Restauro di una DS 23 Break Confort

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #225 il: Gennaio 02, 2015, 10:03:50 pm »
Ciao Steu e Vintage, e grazie dei complimenti  [:inch] che mi spronano a portare avanti questa mezza pazzia  [(matto)] ( economicamente parlando ).

Come sottolinei tu, Steu, dove la lamiera è ripiegata su se stessa si può rimediare solo cambiando la parte bassa della portiera, perchè la ruggine è annidata in quella fessurina impossibile da stanare, ed infatti tutte e 4 le porte hanno ricevuto lo stesso trattamento, ovvero tagliate all'altezza della piega dove sulle Pallas c'è la modanatura di gomma centrale, e tutta la parte bassa è nuova e antirugginizzata, e per un miglior lavoro l'antiruggine l'abbiamo dato molto diluito e soffiato con la pistola per farlo penetrare a forza nelle fessurine ( è colato per terra ovunque, ma vabbè ... ).

Per non sbagliare spruzziamo poi una sorta di cera oleosa in tutti gli scatolati ( del telaio ), ivi comprese anche le parti interne delle portiere, che a loro modo sono considerabili degli scatolati pure esse.

Quasi mi dispiace che alcune zone del telaio non possano esser viste dopo il rimontaggio, perchè secondo me fanno proprio bella figura, in particolare la zona posteriore degli interni parafanghi e attacchi paraurti, comunque restano le foto...

Adesso, per gli incontentabili divoratori d'immagini, qualche foto dedicata all'insonorizzazione e riduzione del calore, col dovuto ringraziamento a Oxi  [:inch] che me lo ha suggerito, queste prime 2 foto sono della zona del pianale tra il serbatoio e i sedili anteriori, con poi un primo piano:






Poi una vista d'insieme, dove si scorgono alcuni dettagli dello stato d'avanzamento lavori, come il vetro posteriore, il serbatoio, il rivestimento interno del baule... nella zona del motore il foglio bitume/alluminio l'ho messo doppio strato, visto che la caldaia emana molto calore proprio da lì, vedremo se servirà a qualcosa; comunque il suo rivestimento nero di skai con la tasca non è stato per niente ostacolato dal maggior spessore da coprire perchè ha molto margine di adattabilità.
Approfitto per ringraziare Marco ( Citroservices ) che ha avuto la pazienza di staccarmelo da un'altra auto, perchè originale e vissuto sta molto meglio che nuovo di pacca.

Infine per Vintage: la venderò andandoci almeno in pari, cioè se non ci rimetterò anche qualcosa, se non dovessi riuscirci pace, la terrò io  [:hello]
 [:hello]


" sans le Beau, la vie serait une erreur "
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Offline oxi883

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #226 il: Gennaio 02, 2015, 10:48:37 pm »
 [:clap] [:clap] [:clap]bravissimo,bel lavoro,curato anche nei particolari(come piace a me) nonostante poi andra' completamente ricoperto dai rivestimenti originali; alla faccia di chi  "tanto nn si vede".  [;)]   Colgo l'occasione anche x puntualizzare agli estremisti del restauro originale(in cui mi identifico anch'io) che le parti insonorizzate nel tuo restauro come nel mio(vedi break 20 del 1975)sono le stesse che venivano fatte sulle ds di origine belga(a dimostrazione sto preparando le foto che a breve postero') ma con materiali  dell'epoca,  quelli che usiamo noi ne sono l'evoluzione.        [:hello]

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Offline ado

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #227 il: Gennaio 02, 2015, 10:52:35 pm »
[:clap] [:clap] [:clap]bravissimo,bel lavoro,curato anche nei particolari(come piace a me) nonostante poi andra' completamente ricoperto dai rivestimenti originali; alla faccia di chi  "tanto nn si vede".  [;)]   Colgo l'occasione anche x puntualizzare agli estremisti del restauro originale(in cui mi identifico anch'io) che le parti insonorizzate nel tuo restauro come nel mio(vedi break 20 del 1975)sono le stesse che venivano fatte sulle ds di origine belga(a dimostrazione sto preparando le foto che a breve postero') ma con materiali  dell'epoca,  quelli che usiamo noi ne sono l'evoluzione.        [:hello]

Grande Moreno!!!
Tutti gli estremismi in qualsiasi campo sono da biasimare!!

