Estate rovente, voglia di mare e giorni da trascorrere in assoluta libertà...
Acquistate la cartina e la guida della Lonely p.;sostituite le caffettiere, ingrassato tutto, messa a punto generale e lucidatina la vigilia della partenza...
Coast to coast: fatto talmente tante volte da non rappresentare niente di trascendentale...arrivato ad Ancona e cominciano le sorprese: spia dell'alternatore che sembra collegata ad una massa che tocca e non tocca a seconda dell'inclinazione della dea...
Machissenefrega! Tanto frenando brusco si spegne sempre...
Arrivo a Spalato e incontro una dea del '64 morta sul ciglio della strada da anni...foto da coroner e riprendo la via a caccia di ricovero per le mie stanche membra.
La Delfina si presta a tutto sempre con il singhiozzo alla spia arancione...
Non vi dico la quantità di foto...avrei dovuto chiedere 10 kuna a foto almeno ci guadagnavo qualcosa, e poi in Croazia le foto le fanno in posa davanti o sopra l'auto!! Non si limitano a fotografare la dea...ci devono essere anche loro sulla foto.
Ho nuotato mari incredibilmente belli, preso sole come non mai e la Delfina era dormiente sotto le varie pinete, talvolta alleggerita dall'affitto di scooter per visite isolane.
Attraversata la Croazia da sud verso nord con le varie isole di culto e finalmente Zara. Alloggio in una penisola antistante la cittadella e la dea ha deciso che la spia la rende più bella...resta accesa...ma la batteria sembra avere sempre lo stesso spunto...misuro la tensione e accelerando il regolatore lavora bene: ouf! Allora la uso senza requie e su e giù e montagne e laghi e poi una sera, per andare a cena...tlac: batteria morta...
A malapena 9 volt...
Il proprietario della casetta che ho preso in affitto mi ha aiutato(meno male che parlicchio il tedesco) e l'indomani mattina all'alba un vecchio e gigantesco elettrauto mi auscultava la Delfina. Smonta qua, togli quello PERDI quest'altro, e lampadina alla mano trovava il bandolo della matassa(dimenticavo di scrivere di aver smontato l'antenna elettrica e l'autoradio che parevano essere l'eventuale corto in atto): scatola portafusibili lato passeggero con il filo bianco difettato e carboncini dell'alternatore un po' stanchi...
200 kuna e la dea rinuncia all'arancio ed io riprendo a salire sui traghetti senza remore.
Gita ai laghi di una bellezza ineguagliabile e la pompa alta pressione che sembra lentissima a caricare la sfera congiuntore...talmente lenta da non staccarsi mai: tacatacatacatacataca.......rrrrrrrrrrrrrrrr.....tacatacatacataca........rrrrrrrrrrrrr
Accelerando il beneamato tlack dal congiuntore e il sollievo nel mio sguardo che preferisce spaziare tra le balle di fieno al ciglio della strada e su per le sterminate cime montuose in un degradare di colori che rendono il crepuscolo uno dei momenti ideali per godere con la propria dea, a caccia del dosso, del bordo polveroso da alzare con le ruote ed osservare le volute nello specchio esterno destro, fermarsi a bere una birra fresca ed osservare la dea che si integra nel paesaggio, sul porto, nella carraia...da sola fedelmente pronta a portarmi altrove, laddove posso, laddove può...laddove ci va di andare.
Due settimane di silenzio, niente telefonino, niente internet, libertà e piacere di vita.
Mare, sole, birra e km con la dea..
Son tornato, anche questa volta si è consumato il miracolo della dea che ti riporta a casa, che nonostante tutto ti rispetta e che poi cede alla debolezza di rompersi mentre la parcheggi sotto casa...con i bagagli nel cofano..
Manovrando lo sterzo diventa di pietra, al calare dei giri motore si abbassa il naso, si accende la spia rossa della pressione LHM...Accelero e si rielza ma lo sterzo resta granitico: è morta la pompa; viva la pompa; gloria alla pompa. 248000 km e 42 anni: è tempo di pensionamento. Ne avevo una vecchia e sozza nel cofano: ora la Delfina sfoggia equilibrismi sulle sue gambe senza dubbi sulla quantità di ore durante le quali rimane sulle punte dei suoi piedoni 185...
Ancora grazie Delfy per la tua generosità e fedeltà.
Le foto arrivano a breve...
fischer