la faccenda non è semplice, poi in Italia si complica sempre tutto ....
secondo me il primo punto da dover chiarire è, cosa si intende per auto di interesse storico ed i criteri di valutazione.
Se la discriminante è esclusivamente temporale, allora io sono d'accordo nella soglia trentennale, anzi la eleverei a 35/40 anni.
Ciò per minimizzare il rischio di utilizzo improprio del mezzo con privilegi concessi alle auto storiche.
Se invece la discriminante fosse , come io preferirei, una serie di variabili da prendere in considerazione, allora la soglia potrebbe anche scendere a circa 20 anni.
Le variabili potrebbero essere , anzianità del veicolo, stato di conservazione, palmares sportivi legati a quel modello, apporto di innovazione tecnologica del periodo, prestigio del modello, impatto sociale nel tempo...
Si dovrebbe raggiungere un minimo di valutazione per poter godere dei privilegi fiscali ed assicurativi.
Ovviamente questa valutazione dovrebbe essere eseguita da un team di esperti senza alcun condizionamento ...all'italiana!
Ed ovviamente questa modalità dovrebbe essere applicata solo per i modelli a vasta diffusione.
Ovviamente i "pezzi unici" sarebbero privilegiati d'ufficio ...
Il reale limite di questa modalità è essenzialmente nei soggetti che dovrebbero valutare.... chi lo farebbe ?... l'aci ...?..l'asi ?.... entrambe hanno ampiamente dimostrato limiti pazzeschi.
Entrambi rendono conto principalmente ai loro sponsor ... ecco quindi che l'aci compila una lista con la fiat duna .... e l'asi emette il certificato per la fiat uno diesel ...
Una cosa è certa, oggi è tutto un gran casino .... pensiamo che , nel 2015 la Y10 del 1985 potrà godere del privilegio , mentre una 911 del 1986 no!!!!
Oppure si potrebbe copiare gli inglesi , un gps sigillato, che indica i km percorsi, e si paga per quanto effettivamente si usa.
Insomma.. le soluzioni ci sarebbero ....