C'è gente che chiude i propri ricordi in scatole che poi nasconde per il gusto di ritrovarli decenni più avanti; io, invece, ripulendo una vecchia cantina usata a lungo come camera oscura, ho trovato due serie di negative 6x6 di alcuni servizi fotografici realizzati ormai quattordici anni fa.
Le bustine con le pellicole erano finite sotto ad un mobile ed il luogo chiuso ha favorito il deterioramento dello strato d'emulsione provocato da micromuffe e reazioni chimiche tra i diversi strati dell'emulsione stessa.
Le foto, come dicevo, risalgono al 2000 e si riferiscono ad un servizio fotografico con Debora Barbagli ed una DS23 1974 (quella che all'epoca apparteneva a Marco M. poi acquistata e rivenduta da Ciofanni) e una serie di immagini della DS19 1957 (ex Beppe T.) con Ilaria.
Oggi ho passato nello scanner queste pellicole ed ho archiviato così una trentina di foto che portano tutti i segni del tempo. L'effetto finale non è molto diverso da quello che molti cercano artificialmente con complessi filtri di Photoshop: non del tutto sgradevole e decisamente "vintage".
Vi regalo due esempi:
Quindi, se avete delle pellicole e volete dar loro l'aspetto di un'immagine elaborata da costose post-produzioni, vi basterà tenere le vostre negative sotto ad un mobile in cantina.
Per chi invece usa il telefonino per fare le foto, pare che un buon sistema consista nel farlo schiacciare dalle auto che seguono durante le riprese in movimento