Stanotte Antonio Romeo se n'è andato per sempre, un attacco cardiaco l'ha stroncato nella sua nuova casa di Montelupo Fiorentino, dove s'era trasferito di recente, convalescente dopo un delicato intervento a cuore aperto.
Originario di Catanzaro ma fiorentino d'adozione, Antonio (che per tutti era semplicemente "Romeo", come sei il cognome ed il nome fossero la stessa cosa) era con noi dall'incontro costitutivo del Club, quel "Saltino" del 1989 da cui ebbe origine l'IDéeSse Club.
Primo proprietario della sua impeccabile DS23i.e. Confort con climatizzatore d'origine («perché farne a meno?», era solito dire), Antonio era un appassionato sincero, uno che viaggiava in DS quotidianamente. L'unica auto con qui sostituì la Dea quando si rese conto dei pericoli del traffico fiorentino, fu una Fiat 500, usata però esclusivamente sui percorsi urbani.
Antonio, pur non essendo tra i sottoscrittori dell'atto costitutivo dal notaio Ghinassi nel 1990, rimase sempre vicino all'Associazione, dirimendo con saggezza questioni interne ed esterne all'Associazione e presenziando sempre alle assemblee "difficili", portando puntualmente il suo contirbuto.
Ricordo come fosse successo ieri il suo intervento all'Assemblea Sociale che si tenne a Parma: all'epoca ero segretario dell'IDéeSse Club ed in quell'occasione vi fu il primo "scontro" tra i diversi modi di vedere le finalità tra le associazioni: tra chi vedeva il Club come una specie di "ACI delle DS", con carro attrezzi sempre pronto per il depannage dei Soci in difficoltà e chi lo voleva come un semplice catalizzatore di amicizie.
Antonio ascoltò tutti gli interventi, poi prese la parola per dire "ma ragazzi! Cosa fate? Litigate per queste fesserie? Sono altri i problemi della vita, ricordatevi sempre che questo è un gioco, fate che rimanga tale".
Addio Antonio, ci mancherai parecchio.