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Originally posted by Admin
Da più parti mi viene fatto notare che la Regione NON ha potere legislativo superiore a quello dello stato: ovvero può decidere (come ha fatto) se e come riscuotere una tassa che le spetta (vetture fra 20 e 30 anni), ma non può reintrodurre una tassa per i veicoli ultraTRENTENNALI che una legge dello stato ha abrogato.
Attendiamo un parere dal nostro "radecarl", nella vita stimato avvocato....
Caro Marco, e cari amici tutti del forum, in risposta al tuo topic e alla tua gradita telefonata, ho stasera esaminato la normativa incriminata, qui di seguito le conclusioni:
- La L.R. del 14 luglio 2003 n.10, Regione Lombardia, in merito alle auto pluriventennali statuisce quanto già ampiamente detto nei precedenti topic: E' dovuto cioè, l'importo fisso di euro 30 per tutte le auto pluriventennali o che compionio venti anni nell'anno in corso (ad eccezione delle certificate ASI o iscritte ai Registri Alfa, Fiat e Lancia), a patto che, tali vetture, espongano il bollino blu e siano revisonate.
Qualora venga a mancare una di tali due condizioni, è dovuta la sanzione amministrativa di Euro 60, per la mancata esposizione del bollino blu ed è altresì dovuto il pagamento dell'intero ammontare del "bollo", a seconda dei Kw di potenza.
Considerazioni:
1) La Regione Lombardia ha quindi reintrodotto la tassa sulla proprietà dei veicoli ultraventennali.
2) Le tassa forfettaria di 30 euro è subordinata all'esposizione del bollino blu e al superamento della revisione biennale.
3) Nulla è specificato per le auto ultratrentennali, addirittura esse sono "accorpate" nella categoria delle ultraventennali.
Parere:
1) La Legge in questione, a mio avviso, può essere ritenuta giuridicamente valida, nel bene e nel male, per tutte le autovetture di età compresa tra i venti ed i trent'anni, perciò chi ha una vetture con tale età, dovrà sottoporla a revisione ed al controllo dei gas di scarico, qualora intenda circolare. In tutti i casi è tenuto a versare l'imposta di euro 30.
2) Maggiori dubbi sorgono sull'applicazione di tale norma per le auto ultratrentennali: Per tali vetture, infatti, come ciascun contribuente può sincerarsi esaminando il manifesto affisso all'interno di tutti gli Uffici Postali italiani (e quindi anche di quelli ubicati in Lombardia) è dovuta, secondo una Legge dello Stato Italiano, l'imposta forfettaria di euro 25,80 solo e soltanto se la vettura in questione circola. Ciò implica che vi è un evidente contrasto tra la L.R. del 14/07/03 n°10 della regione Lombardia con la Legislazione dello stato Italiano.
In tal caso, la giusta normativa applicabile scaturisce da una corretta applicazione delle norme gerarchiche costituzionali previste per le singole Leggi: "Qualora una Legge Regionale sia in aperto contrasto con una Legge dello Stato Italiano, deve necessariamente essere applicata quest'ultima, perchè gerarchicamente di maggior peso".
Consiglio: La Legge in questione sarà sicuramente oggetto di una moltitudine di ricorsi tributari: In attesa di conoscere il futuro orientamento giurisprudenziale, i proprietari di auto ultratrentennali, residenti in Lombardia, per essere al sicuro da ogni problematica dovranno, almeno per quest'anno, versare i 30 Euro e sottoporre la loro vettura a revisione ed apposizione del bollino blu.
Personalmente, però, se risiedessi in Lombardia, proprio per far risolvere la questione alla Magistratura competente, pagherei l'imposta prescritta dalla Legge Italiana di soli 25,80 Euro, se la vettura circola. Al momento di una contestazione o di una richiesta di pagamento da parte di un Ente preposto, inoltrerei ricorso alla competente Commissione Tributaria.
La mia proposta è però di cominciare, tramite lettera raccomandata, un'azione preventiva, riportando il testo integrale della Legge e chiedendo chiarimenti circa la sua corretta interpretazione alla luce delle Leggi dello Stato Italiano. Tale Lettera dovrebbe essere spedita alla regione Lombardia nella persona del presidente p.t, al Ministero dei Trasporti nella persona del Ministro p.t. e per conoscenza alle riviste specializzate del settore. Maggior peso potrebbe essere dato alla stessa se fosse firmata dai Presidenti di Clubs del settore, quali l'Ideesse, il RIASC et similia.
Raffaele De Carlo