ASI o non ASI?

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Offline mickey

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #60 il: Ottobre 16, 2016, 10:41:42 pm »
Michele non voglio iniziare una nuova polemica, ma certe cose è bene toglierle di mezzo prima che diventino bombe ad orologeria.

Gianni Marchetti ha tutta la nostra approvazione e sono sicuro che farà un lavoro eccellente dal punto di vista rapporti RIASC/ASI, ma nelle riunioni di Consiglio IDéeSse dove gli chiedemmo la sua opinione, ci consigliò, come IDéeSse di stare alla larga dall'ASI per i motivi sopra elencati. Questo accadde, per la precisione, nella riunione di consiglio che aveva l'ASI come unico punto all'ordine del giorno che organizzammo a Rubiera, in provincia di Modena.
Non sto a sindacare i motivi di un NO o di un SI: sono diversi i contesti (parliamo di Registro e non di Club, questo è l'anno 2016 e molte altre cose sono cambiate), quindi se ora è SI e prima era NO, non è per incoerenza di Gianni, ma perché la diversa situazione di tutti. Comprendo, capisco e concordo. L'ho già scritto all'inizio del topic.

Quanto alle Regioni/Comuni, abbiamo ottenuto successi di grande rilevanza: vorrei ricordarti il lavoro fatto col Comune di Firenze, nelle persone del Sindaco e dell'Assessore all'Ambiente, quando accettarono di sostituire l'articolo 60 con la dicitura "i Registri Ufficiali", con "ufficiali" inteso nell'accezione della FIVA: ovvero quella dei "Registri ufficialmente riconosciuti dal costruttore avente almeno una sede in Italia".

Ricordo molto bene come andarono le cose, anche perché mi trovai su un fronte opposto a quello di Camillo, allora vicepresidente del Club: mi pare fosse il 2005 ed il RIASC (che non era ancora costituito legalmente) partì con un ricorso al TAR per il quale raccolse firme (e soldi per pagare l'azzeccagarbugli di turno) mentre come Club contattammo l'assessore Cioni col quale ci incontrammo.
In quell'occasione, l'assessore ci spiegò le ragioni del provvedimento: la necessità di rispettare vincoli Comunitari relativi ai parametri della qualità dell'aria. DOVEVANO applicare una serie di misure, inclusa quella del blocco delle auto "inquinanti".
Nella stessa occasione ci disse di non temere, perché erano permesse (dalla legge comunitaria) una serie di deroghe e che avrebbero certamente tutelato le auto d'epoca.
Mentre il ricorso procedeva, noi continuammo il discorso col Comune che accettò la visione di "registri ufficiali" anziché "veicoli identificati nell'art.60".
Così legiferò il Comune di Firenze e quella legge fece da pilota per quella regionale toscana, la prima.

Poi il successo ottenuto da Serpiko colla Regione Piemonte che arrivò a parificare il RIASC all'ASI anche per la questione dei bolli, poi superata quando l'esenzione diventò nazionale.

Poi il lavoro lungo, paziente e impegnativo che vide al nostro fianco Citroën Italia e l'UNRAE verso la Regione Lombardia, dove la gentilissima dottoressa Careri dell'Ufficio Ambiente accettò di eliminare l'articolo 60 e di riconoscere i nostri certificati di censimento.

A quel punto, c'era un incontro schedulato colla commissione competente del Ministero dei Trasporti, proprio per valutare l'allargamento dell'articolo 60 del CdS. L'incontro, ti ricordo, fu fissato tramite il direttore dell'ufficio Stampa della Camera dei Deputati ed io chiesi la delega a rappresentare il RIASC in quella sede e nelle sedi istituzionali interessate alla questione "limitazioni del traffico".
Ottenendola.

Poi successero eventi che mi sembra inutile ricordare, dirò solo che prima ci fu l'inverosimile faccenda dei puntini, e che l'esigenza di visibilità di certi personaggi portò all'annullamento di decisioni già prese e che certi partner che sarebbero stati al nostro fianco (e che avrebbero fatto la differenza) non se la sentirono più di proseguire, stanti le mutate condizioni. Era il 2009, mi pare. Avevamo altri pensieri e l'immagine del RIASC era un po' il nostro patrimonio, l'unico spendibile presso coloro che pian pianino cancellarono i pensieri del RIASC.

