Dubbio abbinamento interni e colore

Comincio a credere che qualche 21 o ID super vert charmille  sia stata venduta anche con gli interni rossi. ..

ti piacerebbe.............. ma così non fu.............

Le vetture venivano prodotte con gli abbinamenti di serie, magari specifici per il Paese di destinazione (vedi link al NunacierDS che ho postato sopra), ma comunque ben schematizzati.

Le auto non erano prodotte su ordinazione, nel senso che il Cliente poteva richiedere una DS21 Pallas Gris Nacré con l'interno in cuoio naturale, ma l'ordine non raggiungeva la fabbrica.
L'importatore (Citroën Italia, in questo caso) aveva uno stock di auto parcheggiate in un piazzale (ad Arluno) che veniva periodicamente inventariato e si cercava l'auto tra quelle.

Se c'era, l'ordine veniva soddisfatto in pochi giorni, se non c'era due erano le strade: o il cliente aspettava l'arrivo di una vettura come l'aveva richiesta o si accontentava di un'altra tra quelle disponibili, gli abbinamenti delle vetture presenti a deposito venivano comunicati al Concessionario che poi faceva scegliere al cliente l'auto di suo gradimento.

La terza via era quella già accennata: il Concessionario shakerava le auto a sua disposizione sinché non veniva fuori quella voluta dal cliente. Chiaro che poi uscivano fuori i "mostri", ma questo avveniva ad ogni latitudine, in Italia come in Svezia.

Comunque sarebbe interessante sapere se queste operazioni di "mischiatura" venivano fatte anche ad Arluno, dove altri tipi di "adattamenti" erano prassi comune.
Devo sentire Camillo Saini: lui lo sa di certo.


Da notare che tutto quanto detto vale solo fino al 1972: da quell'anno entrano in funzione i collegamenti tra i calcolatori IBM 360 e 380 tra Milano (Pregnana e Gattapelata) e Parigi (Javel/Aulnay).
Da quel momento, è possibile per il cliente "comandare" in fabbrica la sua DS e farla arrivare come lui desidera.
Ciò non di meno, i Concessionari con le vetture in stock hanno continuato a fare il cavolo che pareva loro.

Le vetture venivano prodotte con gli abbinamenti di serie, magari specifici per il Paese di destinazione (vedi link al NunacierDS che ho postato sopra), ma comunque ben schematizzati.

Le auto non erano prodotte su ordinazione, nel senso che il Cliente poteva richiedere una DS21 Pallas Gris Nacré con l'interno in cuoio naturale, ma l'ordine non raggiungeva la fabbrica.
L'importatore (Citroën Italia, in questo caso) aveva uno stock di auto parcheggiate in un piazzale (ad Arluno) che veniva periodicamente inventariato e si cercava l'auto tra quelle.

Se c'era, l'ordine veniva soddisfatto in pochi giorni, se non c'era due erano le strade: o il cliente aspettava l'arrivo di una vettura come l'aveva richiesta o si accontentava di un'altra tra quelle disponibili, gli abbinamenti delle vetture presenti a deposito venivano comunicati al Concessionario che poi faceva scegliere al cliente l'auto di suo gradimento.

La terza via era quella già accennata: il Concessionario shakerava le auto a sua disposizione sinché non veniva fuori quella voluta dal cliente. Chiaro che poi uscivano fuori i "mostri", ma questo avveniva ad ogni latitudine, in Italia come in Svezia.

Comunque sarebbe interessante sapere se queste operazioni di "mischiatura" venivano fatte anche ad Arluno, dove altri tipi di "adattamenti" erano prassi comune.
Devo sentire Camillo Saini: lui lo sa di certo.


Da notare che tutto quanto detto vale solo fino al 1972: da quell'anno entrano in funzione i collegamenti tra i calcolatori IBM 360 e 380 tra Milano (Pregnana e Gattapelata) e Parigi (Javel/Aulnay).
Da quel momento, è possibile per il cliente "comandare" in fabbrica la sua DS e farla arrivare come lui desidera.
Ciò non di meno, i Concessionari con le vetture in stock hanno continuato a fare il cavolo che pareva loro.

smontavano pure i tetti..............

a questo punto una DS shakerata, si può definire che è originale?

smontavano pure i tetti..............

a questo punto una DS shakerata, si può definire che è originale?

Una domanda davvero intelligente e che apre scenari di riflessione.

Secondo me lo è se siamo sicuri che effettivamente fu ritirata così: se ho la storia della macchina documentata e casomai una bella foto della vettura col proprietario al momento del ritiro allora la DS è originale.