Bravo Ivo gran bel lavorone!!!





un consiglio, che io regalerò alla mia il prima possibile, fai le feritoie tipo quelle della seconda foto, a scalare ovviamente, ai parafanghi anteriori, tireranno fuori un bel po di calore dal vano Becchia!!!

 [:clap]
« Ultima modifica: Gennaio 02, 2015, 10:57:58 pm da ado »
Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.

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Offline haiede

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #228 il: Gennaio 03, 2015, 12:09:27 am »
Non credo che permettano di abbassare significativamente la temperatura nel vano.....quelle andavano bene quando c'era piazzato il radiatorino A/C che aveva la ventola in aspirazione e scaricava l'aria calda da li complice una leggera depressione creata dalla ruota in marcia............l'accumulo di calore è dovuto (isolamento termoacustico non molto curato a parte) alla ventola sempre in rotazione che spinge aria calda sul blocco motore (ancora più caldo del getto d'aria che lo investe) e tutta questa massa di aria si infrange sul parafiamma del motore (la paratia con la lunetta per intendersi) senza adeguati sfoghi d'aria facilitati.
Prova: leva il tappo candela 4 e la guarnizione di tenuta superiore del cofano e metti qualche spessore che mantenga staccata la guarnizione inferiore archetto fissaggio parabrazza..............vedrai quanto caldo esce da li!!..........poi finisce sul vetro (ed in inverno va anche bene) ma comunque riesce a sfogare.
Cosa si può fare..........poco o nulla mantenendo l'originalità delle cose...........qualcosa creando un convogliatore venturi sul fondo della macchina in corrispondenza con la parte bassa della lunetta motore..........qualcosa altro modificando la lamiera paramotore.........tutte cose che, pur non evidentissime se non sdraiandosi sotto, non sono mai state ne provate ne tantomeno adottate in origine.............ma se calcolate e realizzate bene funzionano..........si tratta di gestione dei flussi di aria e chi sa di cose legate a questi fenomeni non ci mette molto a calcolare i deflettori necessari per ottenere un convogliatore che estragga aria calda in corsa.
Parere personale..........o meglio esperienza fatta in altre realtà per diminuire la temperatura di un vano dove si trova lo scambiatore di calore di un gruppo frigorifero..........
 [:hello]
Dodo

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Offline ado

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #229 il: Gennaio 03, 2015, 07:55:22 am »
Davide dicevo di fare le alette nel parafango. E non nel carterino che nn serve a una cippa, se nn hai l'AC!!!
Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.

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Offline dino

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #230 il: Gennaio 03, 2015, 09:26:23 am »
Si Ado potrebbe essere una soluzione molto valida    quella da te appena esposta [:clap] [:clap] [:clap] [:clap] [:clap]
a pensarci bene  pero' non correresti il rischio che la quantita' disumana di aria espulsa dalle tue ferritoie vada a sbattere sui pneumatici Michelin originali nuovi da 300 eurozzi cadauno con il rischio di un surriscaldamento  a temperature elevatissime anche in inverno con strada ghiacciata, pensa in estate col caldo che fa, con pure il rischio certo di consumare le michelin nuove da 300 euro cadauno in pochi,  pochissimi Km con anche il rischio certo di presa fuoco ed incendio dei pneumatici che diventerebbero cosi' delle Hot weelssssss
Forse è ,,,, questa è solo una mia idea o gente non spaventatevi capito
ci mancherebbe probabilmente non dovrebbe succedere una cosa del genere pero' il rischio è alto  molto alto [:help]  [:help]  [:help]  [:help]  [:help]

D   [:hello]

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Offline dandy

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #231 il: Gennaio 03, 2015, 09:43:19 am »
Questa foto l'avevo già postata..... è la modifica alla base dei parafanghi anteriori che avevo fatto sulla mia ex 23.

Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #232 il: Gennaio 03, 2015, 10:24:59 am »
Davide dicevo di fare le alette nel parafango. E non nel carterino che nn serve a una cippa, se nn hai l'AC!!!

Se ho ben capito, tu Ado dici di far le griglie nella parte di parafango che, nella 1a foto grande, è compresa tra la paratia marrone, la gomma nera in basso ed il lato esterno del parafango ( quello che nella foto è bianco con qualche gocciolina di sporco ).

