Per completezza (ma c'entra niente con DS) aggiungo che altri problemi arrivarono sull'ultimo Turbo2 Diesel della CX dove furono ancora le testate a dar rogne.
Il materiale non reggeva allo stress e tendevano a fessurarsi. Problema mai del tutto risolto ma che affliggeva solo alcune testate a caso prodotte nel corso degli anni.
Ci sono TRD Turbo2 con un milione di chilometri e la loro testa ancora al suo posto, altre che diventavano vaporiere ancor prima di fare il primo tagliando.
Quando parlavo di "tecnologia dei materiali" mi riferivo proprio a questi fenomeni che nel caso della partita di testate CX TRD II era un difetto occulto di fusione (in quell'epoca però i controlli-qualità già c'erano non molto specifici ma c'erano) il basamento con cedimento (minimo) della base canna, i fenomeni di corrosione elettrochimica delle testate (anche utilizzando SEMPRE liquido apposito e non acqua) pure, cosi come i cedimenti nel punto di foratura candela, il divenire "poroso" delle volte camera di combustione......è una semplice constatazione (non una critica) scaturita dal operarci con una certa frequenza: per principio guardo e riguardo con la massima attenzione un motore smontato e pulito per scoprire tracce presenti ma poco visibili della sua "morte"..........
Appunto da questo modo di operare ne deduco che ci sia stato una voluta "prudenza" (specie con DS) nello spingere le potenze specifiche proprio per privilegiare la durata non disponendo di metodi di calcolo previsionale "certi".........allora si scelse di abbondare con il materiale .......... che però non poteva certo essere neanche lontanamente simile alle leghe di alluminio ed alla speciale ghisa utilizzata già dagli anni 80.
Inoltre gli aumenti di potenza portarono tutta una serie di conseguenze che si cercò di ovviare al meglio ......... ma DS si avviava a fine carriera e quindi investire ancora su di lei per ottenere miglioramenti generali anche limitati non ne giustificavano il costo.................operazione che invece fu fatta appunto con l'M25 di CX ..........anche in questo caso però il "picco massimo" di evoluzione si ebbe a metà anni 80 quando la concorrenza si faceva sempre più pressante ed agguerrita...........ma più o meno dopo l'86 CX rimase molto simile fino alla fine con i suoi tanti pregi e i suoi difettucci "cronici"... XM era ormai alle porte.........si è ripetuta una storia analoga a quella di DS.
Sono evoluzioni e fine vita dei progetti ........ non è meglio o peggio, DS 23 Ie era giustamente la fase di "maturità" del modello con i suoi grandi pregi stradali ma anche con i suoi limiti tecnici: tanti cavalli in più ma rendimento termomeccanico relativamente basso e tanta dissipazione di calore (lo studio della forma delle camere di combustione e della posizione valvole era sempre quello dell'ultima evoluzione a 5 supporti del Becchia D) albero motore e componentistica interna non cambiavano e, a parte il radiatore olio ove previsto, neanche lo schema di lubrificazione generale (tutte cose cui si mise mano con l'M25).
In sintesi finale con le I.e ci si è spinti in avanti con le potenze "aggiustando" di conseguenza tutto ciò che risultava insufficiente a garantire un corretto funzionamento.............aggiustando però, non riprogettando radicalmente nulla.......non inventando soluzioni ad hoc ma adattandone altre già presenti, atte ad ottenere una "seconda giovinezza" della macchina che pur non dando noie particolari, diventava sempre più un gioiellino che se curato bene regalava soddisfazioni impagabili ma, se trascurato, si ribellava con noie quanto e di più di quelle "anzianotte" alimentate a carburatore.
Tutto qui quello che volevo sintetizzare..........ne un incoraggiare a scegliere una carburatore a scapito di una I.e ma nemmeno scegliere una I.e. con il massimo delle dotazioni "meccaniche" per poi sorprendersi della relativa complessità di manutenzione e cure...................poi a 120 ci vanno tranquillamente tutte (forse le vecchiotte monofaro da 83 Hp con un pò più di affanno) ma non si pensi di "volare" a 160/170 km/h con una 21 o una 23 infischiandosene altamente delle temperature generali motore e della perfetta efficienza del mezzo ........... un "tester" d'eccezione è Ado: lui chiede alla macchina e la macchina chiede a lui (oltre alla benza) attenzioni continue, piccole cose ma bisogna "esserci" sempre e subito non appena qualcosa non va se si desidera continuare a godere della straordinarietà della stessa..............
E una mia posizione personale ne una lode ne una critica e gradirei che come tale venisse letta ed interpretata.