Qualche giorno fa si è tenuta a Parigi, in uno spazio vicino al salone Rétromobile, l'annuale riunione dei delegati dell'Amicale Citroën Internationale.
Tra i vari temi dell'incontro c'era la presentazione del nuovo responsabile di Citroën Heritage: Marc André Biehler, che ha preso il posto di Denis Huille alla guida del dipartimento storico della Marca in Francia.
Ovviamente, Marc André ha preso in mano anche la gestione del Conservatoire, la collezione privata di Citroën che si trova presso lo stabilimento di Aulnay nella periferia di Parigi, era quindi per noi molto importante conoscere questo nuovo (in questo ruolo) personaggio e capire le sue intenzioni, anche a seguito del preoccupante annuncio di vendita di alcune vetture della collezione all'asta che si è tenuta proprio a Rétromobile.
Di più: uno dei delegati (l'amico tedesco Stephan Joest) ha presentato una vera e propria interrogazione, chiedendo a Biehler di spiegare ai delegati la ragione di questa vendita.
Vi tranquillizzo subito: Marc André è prima di tutto un appassionato collezionista, che sa bene il valore del contenuto del Conservatoire e che ha in programma l'allargamento, non la svendita della collezione Citroën.
In pratica, è stata decisa la vendita di quei pezzi non unici (ma anzi presenti in gran numero) ma di grande valore economico volta a "far moneta" per comprare ciò che manca nella collezione.
Anzi: Marc André è un giovane estremamente deciso e dinamico che (almeno così a prima vista) pare essere la persona giusta per difendere il patrimonio della Marca anche in acque tormentate come quelle dell'attuale cambio di proprietà del gruppo PSA: un momento in cui (in passato) abbiamo visto sparire letteralmente gran parte della storia perché "inutile e dispendiosa". Quindi auguri di cuore al nuovo arrivato.
Venendo al dunque, sul plateau dell'asta di Artcurial c'era uno dei prototipi ECO2000 risalente al 1982 un oggettino davvero interessante che il 7 febbraio è stato aggiudicato per la somma di 12.760 euro "senza titoli di circolazione, con una carte gris come collection-chassis", in pratica una scocca vuota delle tante prodotte per il progetto chiamato appunto ECO2000.
Un sospiro di sollievo doppio, anche perché sappiamo già che quei 12.760 eurini serviranno per comprare un certo oggettino oggi assente dal Conservatoire.
Ma cos'era ECO2000?
In archivio ho ritrovato un bel nastro U-Matic BVU del 1984 che ce lo racconta e l'ho appena digitalizzato e caricato sul canale YT del Centro Documentazione, qui:
Buona visione!