Poi, come sempre, le cose vengono viste da mille prospettive diverse: dirò solo che giusto ieri mi è stato detto che quando furono raccolte le firme per il ricorso al TAR contro il comune di Firenze, fu detto che io e Cerreti eravamo contro il ricorso perché Cerreti lavorava per il Comune e non voleva mettersi contro l'istituzione...
Cerreti non ha MAI lavorato per il Comune di Firenze: era coordinatore della Commissione Urbanistica Regionale, ma all'epoca era già in pensione. Stava tuttavia lavorando in quel periodo, perché la Commissione Europea l'aveva chiamato come consulente al piano regolatore di una grande città spagnola ed era... a Valencia!!!


Ma sono errori da cui sembra che si sia imparato qualcosa. Questo conta veramente.
E la strada al momento è unica e senza uscite. Si può solo andare avanti. A fermarsi si rischia d'essere tamponati  ;D


Intanto posso dire che le adesioni, anche prima dell'atto formale che stiamo compiendo con la lettera ai Soci, stanno piovendo.
Ero sicuro di questa risposta e della capacità di questo Club di rispondere con entusiasmo ad operazioni ragionate come questa.

En avant tutti quanti!

Non è il momento di polemiche inutili, concordo solo su questo: non mi interessano, e soprattutto non ora.
Avrai modo di parlare con Gianni del passato, e magari anche con i 2 consiglieri Ideesse presenti domenica scorsa in merito alle parole espresse da Gianni sul rapporto ASI/Mondo Citroen/Ideesse.

Anche per il RIASC ed il passato, no comment: ognuno si tiene le proprie opinioni.
Dimentichiamo passato e opinioni divergenti su tante cose e mettiamo questa ultima partita nel mirino.
Poi io mi tolgo di mezzo.

Come ti ho scritto in privato, e come NON mi vergogno certo a scriverlo anche qui, remiamo insieme cercando di arrivare a questo benedetto numero fatidico, e vediamo di arrivare alla somma necessaria in qualunque modo possibile.
Qualunque aiuto arrivasse al RIASC  anche dalla casa madre in una "partita" come questa, credo sarebbe gran cosa.
Per i nostri soci, per i nostri club. Per il rapporto appassionati/casa madre.
Sono abbastanza sicuro che l'effetto adesione, unitamente alla carta della  nostra Commissione Tecnica, avrebbe nel giro di una paio di anni un effetto molto importante sui numeri dei soci futuri dei nostri club.
I tempi che arriveranno non sono di vacche grasse; lo sai bene anche tu.

Mi fa molto piacere le risposte entusiaste dei soci Ideesse: anche negli altri club pare le cose a prima vista si stiano mettendo  bene in termini di adesioni.

Ho sentito Alessio Taricco sabato, dovrebbe aver inviato ciò che Alberto attendeva per preparare la modulistica dell Commissione Tecnica. Molto bene, molto bene.
 [:hello]



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Offline Monnezza

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #61 il: Ottobre 25, 2016, 10:20:11 am »

Vantaggi ASI:

- assicurativi presenti e futuri;
- fiscali;
- Manovella;
- Certificazioni per immatricolazioni veicoli e varie;
- Pagamenti sinistri in caso di danni;
- Luci.

Sono solo alcune che mi vengono in mente.

- MA SOPRATTUTTO, IL RICONOSCIMENTO A LIVELLO NAZIONALE: NESSUN'ALTRO OGGI TE LO GARANTISCE SULLE NOSTRE AUTO!!!!

E per i tempi futuri  che si prospettano, per l'aria che tira in europa, credo sia da mettere in cassaforte a tutti i costi un accordo con l'ASI nel prossimo anno.

Maurizio stesso, che non è mai stato troppo favorevole, è concorde che a questo punto dobbiamo

Al momento, visto che la DSpécial è la mia unica auto, ho rinunciato ai vantaggi assicurativi: pago l'assicurazione piena visto che dopotutto l'auto circola tutti i giorni e soprattutto visto che mi hanno detto che dopo tot anni di mancato bonus-malus (le assicurazioni storiche sono a franchigia, mi pare), si perde il certificato di rischio e si riparte daccapo.
Viceversa mi interessa molto il discorso sinistri (sgrat). Quando ho avuto l'incidente con il 23 Pallas, per il perito quella era semplicemente un'auto vecchia dalla carrozzeria malconcia (su quest'ultimo punto non aveva tutti i torti...). Il RIASC ovviamente lui non sapeva cosa fosse, conosceva l'ASI e basta. No ASI, no auto storica (diciamo così). Diversamente ho saputo che per MotomSS l'iscrizione al RIASC era stata tenuta in debita considerazione.

ps: cosa si intende per "luci"?

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Offline Gianluca

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #62 il: Ottobre 25, 2016, 10:25:51 am »
ps: cosa si intende per "luci"?

Credo si riferisca all'obbligo di tenere accese le luci di giorno.



Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Martini

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #63 il: Ottobre 25, 2016, 07:03:38 pm »
Achtung!

Sono partite oggi le prime buste con Le Citroën numero 2 e con l'InForma Flash con i raduni autunnali (e qualche anticipazione sul 2017).

Contrariamente a quanto annunciato, NON troverete la lettera relativa all'ASI: l'operazione ha avuto uno stop che speriamo sia solo temporaneo indipendente dalla volontà del nostro Club e da quella del direttore del RIASC.

Vi informeremo sugli sviluppi futuri.

Grazie a tutti per la comprensione.

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Offline Martini

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #64 il: Ottobre 31, 2016, 05:48:17 pm »
Mentre anche i Soci@Mail dovrebbero aver ricevuto tutta la corrispondenza di ottobre e le buste dovrebbero iniziare a riempire le cassette postali dei Classic (le ultime sono partite stamattina), vorrei anticiparvi che nelle vostre cassette postali arriverà presto una comunicazione del presidente Cerreti che vi aggiornerà sullo stato dell'affaire RIASC/ASI.

Vi anticipo che la faccenda è molto semplice: ferma restando la necessità di un passaggio in Assemblea Sociale, il Presidente dell'IDéeSse Club ha deciso di inviare comunque la lettera ai Soci, indipendentemente da quanto farà il club 2CV.
In sostanza, vi chiederemo se intendete aderire all'ASI tramite il RIASC (di cui siete Soci per mezzo dell'IDéeSse, visto che il RIASC ha come soci i sette Club che lo compongono ed i loro iscritti) al costo di 42 euro/anno.
Nella stessa missiva, troverete anche le informazioni relative a vantaggi/svantaggi di tale adesione e le informazioni pratiche su come procedere.

Non dovrete pagare nulla, almeno finché non sarà chiaro quanti saranno i Soci interessati e se ci avvicineremo o meno ai 120 iscritti necessari. E' chiaro che il RIASC (e anche chi scrive) si aspetta dall'IDéeSse il contributo più significativo in termini di adesioni. Se non per convenienza economica (le nostre auto sono tutte ultra quarantennali) almeno per sensibilità storica e per affezione al Registro, che noi stessi abbiamo fondato nell'ormai lontano 1995.

Ulteriori info arriveranno entro metà novembre nelle vostre cassette postali. La lettera arriverà "di carta" sia ai Soci Classic che agli @Mail, a testimonianza di quanto è per noi importante questo sondaggio d'opinione.

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Offline Break Fast

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #65 il: Novembre 08, 2016, 08:56:34 pm »
Fatti non pugnette...


una dea è per sempre - Mauro

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Offline steu369

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #66 il: Novembre 09, 2016, 02:53:09 pm »
per il discorso incidenti poco vale anche la certificazione asi.
per avere una relativa certezza di risarcimento congruo è necessario una perizia effettuata da perito asseverato che certifichi lo stato meccanico e il funzuonamento perfetto.
questo documento (abbastanza costoso) e non troppo vecchio completa e rende la vettura abbastanza al sicuro dai periti che normalmente giocano sullo stato delle nostre vetture.
e,per quanto vedo spesso a ragione.
non è che l'assicurazione debba pagare un rottame senza avere dati certi sul valore anche economico certo su cui discutere.
poi,sempre secondo me le nostre vetture non devono circolare normalmente,sono auto d'epoca da usare con cautela prevenendo e conservando.
per uso quotidiano esistono le normali auto.
ci sono le agevolazioni per questo,non userei una vettura d'epoca al posto della vettura moderna.

