Ti faccio nuovo.....Pallas!!

Ecco quando si dice: chiude, bisogna intendere la "finestra" aria, cioè il lavoro svolto è l'inverso di quello di un bulbo termostatico che aprendo (stelo in escursione) apre la valvola consentendo il deflusso del liquido, nella AAv invece, lo stesso identico stelo in escursione CHIUDE il passaggio aria.

Stefano voglio riflettere un'attimo su questa cosa della taratura consentimi...

Allora ponendo il fatto che quasi tutti i tipi di cera, sintetica, naturale e animale, hanno un melting point di circa 40° se ne deduce che tutte o quasi iniziano a spingere lo stelo culminante con la forma di una supposta per effetto dell'espansione (ho una lava lamp è rimango estasiato a vedere questo fenomeno..) ora questo dovrebbe e dico dovrebbe significare che una valvola apre o un AAV chiude nella misura in cui la molla ha una taratura tale di opporsi alla forza di questa chiamiamola "supposta di ritorno" non credi?
Vediamo: se ho una molla molla, lo stelo facilmente la vincerà mettiamo a 50 gradi, se invece ho una molla che non molla a 79 gradi vorrà dire che mollerà a 80.

Ditemi se mi sono capito o mandatemi dietro o sotto la lavagna.

Ecco quando si dice: chiude bisogna intendere la "finestra" aria, cioè il lavoro svolto è l'inverso di quello di un bulbo termostatico che aprendo (stelo in escursione) apre la valvola consentendo il deflusso del liquido, nella AAv invece, lo stesso identico stelo in escursione CHIUDE il passaggio aria.

ahahah ...si Maurizio, hai ragione ....anche io scrivendo faccio confusione....effettivamente quando scrivo " apre" in realtà utilizzo questo termine per abitudine, perchè solitamente il termostato serve ad aprire un maggior flusso acqua.
Nel nostro caso in realtà chiude il passaggio di aria ....
va bè....ci siamo capiti ....

....mi sono espresso male io...

Stefano voglio riflettere un'attimo su questa cosa della taratura consentimi...

Allora ponendo il fatto che quasi tutti i tipi di cera, sintetica, naturale e animale, hanno un melting point di circa 40° se ne deduce che tutte o quasi iniziano a spingere lo stelo culminante con la forma di una supposta per effetto dell'espansione (ho una lava lamp è rimango estasiato a vedere questo fenomeno..) ora questo dovrebbe e dico dovrebbe significare che una valvola apre o un AAV chiude nella misura in cui la molla ha una taratura tale di opporsi alla forza di questa chiamiamola "supposta di ritorno" non credi?
Vediamo: se ho una molla molla, lo stelo facilmente la vincerà mettiamo a 50 gradi, se invece ho una molla che non molla a 79 gradi vorrà dire che mollerà a 80.

Ditemi se mi sono capito o mandatemi dietro o sotto la lavagna.

ummmm ... mi mandi in crisi cosi !! ...
tuttavia, mettiamo per un attimo da parte il concetto del comune melting point di circa 40°, posso darti la mia versione empirica ed oggettiva di quello che  mi è successo quando revisionai la mia prima valvola addizionale.
Al mio primo tentativo, utilizzai il bulbo di un termostato di renault 4, che aveva stampato sull'involucro esterno 75° 90°, che voleva dire inizio apertura a 75, fine e totale apertura a 90°.
Per bulbo intendo solo l'ampollina, che estraevo dalla gabbietta di metallo con la molla, quindi buttavo via tutto compreso la molla ed utilizzavo solo l'ampollina di mercurio con perno di spinta e la molla del mio vecchio componente bosch (va bè..lasciamo stare che dovetti rifare qualcosa dal tornitore...non è importante).
Bene ...la macchina ci metteva 25 minuti per assestare il minimo ....e come prendevo velocità, lo stesso si rialzava....insomma andava male male male .
Secondo tentativo , utilizzavo l'ampollina ( sempre distruggendo il resto ) di un motore marino evinrude anni 70...con impresso sopra 45° 70°, e tutto il resto sempre del mio vecchio componente bosch
Ora va bene.
Ergo...se tanto mi da tanto...le molle non c'entrano un fico secco, mentre forse queste ampolline, avranno all'intenro una camera che gestisce le diverse temperature a seconda di come vengono tarate dalla fabbrica, altrimenti come ti spieghi ciò che è successo a me ?
 

in realtà non si capisce molto cosa vendono con 69 dollari ;

"It is a common perception that it is impossible to replace the Bosch Auxiliary Air Valve-element. However, this can easily be done if you only know how to perform it. Along with your new AAV-part element is attached a complete disassembly-, and assembly instruction guide showing how this is performed. A skilled DIY mechanic will be able to replace the element him selves. The instruction guide shows you step by step, with pictures, how this is performed."

loro scrivono che sarà venduto il pezzo nuovo  ( AAV-part element ) con le istruzioni complete per il montaggio ...insomma secondo me ....vendono solo l'ampollina ....come Sassen ...

in effetti, 69$ per tutto l'accrocchio sembrano un po pochini....

Stefano grazie, è sicuramente come dici.

Si per il sito sembra proprio che vendano i soli bulbi.

