Io farei una prova ancora più pratica che evita in prima analisi l'uso di voltmetro o amperometro (tra l'altro quest'ultimo deve essere dimensionato e non quelli da supermercato che segnano max 10A, oppure si può usare una pinza amperometrica): salvo macchine con apparati elettronici particolari su cui non entro nel merito, io ho messo in moto e poi staccato un polo della batteria verificando così che l'alternatore carica, ovvero che la macchina sta accesa anche inserendo i vari utilizzatori come luci, tergi e via discorrendo senza apprezzabili cali di tensione o forti variazioni di regime motore (un po' naturalmente deve calare perché aumenta il carico elettrico, ovvero il momento resistente applicato dall'alternatore).
Questa prova l'ho fatta con DS, CX e Fiat Punto senza riscontrare controindicazioni (ripeto, non so se é consigliabile per auto infarcite di elettronica), o meglio nella CX in effetti ho problemi di batteria e guardacaso anche di alternatore; nella Punto tutto ok (era solo per prova), nella Ds avevo problemi di batteria infelice e non di alternatore, quindi sostituendo la batteria é andato tutto a posto, come da quarant'anni a questa parte.
Se l'alternatore carica bene ok, altrimenti é facile che le batterie durino meno dei classici quattro o cinque anni (che per mia modesta esperienza sono sempre quelli, che le batterie siano sottomarche come Ursus, Mitam, o di marca come Bosch o Magneti Marelli o altro), perché devono sopperire anche alle carenze dell'alternatore (che non alimenta bene gli utilizzatori e quindi neppure carica bene l'accumulatore), con frequente bisogno del caricabatteria.
Quello che voglio dire é che da controllare é sempre il binomio caricatore/accumulatore.
Quanto alla nuova batteria eventualmente da acquistare, delle Delta abbiamo già parlato e quindi non torno in argomento, mentre é possibile reperire anche modelli con tecnologia recente, poli rovesciati e dimensioni uguali a quelle per DS spendendo una cifra accettabile.
Parere personale, come dice uno famoso...