Se i documenti sono a posto, in realtà non rischia nulla: il "segreto" sta nell'atto di vendita che non deve essere datato e nella carta grigia che non deve essere barrata.
In Francia, quando vendi un'auto consegni la carta grigia (il nostro libretto di circolazione) tirandoci una barra sopra con la dicitura "VENDUTA" seguita dalla data di vendita.
Da quella data, il nuovo proprietario italiano ha un anno di tempo per re-immatricolare l'auto in Italia, dopo questo tempo semplicemente la carta grigia non vale più nulla ed è come andare in giro con un'auto senza documenti.
L'unica possibilità, consiste nell'accordarsi col proprietario francese: fai l'atto di vendita senza datarlo e non barri la carta di circolazione. Chiaramente parte delle responsabilità derivati dalla circolazione del veicolo cadono sul vecchio proprietario e questi ne è generalmente ben conscio.
In pratica devi trovare una persona disponibile, sensibile al problema estetico connesso alle nuove targhe italiane e che abbia taaaanta fiducia in te.
Last but not least: il fatto che ogni due anni devi andare in Francia a fare il controllo tecnico (anche se so che ci sono officine italiane che seguono il protocollo europeo e revisionano "il numero di telaio", metto le virgolette perché me l'hanno spiegato esattamente così) e poi c'è il grosso problema di trovare una compagnia assicurativa che ti faccia l'RCA su targhe straniere.
Importante ricordare che se la carta grigia è barrata da più di un anno, è come non avere documenti e che in caso di sinistro la compagnia, se non diversamente concordato in sede di stipula della polizza, ha diritto di rivalsa per eventuali danni da sinistro!
Al momento, io ho due auto con targa francese: l'ID19 del '66 che ho acquistato personalmente e l'AMI6 che è stata acquistata tramite un amico "sensibile" al problema delle targhe e che è riuscito ad ottenere la carta "intonsa" e l'atto di vendita non datato. Causa necessità di revisione francese per l'AMI (che è comunque ferma da almeno quattro anni), sto seriamente pensando di nazionalizzarla e amen, con l'ID andare a far revisione in costa azzurra, invece, è soltanto un piacere.