La "fase uno" del RIASC, quella dei censimenti iniziata nel 1995 con le DS, prosegue e proseguirà.
Il certificato che viene attualmente rilasciato attesta l'iscrizione all'albo del censimento della sezione di competenza, niente di più e niente di meno.
Tradotto in italiano, significa che il responsabile di sezione, ricevuta la scheda dove tu, Socio, descrivi la tua auto, ha provveduto ad assegnare alla stessa un numero progressivo ed ha archiviato la tua dichiarazione nel database relativo al tuo modello.
Questa non è e non può essere una certificazione sullo stato della vettura perché nessuno del RIASC ha mai visto la tua auto e certamente senza una visita accurata (e fatta da persone competenti) è impossibile classificare la tua vettura.
Questa classificazione può avvenire solo a seguito dell'esame fisico da parte di una commissione che analizzerà le varie parti dell'auto: interni, verniciatura, meccanica eccetera, classificando le singole parti sulla base dei criteri stabiliti dalla FIVA, cui il RIASC aderisce (come l'IDéeSse e molti altri Club che compongono il RIASC).
Quindi l'attestato che verrà rilasciato a seguito della visita da parte della commissione sarà ben altra cosa rispetto al "censimento": sarà una valutazione completa dell'auto, siglata dalla commissione presieduta da Mario Maiocchi e composta da esperti identificati da tutti i Club Citroën italiani.
Questo esame ed il rilascio del relativo certificato sono facoltativi: chi desidera sottoporre alla commissione la propria auto, ne farà richiesta alla segreteria del Registro e pagherà una quota che compenserà le spese della commissione stessa che, in questo modo, graveranno solo sui Soci che vogliono far valutare la propria auto e non sugli altri.
Il progetto sarà presentato nei dettagli alla fiera di Padova e dopo quella data sarà possibile prenotarsi per la prima sessione, prevista per circa metà dicembre a Milano, presso Citroën Italia.