Però c'è un problema, ovvero l'inclinazione delle alette della griglia: nella foto piccola vanno bene, perchè l'acqua arriva dall'alto verso il basso, ma mettendo gli sfoghi nella parte posteriore interna del parafango la ruota sparerebbe l'acqua verso l'alto, facendola entrare a fiumi.
E non si può nemmeno metterle inclinate all'insù, sempre perchè farebbero da convogliatore dell'acqua verso l'interno.
A tal proposito in questo video https://www.youtube.com/watch?v=HyOCi9r2XEA al minuto 2:40 c'è una bella immagine rallentata che mostra da vicino la ruota sul bagnato.

E' pur vero che le auto d'epoca in generale escono di rado con la pioggia, ma immagina in soli 10 Km cosa non entrerebbe, soprattutto sabbiolina che depositandosi creerebbe una sorta di spugna sempre umida a contatto con il metallo.

Quella di Dandy mi pare una buona soluzione che garantisce il ricircolo d'aria lasciando sempre asciutte le lamiere, e in più è invisibile nell'uso normale  [:hello]

Ps: nella ricerca di un video che mostrasse da vicino una ruota sul bagnato, ho trovato queste 2 chicche, se sono ancora sconosciute aggiungetele nell'apposito topic:

https://www.youtube.com/watch?v=v_gzfEZxihM

https://www.youtube.com/watch?v=GuHSe5uTC2o
« Ultima modifica: Gennaio 03, 2015, 10:37:10 am da Ivo Freloni »
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Offline FeDeesse

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #233 il: Gennaio 03, 2015, 10:30:56 am »
[la penso come heide al 100%, quelle feritoie sono per lo sfogo dei radiatorini del clima, non esce il caldo del motore da li, semplicemente perchè il caldo è "prodotto" dietro!

Poi in origine c'erano solo per il clima, quindi ci si tiene il caldo e la macchina originale  [:clap]
Qualche citroën.....

Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #234 il: Gennaio 03, 2015, 11:00:13 am »
[la penso come heide al 100%, quelle feritoie sono per lo sfogo dei radiatorini del clima, non esce il caldo del motore da li, semplicemente perchè il caldo è "prodotto" dietro!

Poi in origine c'erano solo per il clima, quindi ci si tiene il caldo e la macchina originale  [:clap]

Fede, Ado dice di farle COME quelle del carterino grigio della foto piccola, ma posizionandole DIETRO alla ruota, nella zona della foto grande.

Per quanto riguarda l'aspetto del mantenere l'originalità di morire di caldo in macchina non mi trovi però d'accordo ( vedi post su A/C http://forum.ideesse.it/smf/index.php?topic=15328.0 ).

Ho guidato tutti giorni per 4 anni una DS nera con tetto nero, e quando il sole picchia forte solo la venerazione incondizionata per la Dea può spingerti a salire a bordo ( oltre al piacere degli odori dei materiali dell'abitacolo che l'alta temperatura sprigiona ).

L'estate è diversa a Trento e a Palermo, nel secondo caso dura il triplo abbondante, qui da me ( Liguria costiera ) da Maggio a Ottobre se lasci la DS al sole verso mezzogiorno ti ritrovi in un bagno di sudore dopo 3 minuti di guida, a Luglio e Agosto poi bisogna solo averlo provato per crederci.

Poi non abbiamo mica più 18 anni che sopporti di tutto senza nemmeno accorgertene, io almeno quando posso la comodità ( anzi, Confort ... ) l'apprezzo e ricerco, per cui ben vengano interventi non lesivi dell'originalità estetica dell'auto per diminuire quello che è un suo immane fattore penalizzante fin dalle origini - almeno dalle bifaro in poi.
« Ultima modifica: Gennaio 03, 2015, 11:08:38 am da Ivo Freloni »
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Offline ado

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #235 il: Gennaio 03, 2015, 03:00:07 pm »
Grande Ivo hai centrato appieno il mio concetto, ma nn sono d'accordo su tutte le congetture fatte sin qui circa la modifica, sono certo funzioni senza controindicazioni!!!!
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Offline haiede

