Si esatto lo penso anch' io cosi'
Forse spaventa anche un po' il discorso di vendita all' estero, lingua ecc ecc almeno per quanto riguarda la burocrazia della vendita in se
Poi io parlo per inesperienza
Molti poi trovano la scusa che le targhe e l' auto deve restare in italia,
Ma anche se va all' estero sicuramente finisce in buone mani di un appassionato e questo è cio' che conta italy o no
D
Non è molto difficile: si radia per esportazione e si riconsegnano le targhe........deve sparire alla vista entro una settimana dalla piazza italiana (spesso viene mandata una pattuglia a controllare il luogo dove era dichiarata presente la macchina)...........poi i documenti di radiazione e di proprietà attuale si danno alla nuova proprietà che li consegnerà alla agenzia/TUV/xxx del paese di esportazione che fa una verifica che l'auto sia realmente esistita ed abbia un passato..........la parte venditrice ha terminato qui il suo compito.
Poi ovvio che bisogna cercare l'acquirente ........... e questo impilica molte variabili tra le quali la massima fiducia in chi ti propone un mezzo già "finito e confezionato" .......... sarebbe più semplice "confezionarlo su richiesta" perchè cosi chi compra viene totalmente coinvolto nella titanica opera di ripristino e da il punto "0" della seconda vita alla macchina.................
Concordo con Dino: impuntarsi sul mercato nazionale facendo della targa d'origine un "plus" di valore.......potrebbe non pagare..........importante è che vada nelle mani di un collezzionista che comprenda l'oggetto stesso.......e direi che per la cifra richiesta, sia una macchina che può andare solamente in questo ambito.
Parere personale