...sono aperti i commenti....

semplice Fischer, dalle mie parti, sono anni che i furbetti marocchini ( guarda caso  ) sono in giro con catorci ventennali passati d'epoca.
Noi stiamo a scegliere il modello e cerchiamo di riportarlo allo stato più originale possibile, loro invece sfruttano questa, come tante altre cose messe a disposizione dal governo e ci vanno in giro quotidianamente, rattoppandola nei modi più disparati possibili   
Tanto, è più facile girarsi dall'altra parte che fermarli 

semplice Fischer, dalle mie parti, sono anni che i furbetti marocchini ( guarda caso  ) sono in giro con catorci ventennali passati d'epoca.
Noi stiamo a scegliere il modello e cerchiamo di riportarlo allo stato più originale possibile, loro invece sfruttano questa, come tante altre cose messe a disposizione dal governo e ci vanno in giro quotidianamente, rattoppandola nei modi più disparati possibili   
Tanto, è più facile girarsi dall'altra parte che fermarli 

Andy le regole di questo forum e il vivere in democrazia in genere non consentono a nessuno di noi di puntare il dito lanciando accuse a chicchessia. Un popolo non può essere dipinto come lo dipingi tu, se le loro esigenze nascono da ragioni di sopravvivenza e non di sollazzo legato alla nobile causa della conservazione storica. Se volessi ragionare anch'io in questi termini dovrei dire che i furbetti, come li chiami tu, sarebbe utile cercarli in casa nostra prima che altrove, ma è qualunquismo allo stato puro. Sarebbe più utile e costruttivo ragionare sui limiti del legislatore.

Hanno talmente esagerato con le tariffe su bolli e assicurazioni che non nego di aver pensato anch'io di utilizzare un'auto d'epoca come unica auto. Probabilmente se vivessi ancora in Puglia dove il clima è più clemente avrei preso una ds  a GPL.
Così avrei speso in manutenzione quello che si risparmia tra bollo e assicurazione...

d'accordo cronio, io m'ero solo allacciato a questo sotto di Giorgio, constatando quello che succede da noi:
 

c'è il fatto che si è davvero esagerato concedendo benefici a pioggia senza successivamente verificare se l'auto esentata era una storica o un catorcio.

per il resto, non aggiungo altro 

d'accordo cronio, io m'ero solo allacciato a questo sotto di Giorgio, constatando quello che succede da noi:
 
per il resto, non aggiungo altro 

E invece io ti devo delle scuse, forse sono stato un po impulsivo.

E invece io ti devo delle scuse, forse sono stato un po impulsivo.

nessun problema cronio    anch'io sono stato un po' "birichino"   

....e non è neanche più natale !!!!

...tornando in tema, immagino che Aci e regioni incaricate della riscossione stiano facendo i loro conti.

...tornando in tema, immagino che aci e regioni incaricate della riscossione stiano facendo i loro conti.

Gia'...ormai siamo messi alle strette,recuperare il piu' possibile e' la missione prioritaria dello stato a danno dei propri contribuenti.

   
         

la  faccenda non è semplice, poi in Italia si complica sempre tutto ....
secondo me il primo punto da dover chiarire è, cosa si intende per auto di interesse storico ed i criteri di valutazione.
Se la discriminante è esclusivamente temporale, allora io sono d'accordo nella soglia trentennale, anzi la eleverei a 35/40 anni.
Ciò per minimizzare il rischio di utilizzo improprio del mezzo con privilegi concessi alle auto storiche.
Se invece la discriminante fosse , come io preferirei, una serie di variabili da prendere in considerazione, allora la soglia potrebbe anche scendere a circa 20 anni.
Le variabili potrebbero essere , anzianità del veicolo, stato di conservazione, palmares sportivi legati a quel modello, apporto di innovazione tecnologica del periodo, prestigio del modello, impatto sociale nel tempo...
Si dovrebbe raggiungere un minimo di valutazione per poter godere dei privilegi fiscali ed assicurativi.
Ovviamente questa valutazione dovrebbe essere eseguita da un team di esperti senza alcun condizionamento ...all'italiana!
Ed ovviamente questa modalità dovrebbe essere applicata solo  per i modelli a vasta diffusione.
Ovviamente i "pezzi unici" sarebbero privilegiati d'ufficio ...
Il reale limite di questa modalità è essenzialmente nei soggetti che dovrebbero valutare.... chi lo farebbe ?... l'aci ...?..l'asi ?.... entrambe hanno ampiamente dimostrato limiti pazzeschi.
Entrambi rendono conto principalmente ai loro sponsor ... ecco quindi che l'aci compila una lista con la fiat duna .... e l'asi emette il certificato per la fiat uno diesel ...
Una cosa è certa, oggi è tutto un gran casino .... pensiamo che , nel 2015 la Y10 del 1985 potrà godere del privilegio , mentre una 911 del 1986 no!!!!
Oppure si potrebbe copiare gli inglesi , un gps sigillato, che indica i km percorsi, e si paga per quanto effettivamente si usa.
Insomma.. le soluzioni ci sarebbero ....
 

Credo che il problema sia più semplice di quanto si pensi.
L'unico vero problema è l' ASI. E ve lo dico da possessore di un range rover del '95  4.0 benzina !!! (che butterò)
La questione è:
macchine interesse storico sono quelle che hanno 20/30 anni:
macchine d'epoca 30 anni.
Perfetto ... chi certifica la storicità di una vettura ventennale ?
ASI ?
Si ma non lo fa ! Punto, trovato il problema. Asi dovrebbe fare una sola minchia di cosa e non la fa.
Ergo, girano scassoni.
20 anni per un'auto da certificare di interesse storico bastano e avanzano; pensate a bollo e assicurazione pagata per ben 20 anni, riparazioni, pezzi di ricambi, carrozziere, meccanico ecc... ecc... Quindi per far compiere 20 primavere ad un'auto di pazienza e soldi ce ne vogliono eccome.
In più a conti fatti girare con un'auto ventennale non conviene se non per pura passione perché quello che risparmi su assicurazione e bollo ce lo rimetti tra carburante, ricambi e mano d'opera laddove non te la faccia da solo ma sono cmq un pacco di soldi.

Come dissero alla trasmissione REPORT, dal momento in cui dai un opportunità, il popolo ci si tuffa.
Grazie ASI.

Le ultime cose lette mi paiono davvero pura utopia. Affidarsi a ispettori o scatole nere in Italia significa al 99% sposare corruzione o manomissioni. Lo dimostrano le centinaia di attestazioni di storicità Asi, dove di originale nella macchina c'é ben poco. Noi abbiamo l'occhio sulle DS e le storture si vedono senza neppure un esame approfondito (es. selleria in similpelle tipo 500 o vellutone del divano del nonno, retrovisore esterno Vitaloni in plastica nera, profili paracolpi Arexons e via dicendo).
Via tutte queste attestazioni Asi, Aci, Rivs e di altri imbrattacarte, via liste chiuse e altre baggianate che vengono sempre messe in crisi dall'eccezione. Secondo me occorre tirarci dentro per stroncare il fenomeno, ma in modo selettivo e non facendo di tutta l'erba un fascio come ancora una volta si é fatto, ovvero responsabilizzando le regioni incaricate della riscossione (o l'Aci dove non riscuote la regione, almeno finché non si avrà il coraggio di farlo saltare assieme al PRA, son 30 anni che sento dire che é il doppione dell'archivio della motorizzazione e che va abolito!). Ovvero: se nella regione esistono una % maggiore a una soglia limite di auto ultraventennali allora pagano la tassa di possesso piena, se no va bene far pagare la tassa di circolazione forfettaria. In breve penso che le cose si riequilibrerebbero da sole, correggendo le storture nei contesti dove effettivamente il fenomeno ha assunto proporzioni che con la salvaguardia del patrimonio storico ha poco a che fare. 

Mi ripeto: le auto d'epoca devono essere almeno "anteguerra"
...e non parlo di quella del Golfo !

Gli svizzeri non possono intervenire nella discussione, visto che purtroppo il problema è solo italiano!