La dea la uso con la naturalezza con cui ci si deve lasciare guidare quando si "vuol bene" alla propria auto...Voler bene nel mio caso significa usarla in ogni dove e con qualsiasi tempo senza esser spaventati dalle distanze o dalle ipotesi catastrofiche che sovente si leggono o si sentono.
Per me avere la dea ha senso unicamente quando la posso usare...e ogni volta è La Volta, ossia provo sempre un rinnovato piacere, e quando la parcheggio mi volto sempre per guardare quanto è bella.
Da quando ce l'ho non ho mai dubitato di poterla far viaggiare senza limiti...e credo di aver verificato che è davvero un'auto che ti permette di usarla, a monte di una manutenzione costante, senza troppe paturnie se sei disposto a filtrare rumorini, spifferetti random e pisciatine verdi...
Guidarla mi aiuta a stare bene, a ritrovare me stesso e a vedere con occhi diversi il mondo che mi circonda. Essa ha incredibilmente permesso una renovatio nella qualità e quantità di amici e amiche legati a questo modello.
Io ci andrei in capo al mondo...ma forse è troppo vicino!!
Allora mi cimento con percorsi che possano "allenarmi" per il sogno che cullo da tempo per i miei 50: il coast to coast, ma quello vero...Certamente è un ambire forse eccessivo, ma credo nelle possibilità della mia straordinaria compagna di strada di poter regalare sguardi sgomenti e sorrisi agli States oltre che darle la possibilità di fare un vero viaggio.
Vi racconto con immenso piacere ciò che sento intorno alle mie scorribande in dea, e son felice se riuscite a ritrovare ciò che sappiamo percepire quando stiamo usando la DS.
Quest'anno non so dove puntare il nasone della bimba ad agosto...certo rinuncio ad Albione, ma non per distanza o tempo climatico...ma perché l'organizzazione si è palesata immediatamente una patetica patacca.
Probabilmente sono un cerebroleso e non lo so, ma andare a spasso con la mia Delfina è uno dei piaceri cui non sarei più in grado di rinunciare, e con l'uso che ne faccio cerco soprattutto di dare l'esempio a tutti quelli che credono che sia un'auto fragile e che debba starsene sempre al chiuso pena la dissoluzione.
Certo le portiere patchwork e i fianchi tremuli e le clocche e le goccette che perdo non sono vanto da esibizione, ma viste da vicino anche le dive da Oscar hanno delle imperfezioni...povera Delfina mia, acciaccatella ma non stanca...una specie di bevitrice incallita che regge bene tutto...magari sempre un po' alticcia ma sempre pronta ad accettare le sfide che le lancio...in poche parole: l'amo. Assurdo provare sentimento per un malloppo composto di ferraglia olio vetro e ruggine...ma credo di non essere solo!! Allora amici miei, sperando di leggere i vostri fantastici spostamenti in dea, vi metto ancora qualche foto dell'ultimo mio peregrinare.
A presto! En voiture!
fischer