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #236 il: Gennaio 03, 2015, 07:48:53 pm »
I flussi vanno studiati........fare aperture a caso non giova molto: senza una "visualizzazione" degli stessi risulta molto difficile capire come si comportano solo immaginandoli..............se fosse materia cosi facile, non si ricorrerebbe ancora oggi, dove i computer hanno una potenza di calcolo elevatissima, alle gallerie del vento ed ai generatori di fumo.
Vuoi vedere cosa succede dentro le fauci con il motore in moto..........bene, procurati uno di quei segnalatori marini che generano fumo colorato, accendi la macchina e la fai scaldare, poi socchiudi il cofano lasciando una fessura per puntarci dentro un potente faretto e...........fai aspirare il fumo" del raudo dalle bocche di presa aria.............vedrai cose inimmaginabili nei flussi interni al vano motore e non solo.......vedrai anche dove la pressione dell'aria è massima ergo dove si scalda maggiormente e dove potenzialmente dovresti estrarre aria............una divertente esperienza.........non scherzo ne ti prendo in giro ehhh......già fatta in altri ambiti che non siano la DS..........
 [:hello]

Ps: e questa è solo la prova statica........in marcia l'aria esterna alla carrozzeria a causa della forma della stessa punti di notevole pressione ed altri di depressione ........ va da sè capire dove si può sfruttare l'effetto di aspirazione per estrarre aria...........
« Ultima modifica: Gennaio 03, 2015, 07:51:28 pm da haiede »
Dodo

Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #237 il: Gennaio 03, 2015, 09:08:16 pm »
 [:hello]ciao Simone....non sto a dilungarmi ,anche perchè non mi intendo (ancora) di lavori ,paratie,etc,etc....a vedere dalle foto per ME stai facendo un LAVORO ENORME e BELLISSIMO!!!  [:love] e poi detto tra me e te...io dopo quel che avrei fatto....LA TERREI [(guido)] [(su)] [(su)]

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Offline ado

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #238 il: Gennaio 05, 2015, 07:54:41 pm »
Non credo che permettano di abbassare significativamente la temperatura nel vano.....quelle andavano bene quando c'era piazzato il radiatorino A/C che aveva la ventola in aspirazione e scaricava l'aria calda da li complice una leggera depressione creata dalla ruota in marcia............l'accumulo di calore è dovuto (isolamento termoacustico non molto curato a parte) alla ventola sempre in rotazione che spinge aria calda sul blocco motore (ancora più caldo del getto d'aria che lo investe) e tutta questa massa di aria si infrange sul parafiamma del motore (la paratia con la lunetta per intendersi) senza adeguati sfoghi d'aria facilitati.
Prova: leva il tappo candela 4 e la guarnizione di tenuta superiore del cofano e metti qualche spessore che mantenga staccata la guarnizione inferiore archetto fissaggio parabrazza..............vedrai quanto caldo esce da li!!..........poi finisce sul vetro (ed in inverno va anche bene) ma comunque riesce a sfogare.
Cosa si può fare..........poco o nulla mantenendo l'originalità delle cose...........qualcosa creando un convogliatore venturi sul fondo della macchina in corrispondenza con la parte bassa della lunetta motore..........qualcosa altro modificando la lamiera paramotore.........tutte cose che, pur non evidentissime se non sdraiandosi sotto, non sono mai state ne provate ne tantomeno adottate in origine.............ma se calcolate e realizzate bene funzionano..........si tratta di gestione dei flussi di aria e chi sa di cose legate a questi fenomeni non ci mette molto a calcolare i deflettori necessari per ottenere un convogliatore che estragga aria calda in corsa.
Parere personale..........o meglio esperienza fatta in altre realtà per diminuire la temperatura di un vano dove si trova lo scambiatore di calore di un gruppo frigorifero..........
 [:hello]

Ciao, vorrei aggiungere anche la mia esperienza personale:
nel 1987 ho comprato la mia prima DS, la 20 Pallas nera tetto nero, all'epoca la usavo molto spesso perchè era la mia unica vettura "del week-end", dopo  i primi mesi di caldo ho subito cercato una soluzione.....

ricordando quanto faceva all'epoca mio padre  (l'applicazione delle griglie sul lato esterno dei parafanghi anteriori, prima usando le griglie di sfogo abitacolo Fiat 125, cromate, poi Fiat 126, in plastica nera, per evacuare un po' di calore dal vano motore, con buoni risultati funzionali ma quantomeno discutibili sul piano estetico, ma quante ne abbiamo montate!) ho cercato una soluzione esteticamente più gradevole: ho così eseguito una serie di tagli paralleli all'interno della parte posteriore dei passaruota ant., formando una grigliatura abbastanza estesa, e la cosa funziona, si riesce a tirar fuori un po' di calore. E sulle vetture scure quasi non si nota. La stessa griglia eseguita invece sulla parte anteriore dei passaruota(come nella foro della DS bianca postata da Ado) dubito funzioni, l idi solito aria calda ne gira poca, quella griglia è invece indispensabile per smaltire il calore del radiatore del condizionatore quando montato.

