Eppure la sicurezza stradale, seppur pensata in modo univoco ( che poi non ho ben capito cosa voglia dire) non guasta mai.
E prima si istruiscono i giovani sui pericoli e sulle conseguenze dell'incoscienza, meglio è.
In una città come Roma l'educazione stradale, se fatta come si deve, potrebbe veramente fare la differenza.
Penso ai giovani( ma anche agli adulti) che guidano in maniera selvaggia, sorpassi a destra ed escursioni sui marciapiedi con moto e scooters, per non parlare del fenomeno delle microcars, tutte modificate, guidate come fossero motorini e spesso trovate spiaccicate su qualche muro o cappottate.
Per me l'educazione stradale vuol dire conoscere, i limiti imposti dalle leggi, ma anche quelli del mezzo che si guida ma soprattutto i propri limiti.
Last but not least l'educazione stradale dovrebbe ricomprendere il concetto dell' educazione civica, che dovrebbe insegnare a non mandare a quel paese l'anziano che attraversa, ad aiutare chi è in difficoltà, a non attaccarsi al clacson se dopo 0,5 secondi che è scattato il semaforo verde quello che ti sta davanti non è ancora partito.
Saranno pure cose antipatiche, ma è un sano investimento x il futuro....sia dei giovani che nostro visto che un giorno(forse) saremo vecchi anche noi (Scara lo è già!
) e ci capiterà di dover attraversare la strada.