Anselmo scusa, ma come fai a proporre un paragone tra una scelta d'acquisto fatta 50 anni fa per una auto nuova di listino e quindi con una rete di assistenza (e di ricambi) perfettamente efficiente e capillare e un vecchiume acquistato ora come auto storica con la quale se solo ti azzardi ad avvicinarti ad un meccanico partono esorcismi di ogni tipo?
Io credo siano sue contesti completamente differenti, dettati fra l'altro da esigenze completamente differenti...
Ciao Gio, per me rimane sempre alla base una questione di gusti e di soldi.
Se parliamo di cambio semiautomatico bisogna parlare solo di DS ( per il momento dimentichiamo le ID e la serie D ) dato che avremo lo stesso pedale del freno e la sesta boccia sia per il cambio meccanico che per quello semi.
A parte il blocco idraulico che nella maggior parte dei casi funziona "sempre" ( non ricordo di amici che lo hanno revisionato ) e parliamo sempre di vetture ad LHM, gli organi in più rispetto ad un cambio meccanico sono la centrifuga, pistoncino frizione, correttore di reinnesto e un paio di tubi in più, ( ho dimenticato qualcosa?) che potremmo teoricamente quantificare in pezzi revisionati di rotazione in euro 1200 ( ?? non sono al corrente dei prezzi) non mi sembra che questi componenti in più debbano per forza essere una discriminante verso il cambio semi.
Secondo me bisognerebbe dire ad un neofita che il semi costa qualcosa in più come manutenzione e revisione e che comunque la scelta del cambio rimane una questione di gusti, poi che rimani a piedi per un tubo di ferro o per la trasudazione della sesta sfera può accadere sia ad un manuale che ad un semi.
Per quanto riguarda il "principiante" nessuno nasce imparato, quindi chi ama il fai da te può benissimo imparare a conoscere l'idraulica sia con un manuale che con un semi, alla fine la maggior parte del fai da te si fà utilizzando ricambi già revisionati.
Se poi tutto si ridimensiona dicendo che quello che non c'è non si rompe siamo tutti d'accordo e qui rientrano in campo le ID e la serie D.