L'inverno successivo però ho preferito montare un condizionatore, ho trovato un Autoclima su di una 23ie da rottamare, l'ho smontato, revisionato e rimontato sulla mia 20: unica modifica, il montaggio di un compressore rotativo più moderno preso da una CX. Di quest'impianto sono sempre stato soddisfatto, ha fatto anche 10 anni senza ricariche....recentemente sono dovuto passare al nuovo gas 134, ha perso un filo di smalto.....

Qualche anno fa ho acquistato la break 20 bianca, dopo la prima estate di vacanza in Croazia (un'estate terribile!) mia moglie ha dato l'ultimatum....o condizionatore, o altra macchina...l'inverno successivo ho quindi montato l'impianto, sempre Autoclima, sempre prelevato da un rottame; stessa modifica con compressore rotativo (stavolta però ho trovato due belle staffe da saldare alla piastra originale che permettono il tensionamento della cinghia senza difficoltà), subito nuovo gas, prestazioni leggermente inferiori  a quello della 20 Pallas.

I miei commenti:

- la DS d'estate scalda, sempre, soprattutto con i motori più potenti, d'estate non è il massimo viaggiarci. Non pensate quindi che il condizionatore risolva i vostri problemi. Sicuramente da una bella mano, ma i piedi soffriranno sempre e comunque. Se il vostro metro di paragone è la vostra abituale vettura moderna climatizzata......siamo fuori strada......

- se voi soffrite il caldo, la vostra DS di più! Ed aggiungere lo sforzo del condizionatore non l'aiuterà di certo.
Quindi: circuito di raffreddamento in ordine, radiatore pulitissimo (meglio se a tre file), termometro dell'acqua sul cruscotto. Personalmente ho aggiunto un'elettroventola invisibile all'interno del convogliatore dietro al radiatore (chiaramente non serve sulle IE e sulle 23 che ce l'hanno già), con funzionamento sia automatico che manuale.

- Azionamento della cinghia, preferisco prendere il moto sulla pompa dell'acqua piuttosto che sulla puleggia dell'albero a cammes. In caso di rottura meno problemi, e la pompa si revisiona o si trova nuova rifatta. L'albero a cammes si stressa di meno.

- compressore: lo Yorka d'origine può funzionare bene, ma "consuma" un sacco, e su di una 20 si sente moltissimo.....preferisco di molto una piccola concessione all'originalità (al limite sempre reversibile) ed un compressore rotativo.

- quale impianto? Al di là dell'originalità ed esclusività, riservati all'impianto a mobiletto originale, anche gli altri due (in Italia praticamente Autoclima e Frigette) non funzionano male. E si possono montare, senza compromettere l'originalità, anche sulle Ds ante '72. Preferisco l'Autoclima, perchè ha due radiatori anzichè quello unico sul lato destro del Frigette, e perchè le staffe ed i supporti sono un po' più semplici da montare.

Ora devo andare, finirò domani....

Ciao, Emanuele

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Offline ado

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Re: Restauro di una DS 23 Break Confort
« Risposta #239 il: Gennaio 05, 2015, 07:55:18 pm »
Si Ado potrebbe essere una soluzione molto valida    quella da te appena esposta [:clap] [:clap] [:clap] [:clap] [:clap]
a pensarci bene  pero' non correresti il rischio che la quantita' disumana di aria espulsa dalle tue ferritoie vada a sbattere sui pneumatici Michelin originali nuovi da 300 eurozzi cadauno con il rischio di un surriscaldamento  a temperature elevatissime anche in inverno con strada ghiacciata, pensa in estate col caldo che fa, con pure il rischio certo di consumare le michelin nuove da 300 euro cadauno in pochi,  pochissimi Km con anche il rischio certo di presa fuoco ed incendio dei pneumatici che diventerebbero cosi' delle Hot weelssssss
Forse è ,,,, questa è solo una mia idea o gente non spaventatevi capito
ci mancherebbe probabilmente non dovrebbe succedere una cosa del genere pero' il rischio è alto  molto alto [:help]  [:help]  [:help]  [:help]  [:help]

