La sera di ferragosto andiamo a trascorrerla a Cannes (avevamo visto dei manifesti che dicevano che c'era il festival dei fuochi d'artificio) incuriositi, decidiamo di andarci. Qualcosa di stupendo. Fuochi che partono a tempo di musica, altri che partono dal mare, artisti di strada su tutta la piazza del Palais du Festival, una bella manifestazione. Da una parte c'era il giocoliere, dall'altra il regista "pazzo" che prendeva gente a caso e gli faceva fare le scenette. Tipo quella del marito che rientra a casa e trova la moglie con l'amante (scenette fatte con persone che manco si conoscevano tra loro. Possibilmente uno era tedesco, l'altro italiano, l'altro ancora spagnolo). Tra questi artisti c'era il classico, pittato d'argento (o d'oro) messo in piedi su un blocchetto di marmo,con gli occhi chiusi che faceva la statua. Davanti al blocchetto di marmo un cestino dove le persone gettavano le monete.
Cercate di immaginare la scena. La piazza stracolma di persone. Tutte straniere, talmente pressati che sembravamo su un tram. Io e i ragazzi guardavamo questa "statua".Tra noi e lui solo una fila di persone. In Francia, a Cannes la sera di ferragosto (potevano essere le 2 di notte), guardavo a questo qui e vedevo che aveva sempre gli occhi chiusi. Ogni volta che qualcuno gli buttava una moneta, sempre tenendo gli occhi chiusi, lui chinava piano piano la testa per ringraziare. La caciara che c'era, tra le voci degli artisti e la marea di persone, non si può descrivere. Ad un certo punto, sottovoce (almeno per me),dico: "Sà, lo vedi che quello sta sempre con gli occhi chiusi? Tutte le volte che sente il rumore dei soldi ringrazia. Ma tu che dici, che se noi gli mettiamo le mani dentro e anzichè posarli li prendiamo i soldi, lui ci ringrazia lo stesso?" Un signore davanti a noi si gira, mi guarda e sorridendo dice: "Ma che? Siete Siciliani per caso? .... Se capisce se capisce" e assieme alla moglie si mettono a ridere. Due persone di Roma che forse erano le uniche vicino a noi. Ed io tutto rosso dalla vergogna a dire che scherzavo.
Cmq, dopo un pò verso le 3:30 cominciamo ad andare verso la macchina che era parcheggiata un pò distante, fuori dal paese. Stanchi morti (eravamo lì dalle 6:30 del pomeriggio e quasi sempre in piedi) camminavamo tipo zombie, ad un certo punto Sandro tutto euforico esclama NIGHT!!! Minkia carù c'è il nait ci dobbiamo andare. Effettivamente sulla strada principale c'era un insegna viola con la scritta Night e le freccia ad intermittenza che indicava una porta di ferro,in fondo ad un vicoletto,di quelle con lo sportellino quadrato tipo quelle dei film americani. Ed esclamo.. Mah!!! Strano però. E Sandro, andiamoci Dà, ava dai andiamoci. Ma che ci andiamo a fare Sa. Minkia magari ci sono quelli col tavolino da poker, il sigaro in bocca e il bicchiere da wiski. Ed io: Tu sì persu o frati! Marco,tra le birre che si era bevuto e la stanchezza, stava dormendo in piedi e non capiva niente. Fatto sta che ci avviciniamo a questa porta e vedo due telecamere in alto che inquadrano l'ingresso e solo una luce soffusa. Di nuovo: Mah! Però mi pare strano carù, che io sappia il nait è un locale normale, tranquillo, senza bisogno della porta corazzata. E' come un pub, però più chic. Perchè ste telecamere? Sta porta così? Sta luce bassa? Neanche finisco di dire ste cose che Sandro bussa forte alla porta e tutt'e due scappano nella strada principale. Il tempo di rendermi conto cosa fosse successo che si apre la porta e mi spunta una sui 50 anni mora, con i capelli mossi, le labbra col rossetto rosso sgargiante, un vestito di pizzo bianco che gli partiva da sotto il seno (non da sopra) e finiva all'altezza dell'inguine. Però era un tipo volgare, il viso era brutto e lei un pò pienotta. Ma io,cmq, NON avevo ancora capito dove fossimo arrivati. All'improvviso mi vedo affiancato dai due "geni". E questa che ci dice prego entrate (in francese naturalmente) Loro mi prendono sottobraccio e entriamo. A dx un lungo bancone con gli sgabelli sui quali c'erano seduti uno pelato, grosso con la sigaretta in bocca e tre/quattro mature signore e nessuno più. A parte noi e questi qui, non c'era nessun altra persona.Sulla sx invece la parete ricoperta di specchi e, per tutta la lunghezza di questa parete, tanti divanetti a semicerchio con i tavolinetti. All'angolo un pianoforte e ...poi vi dico cosa c'era nell'altro angolo.