Se invece non sono sicuro di ciò che è stato fatto o se la "shackerata" ha tirato fuori un "mostro" come lo definiva Maurizio, allora è preferibile lavorare per riportare l'auto al giusto allestimento A/M

Vero che si tratta di un caso specifico.
Mi ritrovo un po in questo caso con l'acquisto, recente, della ID del 1958.
Il tizio da cui l'ho comperata l'ha presa dagli eredi del primo proprietario.
Ricordano bene che l'auto aveva delle "Deessizzazioni" già al momento dell'acquisto in concessionaria.
Non ho una foto dell'acquisto vero e proprio, ma su tutte le foto, anche vecchie, l'auto appare Deessizzata.
Ora, io la sto riportando come mamma la fece.
Tolgo quasi tutti gli "aggiornamenti" eseguiti all'epoca.
Così, per scelta. Mi piace di più il modello ed è più "particolare".
E fin qui tutto bene.
Queste modifiche furono eseguite dalla concessionaria per un semplice motivo: l'auto è stata prodotta a marzo 58
ma venduta a luglio 59.
Se, con pazienza, guardate l'evoluzione, tra il AM58 e l'AM59 vedrete delle modifiche che avrebbero subito reso l'auto "già vecchia".

Ma ora, in fase di immatricolazione, i solerti funzionari mi scriveranno sulla "Carte Grise" come anno di "nascita" il 07/1959
rendendo così, agli occhi di un esperto, la vettura "anacronistica"......all'indietro.
Ossia avrà ad esempio le ghiere dei fari di colore della carrozzeria quando, invece, nel 59 erano cromati.
Stesso discorso per i catadiottri posteriori o i montanti del tetto ! 

E questo proprio non mi va giù.

Se vuoi te la nazionalizzo italiana

Vero che si tratta di un caso specifico.
Mi ritrovo un po in questo caso con l'acquisto, recente, della ID del 1958.
Il tizio da cui l'ho comperata l'ha presa dagli eredi del primo proprietario.
Ricordano bene che l'auto aveva delle "Deessizzazioni" già al momento dell'acquisto in concessionaria.
Non ho una foto dell'acquisto vero e proprio, ma su tutte le foto, anche vecchie, l'auto appare Deessizzata.
Ora, io la sto riportando come mamma la fece.
Tolgo quasi tutti gli "aggiornamenti" eseguiti all'epoca.
Così, per scelta. Mi piace di più il modello ed è più "particolare".
E fin qui tutto bene.
Queste modifiche furono eseguite dalla concessionaria per un semplice motivo: l'auto è stata prodotta a marzo 58
ma venduta a luglio 59.
Se, con pazienza, guardate l'evoluzione, tra il AM58 e l'AM59 vedrete delle modifiche che avrebbero subito reso l'auto "già vecchia".

Ma ora, in fase di immatricolazione, i solerti funzionari mi scriveranno sulla "Carte Grise" come anno di "nascita" il 07/1959
rendendo così, agli occhi di un esperto, la vettura "anacronistica"......all'indietro.
Ossia avrà ad esempio le ghiere dei fari di colore della carrozzeria quando, invece, nel 59 erano cromati.
Stesso discorso per i catadiottri posteriori o i montanti del tetto ! 

E questo proprio non mi va giù.

Se fossi in Italia te la immatricolerebbero come 2015 e ti chiederebbero il pagamento del bollo 

Vero che si tratta di un caso specifico.
Mi ritrovo un po in questo caso con l'acquisto, recente, della ID del 1958.
Il tizio da cui l'ho comperata l'ha presa dagli eredi del primo proprietario.
Ricordano bene che l'auto aveva delle "Deessizzazioni" già al momento dell'acquisto in concessionaria.
Non ho una foto dell'acquisto vero e proprio, ma su tutte le foto, anche vecchie, l'auto appare Deessizzata.
Ora, io la sto riportando come mamma la fece.
Tolgo quasi tutti gli "aggiornamenti" eseguiti all'epoca.
Così, per scelta. Mi piace di più il modello ed è più "particolare".
E fin qui tutto bene.
Queste modifiche furono eseguite dalla concessionaria per un semplice motivo: l'auto è stata prodotta a marzo 58
ma venduta a luglio 59.
Se, con pazienza, guardate l'evoluzione, tra il AM58 e l'AM59 vedrete delle modifiche che avrebbero subito reso l'auto "già vecchia".

Ma ora, in fase di immatricolazione, i solerti funzionari mi scriveranno sulla "Carte Grise" come anno di "nascita" il 07/1959
rendendo così, agli occhi di un esperto, la vettura "anacronistica"......all'indietro.
Ossia avrà ad esempio le ghiere dei fari di colore della carrozzeria quando, invece, nel 59 erano cromati.
Stesso discorso per i catadiottri posteriori o i montanti del tetto ! 

E questo proprio non mi va giù.

Il tuo dubbio e il tuo rincrescimento sono condivisibili e a mio avviso più che giustificati.

Non è possibile per le vostre normative far riferimento alla costruzione del veicolo piuttosto che alla prima immatricolazione?

Tutto ciò giustificato da autocertificazione in cui tu riferisci questo salto cronologico fra l'uscita del veicolo dalla fabbrica e l'immissione a ruolo nel PRA Elvetico?