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Offline elvis

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #67 il: Novembre 09, 2016, 06:15:55 pm »
E perchè non dovrebbero circolare sempre?
Io e mia moglie (più lei che io) usiamo la nostra CX Athena (37 anni a febbraio) tutti i giorni,sole e pioggia.
Nessun problema e nessuna goccia d'olio.
Quando sarà finita la mia DS stessa cosa.
Credo che più usi una storica,specialmente idraulica, meno problemi ci sono.
Per il resto tocchiamo ferro

Re:ASI o non ASI?
« Risposta #68 il: Novembre 09, 2016, 06:22:44 pm »
Non vedo perché dovrei privarmi del piacere di andare quotidianamente in giro in DS.
Ne ho comprata apposta una in stato d'uso, con impianto GPL.

Quella un pò più bella la preservo in garage e la uso con un pò più di cautela, da quando ho l'altra  :)

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Fabio

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Offline SCARABEO

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #69 il: Novembre 09, 2016, 06:34:29 pm »
Da noi se la vuoi immatricolare come auto d'epoca, a parte che devi passare la revisione e, se d'epoca, l'auto dev'essere perfetta e non devi vedere nemmeno una saldatura...., la puoi usare per un massimo di 3500 km/anno.
Vuoi usarla tutti i giorni ?
Bene, non l'immatricoli come auto d'epoca ma come auto normale, non ha nessuna agevolazione, anzi, hai dei malus per via della classe energetica elevata, poi la puoi usare tutti i giorni.

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Online haiede

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #70 il: Novembre 09, 2016, 08:24:45 pm »
Come in effetti il buon senso suggerirebbe s'avessero ad usare le storiche che già hanno dato nel loro passato..........ma qui siamo in Italia ed i criteri e metodi di pensiero sono diametralmente opposti sia a quelli "svisseri" sia a quelli di ragionevole buon senso sia da parte dell'amministrazione e di conseguenza anche da parte dell'utenza che cerca di "difendersi" da essa...........
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Dodo

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Offline bardamu

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #71 il: Novembre 09, 2016, 09:06:33 pm »
Da noi se la vuoi immatricolare come auto d'epoca, a parte che devi passare la revisione e, se d'epoca, l'auto dev'essere perfetta e non devi vedere nemmeno una saldatura...., la puoi usare per un massimo di 3500 km/anno.
Vuoi usarla tutti i giorni ?
Bene, non l'immatricoli come auto d'epoca ma come auto normale, non ha nessuna agevolazione, anzi, hai dei malus per via della classe energetica elevata, poi la puoi usare tutti i giorni.

Mi sembra tutto giusto. Il chilometraggio come viene controllato?
Sur une DS, tant que tu n'as pas tout fait...tu n'as rien fait!

Re:ASI o non ASI?
« Risposta #72 il: Novembre 09, 2016, 09:30:14 pm »
..., la puoi usare per un massimo di 3500 km/anno.
Vuoi usarla tutti i giorni ?

Stacchi il contachilometri?  [;)]

Qui da noi, se la vuoi immatricolare come auto d'epoca, te la smenazzi un po', tempo e denaro, però poi... assicurazione a 40€ all'anno, revisione a quattro anni senza requisiti (basta che frena), bollo zero, e chilometraggio illimitato :)

L'unica trappola teorica è che lo stato te la può requisire (per qualche giorno, eh) per "manifestazioni culturali", che in pratica non succede neanche se stai a Madrid, figurati a Palma  8)

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Offline oxi883

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #73 il: Novembre 09, 2016, 10:27:08 pm »
Come in effetti il buon senso suggerirebbe s'avessero ad usare le storiche che già hanno dato nel loro passato..........ma qui siamo in Italia ed i criteri e metodi di pensiero sono diametralmente opposti sia a quelli "svisseri" sia a quelli di ragionevole buon senso sia da parte dell'amministrazione e di conseguenza anche da parte dell'utenza che cerca di "difendersi" da essa...........
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Offline SCARABEO

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Re:ASI o non ASI?
« Risposta #74 il: Novembre 09, 2016, 10:27:38 pm »
Mi sembra tutto giusto. Il chilometraggio come viene controllato?

Se lo annotano loro durante la revisione e quando ti richiamano per il controllo periodico confrontano i 2 dati.
Vero che puoi staccare il contakm ma con la quantità abnorme di autovelox dureresti poco....
Da 4 anni a questa parte quando fai la tua prima revisione in fase d'importazione del veicolo ti stampano i km letti sulla CG.