Cmq entriamo e ci sediamo verso il terzo/quarto divanetto. Primo entra Marco, poi Sandro alla fine resto io che, quindi sono il primo di questo semicerchio. 2 min e arriva la signora che ci ha aperto, mi solletica il pizzetto (che allora portavo) mi sorride e mi dice cosa prendiamo. Credetemi, IO ancora NON avevo capito dove fossimo. Al che dico ai ragazzi: cosa volete voi? Loro rispondono 2 02 (due, zerodue) due birre alla spina da mezzolitro. Ed io ripeto in francese: "de serò de e an coca colà" quella mi guarda strana e mi dice: "EHHH!!" ed io, di nuovo: de serò de e an cocacolà" escusè muà messiè, muà ne comprì pà. Ed io rivolto ai ragazzi "minkia chista non mi capisci" (corbezzoli questa non mi comprende) Marco glielo ripete in Inglese e questa ancora nn lo capiva. Mi viene un lampo di genio e dico: La bier madam, la bier serò de. La biere (non sapevo come tradurre alla spina e gliel'ho mimato facendo il verso della schiuma) schschschsch Lei l'ha capito e ci ha detto che in Francia non si usa (o non si usava) la birra alla spina. (Semprechè non era una cazzata) Allora anche qui due heineken piccole e una coca. Dopo un pò arriva lei col vassoio si mette davanti a me si abbassa a 90° e mi fa vedere tutto il balcone fiorito, posa le bottiglie sul tavolo e di nuovo mi accarezza il pizzetto e va via dietro al bancone. Io faccio una faccia stranizzata e guardo i ragazzi (che già da tempo avevano capito tutto) e Sandro mi dice:minkia Dà questa con te ce l'ha e sorride. Mi prendo la bottiglia di coca cola e comincio a bere. Mentre bevo mi guardo intorno e vedo che sugli specchi c'erano disegnate, col pennarello, donne in pose provocanti, con le gambe aperte, abbassate come quella di poco prima, distese di fianco con in mano una coppa di champagne e cose del genere. Seguo questi disegni, passo con lo sguardo il pianoforte, e all'altro angolo (sul lato dove c'era il bancone) sempre tra gli specchi si scorgeva un corridoio con tante porte. Lì ho la mia "illuminazione" scatto in piedi e dico ai ragazzi: Minkia qui ci sono le butt... !!!" E loro: "Ma và!!! E che ora lo stai capendo??? Nel frattempo quello pelato si gira e ci guarda e subito arriva la signora che mi dice: Avete bisogno di qualcosa? Ed io: Non no grazie e mi rimetto a sedere. Marco dice: Finiamo ste birre e andiamo via, sennò qua ci spennano vivi. Ci levano tutti i soldi che abbiamo. Due min. dopo dal corridoio di prima esce una biondona che si sistema il vestito si passa le mani tra i capelli e si va a sedere assieme alle altre. Altri 5 min. e torna la "maitresse" e mi dice, anzi, io nella totale confusione pensavo mi dicesse, "come mai non bevi più?" Ed io rispondevo. Si si, ora, con calma. Piano piano. E lei mi guardava strana. Dopo un paio di tentativi si rivolge a Marco e sento che lui gli dice: Autobus from Italy ... ed io che dico a loro: Ma quale autobus from italy! Vuole sapere perchè non bevo più la coca cola? E stavolta tutt'e due: Ohhhh ma si cugghiuni ah!!! Cazzo gliene frega a quella della coca cola!! Ti ha chiesto che siccome c'era la sua amica sola, se poteva dirgli di sedersi accanto a noi e offrirgli qualcosa da bere." Ed io. AH! Dopo di ciò ci siamo alzati e siamo andati alla cassa. Stessa scena di qualche sera prima (quella dei panini), Sandro rassegnato, col portafoglio in mano che mi dice: Dà, quanto ci stanno fottendo stavolta? 140 mila lire. 2 birre e una coca. Praticamente si erano pagati il "servizio".
Usciamo e ci dirigiamo in macchina (un buon quarto d'ora di cammino) in silenzio. Ognuno per i fatti suoi. Chi camminava su un marciapiedi chi dall'altro lato. Chi a testa bassa (io) fino ad arrivare in auto. Entrati in macchina, prima di mettere in moto, li guardo e dico: "Oh sta cosa deve rimanere qui. Ai ragazzi, appena arriviamo a casa, non glielo dobbiamo dire. Va bene??? Sta malafigura deve rimanere qui e basta!" E loro: "Si si. hai ragione. troppa malafigura. Almeno ci usciva una trombata!!!!" E poi di nuovo in silenzio fino a Villeneuve.