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Ciao, vorrei aggiungere anche la mia esperienza personale:
nel 1987 ho comprato la mia prima DS, la 20 Pallas nera tetto nero, all'epoca la usavo molto spesso perchè era la mia unica vettura "del week-end", dopo  i primi mesi di caldo ho subito cercato una soluzione.....

ricordando quanto faceva all'epoca mio padre  (l'applicazione delle griglie sul lato esterno dei parafanghi anteriori, prima usando le griglie di sfogo abitacolo Fiat 125, cromate, poi Fiat 126, in plastica nera, per evacuare un po' di calore dal vano motore, con buoni risultati funzionali ma quantomeno discutibili sul piano estetico, ma quante ne abbiamo montate!) ho cercato una soluzione esteticamente più gradevole: ho così eseguito una serie di tagli paralleli all'interno della parte posteriore dei passaruota ant., formando una grigliatura abbastanza estesa, e la cosa funziona, si riesce a tirar fuori un po' di calore. E sulle vetture scure quasi non si nota. La stessa griglia eseguita invece sulla parte anteriore dei passaruota(come nella foro della DS bianca postata da Ado) dubito funzioni, l idi solito aria calda ne gira poca, quella griglia è invece indispensabile per smaltire il calore del radiatore del condizionatore quando montato.

L'inverno successivo però ho preferito montare un condizionatore, ho trovato un Autoclima su di una 23ie da rottamare, l'ho smontato, revisionato e rimontato sulla mia 20: unica modifica, il montaggio di un compressore rotativo più moderno preso da una CX. Di quest'impianto sono sempre stato soddisfatto, ha fatto anche 10 anni senza ricariche....recentemente sono dovuto passare al nuovo gas 134, ha perso un filo di smalto.....

Qualche anno fa ho acquistato la break 20 bianca, dopo la prima estate di vacanza in Croazia (un'estate terribile!) mia moglie ha dato l'ultimatum....o condizionatore, o altra macchina...l'inverno successivo ho quindi montato l'impianto, sempre Autoclima, sempre prelevato da un rottame; stessa modifica con compressore rotativo (stavolta però ho trovato due belle staffe da saldare alla piastra originale che permettono il tensionamento della cinghia senza difficoltà), subito nuovo gas, prestazioni leggermente inferiori  a quello della 20 Pallas.

I miei commenti:

- la DS d'estate scalda, sempre, soprattutto con i motori più potenti, d'estate non è il massimo viaggiarci. Non pensate quindi che il condizionatore risolva i vostri problemi. Sicuramente da una bella mano, ma i piedi soffriranno sempre e comunque. Se il vostro metro di paragone è la vostra abituale vettura moderna climatizzata......siamo fuori strada......

- se voi soffrite il caldo, la vostra DS di più! Ed aggiungere lo sforzo del condizionatore non l'aiuterà di certo.
Quindi: circuito di raffreddamento in ordine, radiatore pulitissimo (meglio se a tre file), termometro dell'acqua sul cruscotto. Personalmente ho aggiunto un'elettroventola invisibile all'interno del convogliatore dietro al radiatore (chiaramente non serve sulle IE e sulle 23 che ce l'hanno già), con funzionamento sia automatico che manuale.

- Azionamento della cinghia, preferisco prendere il moto sulla pompa dell'acqua piuttosto che sulla puleggia dell'albero a cammes. In caso di rottura meno problemi, e la pompa si revisiona o si trova nuova rifatta. L'albero a cammes si stressa di meno.

- compressore: lo Yorka d'origine può funzionare bene, ma "consuma" un sacco, e su di una 20 si sente moltissimo.....preferisco di molto una piccola concessione all'originalità (al limite sempre reversibile) ed un compressore rotativo.

- quale impianto? Al di là dell'originalità ed esclusività, riservati all'impianto a mobiletto originale, anche gli altri due (in Italia praticamente Autoclima e Frigette) non funzionano male. E si possono montare, senza compromettere l'originalità, anche sulle Ds ante '72. Preferisco l'Autoclima, perchè ha due radiatori anzichè quello unico sul lato destro del Frigette, e perchè le staffe ed i supporti sono un po' più semplici da montare.

Ora devo andare, finirò domani....

Ciao, Emanuele

Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali.