ANCHE LA CITROEN (PSA) HA CEDUTO AL LIFTING:ORA HA GLI OCCHI A MANDORLA

http://www.repubblica.it/economia/2014/02/18/news/peugeot_la_famiglia_cede_il_comando_entrano_dongfeng_e_lo_stato_francese-78955035/?ref=HRLV-6
E pure questa finisce in oriente.
Io comincio ad allisciarmi i capelli e a tingerli di nero, poi vado anch'io dal chirurgo plastico.

Onestamente, considerato quanto la famiglia Peugeot tenesse alla caratterizzazione del marchio Citroen, questa la ritengo non necessariamente una cattiva notizia. Della storia precedente e delle tradizioni importa certamente più ai cinesi che ai francesi!

vale per tutti,francesi,italiani.
e a me non piace mica tanto....
ci stiamo svendendo il passato.
noi piu dei francesi credo.

In questo caso lo stato francese che interviene va bene, mentre fosse successo in italia scandalo! Sono sulle barricate perché la produzione francese di auto è scesa sotto il milione annuo, in italia sotto il mezzo cn la gente in cassa integrazione da anni...ed è tutto normale...

L'Italia ha venduto TUTTO    I grandi nomi delle grandi aziende sono tutti in mano agli stranieri.

 

Mi domando se e' meglio "vendere a Stato e cinesi" o far chiudere le fabbriche e andarsene (fiat) mettendo migliaia di lavoratori in cassa integrazione.... .....

Ieri sono passato in aeroporto a Parigi ed ho comprato Libération che in prima pagina metteva lo stemma Peugeot: "lo stato ha mangiato il leone".

I francesi non sono affatto dispiaciuti, anzi: gli girano un po' perché sostengono che questa operazione andava fatta anni fa, anziché attendere che la famiglia si intascasse i dividendi anziché reinvestirli...

Comunque, non è la prima volta che la famiglia Peugeot perde il controllo del suo gruppo: è già successo in passato ma son sempre riusciti a ricomprare quando il mercato ha dato segni di risveglio.
Vedremo. Magari così alcune decisioni che ieri sembravano già prese potranno essere riviste, in particolare il destino di Aulnay...

I cinesi con Volvo stanno facendo un buon lavoro, simile a quello che Tata ha fatto con Jaguar e Land Rover.
In pratica pompano soldi in ricerca e sviluppo (questa sconosciuta) e espandono i mercati.
Chè qui da noi non c'è più molto da vendere...
Come è già stato detto le alternative non ci sono, a parte la contrazione (che fa male...male da morire )

ciao !

Evidentemente il concetto di Europa non é uguale per tutti i suoi stati componenti: quelli forti (Germania e Francia) possono intervenire (anche con lo stato) per difendere le loro aziende da mani straniere, invece quando i problemi li hanno le aziende degli stati più deboli (come l'Italia) dall'Europa si grida allo scandalo se lo stato italiano interviene a tutela. E così le aziende italiane chiudono, o passano in mani straniere, spesso più interessate ad acquisirne quote di mercato a favore delle proprie e poi a chiuderle, che a svilupparle.
Perché per esempio, per stare sul comparto dell'energia, in Edison sono entrati i francesi, ma gli italiani non riescono a entrare significativamnente in EDF? Perché negli anni'70 il governo De Gaulle ostacolò palesemente la fusione tra Fiat (allora primo costruttore in Europa) e Citroen, ovvero un progetto precursore dei tempi che forse avrebbe contrastato efficacemente e con regole di mercato lo strapotere VW di lì a venire (si tenga presente che in quegli anni la VW navigava maluccio e aveva una gamma prodotti decotta, in pratica il solo Maggiolino e derivati)?
Mi piaciono le Citroen (come le Alfa Romeo e le Lancia), ma non mi sento poi tanto europeo... 

Cristiano, qui il concetto è un po' diverso: non si tratta di soldi a fondo perduto (come abbiamo visto alle nostre latitudini...) pagati magari sotto il ricatto di licenziamenti di massa, ma dello Stato francese che si è COMPRATO un pezzo d'azienda.