Quella valvola è sempre stata fonte di noie in quasi tutti gli impianti di iniezione BOSCH (simili tra loro) che montavano sulle vetture di quell'epoca e anche l'evoluzione ad otturatore della CX non era tanto meglio.
Se non va più e si hanno dubbi sulla riparazione eseguita ........ forse sarebbe meglio dirigere gli sforzi in altra direzione adottando soluzioni più affidabili nel tempo come una capsula termica a contatto elettrico ed una elettrovalvola aria addizionale utilizzata per comandare l'ac nei motori ad iniezione tipo CX per esempio........
Si perde la modulazione durante la salita di temperatura motore ma funziona sempre bene e oltretutto si riesce a regolare anche il regime massimo nella fase di riscaldamento che spesso, a mio avviso, risulta essere decisamente troppo alto rispetto alle necessità (specie con le BVH) creando qualche difficoltà a muovere la macchina da fredda.....
Infine, ma non è più il caso, in clima decisamente freddo, la starterizzazione potrebbe richiedere una componente addizionale di iniezione benzina che non viene erogata se non con un piccolo "spruzzo" dell'iniettore a freddo di pochi secondi in fase di avviamento e in modo alquanto impreciso: se invece si sfrutta il comando elettrico si possono modificare i tempi attivi del ciclo di iniezione arricchendo la miscela quel tanto che basta a far girare bene il motore anche a regimi decisamente più bassi finchè non raggiunge una temperatura minima di esercizio.
Lo so che non andrebbe fatto........ma di necessità virtù!
Parere personale
 

OK chiarito, è la tipologia di cera usata a determinare il range di apertura, le molle ovviamente c'entrano assai ma non in riferimento al timing e temperature range

"The temperature range lies between the minimum and maximum operating temperature of the element. Elements can cover temperatures ranging from -15 °C to +120 °C. Elements may move in proportion to the temperature change over some part of the range, or may open suddenly around a particular temperature depending on the composition of the waxes."

https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Talk:Wax_thermostatic_element&action=edit&redlink=1

Guarda questo, sembra proprio lui, un euro a pezzo

http://zttriunion.en.made-in-china.com/product/KSxmQcvBhlVL/China-Wax-Thermostatic-Element-Art-No-1J01-.html

Credo siano molto usati anche nel settore caldaie da riscaldamento, devo "naschiare"

Notte...

Ciao a tutti. questa mattina ho realizzato un'attrezzino per testare il bulbo senza doverlo prima rimontare all'interno del comando addizionale, operazione che sarebbe assurdo fare più di una o al massimo due volte.

Ho trovato la cosa più adatta abbastanza facilmente, era li...davanti a me tra le cose vecchie e pronte per il secchio
L'alloggio di molla, pistone e bulbo è di 49,5 mm esatti mentre la finestrella di afflusso aria scompare a mm 37,5
Lo trovo molto utile e infine trovo fondamentale che si provi con l'acqua e non con una pistola termica, diversamente ciò di cui abbiamo parlato sopra non ha senso, infatti, il pistone ha iniziato a muoversi esattamente a 50°
Purtroppo anche con l'acqua al punto di ebollizione il pistone non ha superato (e deve farlo abbondantemente) l'asticella posta a rappresentare il limite della finestrella sul CAA
Il pistone a differenza della sua collocazione reale scorre in questo caso senza attrito, quindi non ci sono scuse, il bulbo, l'elemento idropneumatico che trasforma l'energia termica in meccanica, non funziona più. Le motivazioni da ciò che ho letto sono da ricercarsi nella degenerazione del "guanto", l'elastomero che riceve la forza della cera paraffinica retrostante in espansione o da una perdita della stessa che, conseguenza, non è bastante per spingere ancora più su il pistone.

P.S. il video è piuttosto lungo ma basta saltare un po avanti e indietro....

Però c'è un però...la velocità di assorbimento del calore potrebbe essere ben diversa tra un bulbo metallico e un bulbo (tra l'altro molto più piccolo) di vetro, e intanto però ha iniziato a muoversi passati di poco i 50..

Altra cosa, posto che l'ambiente diciamo così: acquatico del CCA sia ben isolato con guarnizioni, mastice e quant'altro, l'altra metà adibita al passaggio aria per consentire lo scivolamento agevole del pistone e scongiurarne il grippaggio come deve essere lubrificato? l'afflusso aria dovrebbe, come precauzione, prevedere l'inserimento di un filtro all'interno del relativo tubo?
Magari sono pippe mentali ma neanche tanto mi pare, se no dobbiamo condividere appieno le ragioni di Davide e passare direttamente ai fatti no?

Dopo 45 anni di cui molti di inattività, un malfunzionamento ci può stare .
ma di quanti millimetri resterebbe aperta la finestra dopo la massima estensione ?
Che poi...in merito ai tempi ( minuti) di inizio chiusura ti dirò .... la mia in inverno con temperature fredde, quando la prendo al mattino, oppure dopo lunghe soste ( ore) ci mette circa 5 minuti ad iniziare ad abbassarsi il minimo ...e si assesta sui 1000 giri dopo circa una trentina di secondi ( che vuol dire che la forbice sia di tempo che di millimetri tra il tutto aperto e il tutto chiuso è strettissima .
In estate al mattino prima partenza...circa 3 minuti, poi durante il giorno...con le nostre temperature..anche dopo soste abbastanza lunghe... in circa un paio di minuti la valvola comincia a chiudere.
Soste di poco conto....che sò.....caffè rapido ....giornale all'edicola ....e cazzate varie .... la valvola neppure si muove da posizione chiusa....
Perchè dobbiamo capire che stà valvola lavora quasi sempre date le basse temperature di esercizio in ballo ( circa 45 gradi in su...) a differenza delle valvole termostato che iniziano a lavorare dopo i 90° ..
Infatti io ogni tanto...che sò una volta l'anno o anche meno.... mi intrufolo nella pancia satura di cavi e tubi....levo il tubo aria dal beccuccio superiore, quello da cui si vede il pistoncino...e gli spruzzo un antiossidante/lubrificante ....