Vado controcorrente.
Mi sembra di aver capito che sia PSA a lasciare gli spazi di Gattamelata, non il comune a imporne l'abbandono. Il futuro di quel luogo credo dipenda solo ed esclusivamente da chi possiede e gestisce il luogo stesso.
Ciò detto, a Gattamelata non si faceva sviluppo, non si faceva tecnica, non si faceva valore aggiunto. Per un breve periodo della storia industriale italiana vi sono state solamente assemblate vetture di un costruttore straniero. Il resto è marketing e commercializzazione.
Comprendo l'affezione di chi vi abbia lavorato e degli appassionati, che di fronte a foto magnifiche come quella postata possono anche giungere ad avvertire nostalgia per un tempo che non si è vissuto (come accaduto al sottoscritto); per la città di Milano l'eliminazione di uno stabile ormai datato, non esteticamente pregevole e oggi privo di grande interesse economico non mi pare proprio una gran perdita.
A Milano e specialmente in quelle vie si sarebbe dovuto ricordare in qualche modo il Portello. Quella era veramente storia di una casa automobilistica, del suo sviluppo, delle sue corse e di una città il cui simbolo stava nel marchio della casa stessa.
L'essenza di Citroen a mio avviso è da preservare altrove, in Francia, ad Aulnay sur Bois, a Quai de Javel, dove s'è fatta la storia del marchio, dove la terra è intrisa dello spirito di un simbolo che, diciamocelo, PSA sta lasciando morire come i volgari agnelli fecero con Lancia.