprit

Mi autocito....che esempio ca..one    facciamo fiat uno-citroen cx 

Centinaio. La media nazionale è 60/70.

Io sono iscritto ad un club qui a roma e sfiora i 1.500 iscritti, prima ero iscritto al camep di perugia e anche lì quando ero iscritto si arrivava poco sotto i 1.000, ho la tessera dal 97 ed è la numero trentamila e qualcosa ora dopo solo quindici anni si viaggia sulla quattrocentomila ecc. ecc..

L'ASI (purtroppo) ha dalla sua solo Elvio Deganello, grande appassionato Citroën e conoscitore della Marca, ma Elvio è uno e l'Italia è grande, così nascono le DSuper S e le DSpécial Pallas Cabriolet con targa oro ASI...no.

chiedo scusa se ho messo il grassetto ma era per evidenziare quanto scrivo io rispetto al quote.... non confondiamo Maurizio l'attestato di storicità con l'omologazione ASI targa oro ecc. ecc. quella a larga diffusione è l'attestato di storicità, l'omologazione ASI è molto meno diffusa e solo questa richiede la commissione fuori sede dell'ASI e un notevole impegno da parte del proprietario della vettura a presentare la documentazione richiesta.
Vedi io non riesco a farne una colpa ai Commissari ASI perchè è umanamente impossibile che una cinquantina di persone in italia conoscano tutti ma proprio tutti i dettagli di tutti i modelli di auto prodotti al mondo dall'inizio secolo a tutti gli anni 90, e sono io il primo a dire che al di fuori della produzione italiana i commissari hanno una buona conoscenza solo delle vetture inglesi e delle porsche - ma di queste ultime non ci vuole una grande scienza perchè la loro curva evolutiva della tecnica è un'elettroencefalogramma piatto.
Prima frequentavo molto i raduni ASI con il mio Traction e posso dirti che più di qualche volta durante i raduni ho segnalato al Commissario ASI veicoli che di cui ero sicuro che avevano macroscopiche non conformità andando a svilire il significato della targa di omologazione ASI, mi sono beccato le iree dei proprietari ma in qualche caso ho avuto il riscontro che l'omologazione è stata ritirata, vedi ad esempio Traction avant verniciati di bianco.
Posso sicuramente dire che riguardo alla produzione italiana vengono omologate ASI solo vetture conformi al 110% tant'è che il patrimonio qualitatitivo dei veicoli d'epoca italiani rimasti in Italia è di gran lunga superiore ad ogni altra nazione Francia, Germania, Inghilterra comprese, ove i restauri: in Francia lasciano molto a desiderare, sono in generale dei gran pecioni, in Germania ed Inghilterra invece quando il restauro è finito, dell'auto vecchia forse ma molto forse è rimasto il telaio, tanto da farle considerare quasi delle repliche più che degli originali.

Caro Orazio, anche io la penso come te, che una moglie può circolare con un'auto d'epoca, ma la diffusione di questa scelta unita all'alta sinistrosità delle signore - magari di piccola entità ma comunque alta, ci porta nella condizione descritta: ovvero che molte compagnie assicurative stanno uscendo dal ramo rc veicoli storici, e se per caso si arriva che tutte decidono di uscire tutti noi o quasi, abbiamo chiuso!, cosa si fà? chi ha tre, quattro o più veicoli storici??? le deve portare all'estero e vendersi tutto a due soldi!!! Non è un comportamento ottuso allora?

Statisticamente (e questo interessa le Compagnie) le donne guidano meglio degli uomini, nel senso che causano meno incidenti, molti di meno.

Quanto al resto, so bene la differenza tra certificato di storicità (che, ripeto, è un pezzo di carta rilasciato sulla base di fotografie, 10 o mille, son sempre foto) ed una vettura con "targa oro" (che per altro non esiste più, oggi si dice semplicemente "omologata"). Il problema è che nell'ASI, da quel che si vede in giro, non c'è gente in grado di distinguere una DSpécial da una DSuper (per dirne una complicata) che addirittura si inventa modelli inesistenti come la DSuper S.

Probabilmente, se avessero davanti una Giulietta Sprint, saprebbero bene cosa guardare, ma su una DS no.

Secondo me tutto questo caos nelle assicurazioni (come ormai in tutto) e figlio di anni e anni di truffe e di mal costume italiano, dovremmo giudicare prima noi stessi poi il resto.

poi è difficile dividere le auto con autentica storicità dalle auto vecchie,

noi denigriamo le Fiat UNO e ci sta ma i proprietari (cito ad esempio) di una Maserati Mistral potrebbero fare la stessa cosa per le nostre bene amate,

io, ormai da mesi dico sempre la stessa cosa ovvero che negli anni 60-70 (oltre a produrre belle auto )
bloccavano il mondo per risolvere una situazione che noi oggi sogniamo, noi invece siamo qui ad aspettare il nuovo ipod e la nuova TV4D ecc ecc.

Statisticamente (e questo interessa le Compagnie) le donne guidano meglio degli uomini, nel senso che causano meno incidenti, molti di meno.

Quanto al resto, so bene la differenza tra certificato di storicità (che, ripeto, è un pezzo di carta rilasciato sulla base di fotografie, 10 o mille, son sempre foto) ed una vettura con "targa oro" (che per altro non esiste più, oggi si dice semplicemente "omologata"). Il problema è che nell'ASI, da quel che si vede in giro, non c'è gente in grado di distinguere una DSpécial da una DSuper (per dirne una complicata) che addirittura si inventa modelli inesistenti come la DSuper S.

Probabilmente, se avessero davanti una Giulietta Sprint, saprebbero bene cosa guardare, ma su una DS no.

Caro Maurizio, per me è una presa per i fondelli che le compagnie assicuratrici fanno a noi maschietti ovvero quella di dire che le donne causano meno incidenti degli uomini, proviamo a misurarlo sui km percorsi e poi ne riparliamo.....
Sul resto sò benissimo che conosci i meccanismi dell'asi, ho voluto raccontarla un po' per spiegarlo a chi magari non lo sà, mi spiace solo che sembra che tu abbia molta poca considerazione dei commissari tecnici di club che nella maggior parte dei casi sono gente molto competente, anche se i campi possono essere ristretti. Riguardo a non conoscere le macchine francesi, vero verissimo, per tutti i marchi e modelli.

....le donne guidano meglio degli uomini, nel senso che causano meno incidenti, molti di meno.

... tranne mia suocera