Questione di intendersi, perché non é facile definire il concetto di autoportanza e nelle auto non é che la soluzione tecnica é tutto nero o tutto bianco, si arriva a dei compromessi. I lavori di rinforzo servivano naturalmente a irrobustire il tutto anche per un uso prolungato, compensando quel che fanno le sovrastrutture saldate nella berlina e break (con modesta funzione autoportante, saldate e non bullonate, solo i pannelli della carrozzeria sono bullonati). Però, già il telaio a piattaforma ha buone caratteristiche autoportanti (magari meno del telaio di una Jeep, ma é questione di resistenza del pieno o della scatolatura così com'é dimensionata, le gru a portale ad es. hanno strutture scatolate o a cassone e anche i bracci delle autogru, ove non siano a traliccio). Prendi invece ad es. una Fiat 124 che era in tutto e per tutto una carrozzeria autoportante (parafanghi anteriori compresi) e sega via il tetto; allora vedrai che caricando anche poco il pianale la macchina si incurva, perché il tetto in lamiera ha importanti funzioni strutturali (cosa che é pochissimo per una DS).
Se ricordate le esibizioni dei cascadeurs, uno degli spettacoli era il seguente: le auto passavano contro una sbarra d'acciaio fissa e posizionata a circa 1m d'altezza, la DS passava e si scoperchiava completamente frantumandosi i montanti, i vetri e volando via il tetto, proseguendo e rimanendo però intera e dritta nella parte sotto, la 124 o altre similari si scoperchiavano e si imbarcavano in centro, proseguendo la loro corsa come riuscivano. Con questo non é che la DS fosse più robusta di un'auto con scocca portante, anzi. Era semplicemente un'auto con una struttura concepita diversamente (e forse era così l'unico modo per farla con passo così lungo, senza realizzare una scocca autoportante pesantissima che non flettesse in centro? Viste le tecnologie dell'epoca), con evidenti vantaggi, ma anche evidenti limiti (es. vulnerabilità agli urti lateriali e per cappottamento, come si é già ampiamente detto).