Noi siamo rientrati ieri sera in Toscana e oggi in ufficio.
Ce la siamo goduta pochino: avevamo al seguito dodici tra "influencer"*, fotografi, operatori video, blogger e giornalisti propriamente detti.
E non è stato facile. Perché hanno guidato per 1500 km le bicilindriche e la VISA Chrono che gli abbiamo messo a disposizione e non è riposante come star seduti dietro ai maxivan che usiamo di solito, perché le tappe erano serratine e per nazionali/dipartimentali, perché non c'erano lunghe soste ma poco tempo per panini sul cofano della VISA (ottimo tavolino) e perché avevano esigenze diverse: chi doveva fare la diretta sul posto, chi doveva scrivere il pezzo per il giorno dopo e chi faceva foto in ogni dove.
Il venerdì, poi io mi son mezzo insolato dicendo che poi mi sarei visto il raduno sabato pomeriggio, mentre la mattina del medesimo sabato mi son dovuto svegliare alle 6 per portare gli ultimi giornalisti al CdG a Parigi dove avevano un volo che decollava alle 11 (chiusura del gate alle 9:50), poi il traffico dei parigini che andavano al mare e sono tornato in hotel, lessato, verso le 15. Quindi addio raduno.
Quel che ho visto m'è piaciuto. M'è piaciuta la partecipazione che temevo bassa specialmente per le 2CV: io sono arrivato venerdì mattina alle 11 a parcheggiare la 2CV Soleil e, una fianco all'altra, c'erano già UN CHILOMETRO di 2CV, nonostante l'imminente mondiale in Croazia che non hanno voluto rinviare manco per il centenario. Tantissime DS e Traction, come di norma in questo genere di eventi (modello ICCCR/Eurocitro), tante CX, qualche GS, molte XM e C6 e tante anteguerra dei tipi più disparati.
L'organizzazione? Tante persone e poche code, almeno il venerdì mattina. Dovessi dare un voto sarebbe un otto pieno.
Purtroppo per me, mi sono perso tutto il resto: una fugace occhiata al mercatino alla ricerca di un cofano per un Socio romano che aveva arricciato il proprio, una ai banchi della ristorazione che purtroppo non avevano nulla da bere (il settore beveraggio era appannaggio dell'organizzazione, con le file conseguenti), non ho visto il museo effimero né altro, salvo aver beccato per puro caso l'arrivo dei cingolati il venerdì sera, in carovana da Parigi, con un radioso HJ Citroën sul secondo, quello della Crociera Gialla del Conservatoire. Meraviglioso.
L'asterisco (*) di prima era per dire che i miei molti pregiudizi sulla categoria dei cosiddetti infuencer hanno perso molta consistenza dopo aver parlato un po' (e vista all'opera) quella che era con noi, Lucia del Pasqua (per altro concittadina) che mi ha piacevolmente stupito per metodo, correttezza e professionalità.
Altro rammarico quello del non aver trovato una grande risposta da parte dei Soci per l'operazione carovana che in effetti c'era ma era fatta di auto di Citroën Italia, più DUE Soci Due: Citromarco e Cesare di Valenza. Ma forse, vista la scarsa disponibilità di tempo da passare assieme, è stato meglio così.