....non è solo quello........
è vero. al nord c'è una diversissima concezione del lavoro. qui da noi l'operaio o il tecnico o l'artigiano non è quasi mai contento del proprio lavoro. si è pagati poco perchè si è visti male dalla società. il meccanico è ladro per antonomasia. nelle fabbriche si è entrati grazie alle raccomandazioni, senza capacità specifiche, e si odia l'azienda per cui si lavora, se si può si danneggiano i macchinari, il luogo di lavoro, i servizi igienici vengono sistematicamente spaccati ogni due settimane, ci si mette in malattia ogni volta che ci sono i lavori da fare in campagna.
E i figli devono per forza studiare. Abbiamo università che sono forni per produrre disoccupati.
Non c'è la cultura del lavoro. Non c'è l'amore per il lavoro.
La smetto perchè è meglio. e perchè come ogni giorno ci sono decine di disoccupati, disagiati, mamme che bussano alla porta del luogo dove lavoro e rumoreggiano chiedendo del Sindaco, chiedendo aiuto, chiedendo soldi. E vogliono solo quello. Gli vengono offerti dei posti di lavoro dignitosissimi e li rifiutano, si fanno licenziare. Abbiamo introdotto i voucher INPS che permettono di prestare delle ore di lavoro utili alla comunità in cambio di una piccola retribuzione. Rifiutano ancora sdegnati. Non so cosa pensare.