...non mi pare che nella sostanza ci siano differenze ovvero: lo stato francese salva PSA intervenendo nel capitale (vorrei poi vedere se guadagnandoci o mettendoci a fondo perso i soldi dei francesi) di una multinazionale decotta che ha palesemente sbagliato le strategie essendosi da tempo ripiegata sul solo mercato europeo (salvo estensioni in Cina) e tutto va bene, lo stato italiano interviene in Alitalia e da Bruxelles si grida allo scandalo! Mi piacerebbe poi sapere bene cosa ci ha messo lo stato tedesco (più o meno alla luce del sole) per continuare a mantenere in vita l'altrettanto decotta Opel, ma quello sui giornali non si legge...
Solo in Italia le auto non vanno più fatte perché il mercato é saturo e non siamo competitivi, mentre in Francia e Germania (magari con un costo del lavoro anche più alto del nostro e con meno flessibilità) va tutto bene.
Ma la cosa che più indigna é che i cari fratelli italiani sono sempre pronti a sparare sulla Fiat (e sui lavoratori italiani), mentre nei casi francesi e tedeschi (ovvero sostanzialmente la stessa cosa) tutto va bene...

Cristiano, se ti piace il principio e vuoi darmi dei soldi come lo stato italiano li presta alle aziende (stile Alitalia o Fiat insomma), li accolgo volentieri! 

Ieri sono passato in aeroporto a Parigi ed ho comprato Libération che in prima pagina metteva lo stemma Peugeot: "lo stato ha mangiato il leone".

I francesi non sono affatto dispiaciuti, anzi: gli girano un po' perché sostengono che questa operazione andava fatta anni fa, anziché attendere che la famiglia si intascasse i dividendi anziché reinvestirli...

Comunque, non è la prima volta che la famiglia Peugeot perde il controllo del suo gruppo: è già successo in passato ma son sempre riusciti a ricomprare quando il mercato ha dato segni di risveglio.
Vedremo. Magari così alcune decisioni che ieri sembravano già prese potranno essere riviste, in particolare il destino di Aulnay...

Stamattina mentre ascoltavo il GR ho pensato anch'io che questo intervento statale non sia una cosa negativa, anzi.

Cristiano, se ti piace il principio e vuoi darmi dei soldi come lo stato italiano li presta alle aziende (stile Alitalia o Fiat insomma), li accolgo volentieri! 

Mi pare il solito ragionamento dell'italiano medio (anche se ora sei prestato alla Svizzera eh eh eh) che attacca sempre con il luogo comune dei soldi regalati alla Fiat (ma poi sappiamo effettivamente quanti, o é così per dire?) e della rottamazione. In Italia il gruppo Fiat ha meno del 30% del mercato, quindi se lo stato regala o ha regalato i soldi con le rottamazioni, la Fiat ne ha beneficiato per il 30%...e il restante 70% del regalo a chi é andato secondo voi?
Perché volete dirmi che in Francia e Germania assistenzialismo e regali alle aziende nazionali non ne sono mai stati fatti? Solo che se li fanno loro va bene, se si fanno in Italia no...
Ilva di Taranto é la più grande acciaieria d'Europa, costruita negli anni '70 con criteri probabilmente molto più avanzati delle corrispondenti francesi e tedesche. Inquina, certo (e pensare a un'acciaieria che non inquina mi pare per ora pura utopia), come inquinano quelle tedesche e francesi perché i miracoli non li fa nessuno.
Solo che quelle vanno bene e la nostra no. Non pensate che dietro questo accanimento (assieme a quello dello spread e altri) ci possa essere anche qualche mira dei nostri "amici" europei che non vedono l'ora di acquisire altre quote di mercato con le chiusure italiane?
 

Cristiano, mi pare un ragionamento (se permetti) un tantino popolar-populista: in Europa ci sono regole specifiche che definiscono cos'è "aiuto di stato" e ciò che non lo è.
Nella materia il questione, lo stato francese ha partecipato ad un aumento di capitale di PSA e ne ha acquistata una parte consistente, idem i cinesi di Dongfeng, non mi pare che ci sia stato alcun prestito o "regalia", la questione è ben differente dal prestare soldi ad interesse zero (o a fondo perduto) per finanziare un'azienda che ha scelto di pagare le tasse nel Regno Unito...