Se fossi in Italia te la immatricolerebbero come 2015 e ti chiederebbero il pagamento del bollo 

Te lo chiedono lo stesso anche se sul libretto c'è scritto 1959! 

Il tuo dubbio e il tuo rincrescimento sono condivisibili e a mio avviso più che giustificati.

Non è possibile per le vostre normative far riferimento alla costruzione del veicolo piuttosto che alla prima immatricolazione?

Tutto ciò giustificato da autocertificazione in cui tu riferisci questo salto cronologico fra l'uscita del veicolo dalla fabbrica e l'immissione a ruolo nel PRA Elvetico?

Non con le vie .... legali !
Tu pensa l'imbecillità di chi dovrebbe seguire le leggi.
Ho un amico che ha un'auto del 1970 che non ha mai immatricolato.
Presa nuova e lasciata lì.
Bene, ora, essendo una prima immatricolazione, deve sottostare alle leggi attuali: Airbag, cinture, catalizzatore ecc ecc. 
Così non la potrà mai più immatricolare. Se non facendo le magìe....

Le vetture venivano prodotte con gli abbinamenti di serie, magari specifici per il Paese di destinazione (vedi link al NunacierDS che ho postato sopra), ma comunque ben schematizzati.

Le auto non erano prodotte su ordinazione, nel senso che il Cliente poteva richiedere una DS21 Pallas Gris Nacré con l'interno in cuoio naturale, ma l'ordine non raggiungeva la fabbrica.
L'importatore (Citroën Italia, in questo caso) aveva uno stock di auto parcheggiate in un piazzale (ad Arluno) che veniva periodicamente inventariato e si cercava l'auto tra quelle.

Se c'era, l'ordine veniva soddisfatto in pochi giorni, se non c'era due erano le strade: o il cliente aspettava l'arrivo di una vettura come l'aveva richiesta o si accontentava di un'altra tra quelle disponibili, gli abbinamenti delle vetture presenti a deposito venivano comunicati al Concessionario che poi faceva scegliere al cliente l'auto di suo gradimento.

La terza via era quella già accennata: il Concessionario shakerava le auto a sua disposizione sinché non veniva fuori quella voluta dal cliente. Chiaro che poi uscivano fuori i "mostri", ma questo avveniva ad ogni latitudine, in Italia come in Svezia.

Comunque sarebbe interessante sapere se queste operazioni di "mischiatura" venivano fatte anche ad Arluno, dove altri tipi di "adattamenti" erano prassi comune.
Devo sentire Camillo Saini: lui lo sa di certo.


Da notare che tutto quanto detto vale solo fino al 1972: da quell'anno entrano in funzione i collegamenti tra i calcolatori IBM 360 e 380 tra Milano (Pregnana e Gattapelata) e Parigi (Javel/Aulnay).
Da quel momento, è possibile per il cliente "comandare" in fabbrica la sua DS e farla arrivare come lui desidera.
Ciò non di meno, i Concessionari con le vetture in stock hanno continuato a fare il cavolo che pareva loro.

Molto molto interessante!
Come sempre d'altronde

Ma ora, in fase di immatricolazione, i solerti funzionari mi scriveranno sulla "Carte Grise" come anno di "nascita" il 07/1959
rendendo così, agli occhi di un esperto, la vettura "anacronistica"......all'indietro.
Ossia avrà ad esempio le ghiere dei fari di colore della carrozzeria quando, invece, nel 59 erano cromati.
Stesso discorso per i catadiottri posteriori o i montanti del tetto ! 

E questo proprio non mi va giù.

In teoria all'occhio dell'esperto basta controllare il numero di telaio.
 

Ma ora, in fase di immatricolazione, i solerti funzionari mi scriveranno sulla "Carte Grise" come anno di "nascita" il 07/1959
rendendo così, agli occhi di un esperto, la vettura "anacronistica"......all'indietro.

Ma scusa la carte gris non è l'equivalente del libretto di circolazione?
Sulle auto d'epoca italiane è riportato sia l'anno di prima immatricolazione che l'RT (Riconoscimento Tecnico, oggi Omologazione).
Nel mio caso ad esempio, RT n.904 del 23/09/1967, prima immatricolazione 04/04/1968.
Il che denota l'AM 68 della mia IDsuper, anche fosse stata immatricolata nel 1969 o 70...

Fabio

Da noi, come in Francia e in Germania, c'è una sola casella: data 1a entrata in circolazione
E quella è.
L'uso del cervello non è contemplata.
Anche se vai da loro con tutti i certificati del mondo e le liste dei telai anno x anno è uguale.
Imbecilli !

Da noi, come in Francia e in Germania, c'è una sola casella: data 1a entrata in circolazione
E quella è.
L'uso del cervello non è contemplata.
Anche se vai da loro con tutti i certificati del mondo e le liste dei telai anno x anno è uguale.
Imbecilli !

i proverbi non sbagliano mai, tutto il mondo è paese................