Il mio pensiero è esattamente riassunto nel post di Gianluca, ed è più o meno è quello di tutto il RIASC; con le ovvie eccezioni poi a titolo personale (vedi pensiero di Maurizio).
Il passato ha cmq mostrato chiaramente che a stare fermi ed "imbalsamati" si combina molto poco, i treni passano e si è rimasti in stazione per 15 anni più o meno ad aspettare chissà cosa.....
Come dici Lu? Sedersi ad un tavolo tutti insieme per riaprire porte & portoni chiusi? In questa Italia ed in questo preciso momento storico???
Sogno di una notte di mezza estate!
Passerebbero altri 20 anni inutilmente; non vedi che non si riesce manco a leggiferare seriamente da 30 anni su primarie necessità (parlo di lavoro, occupazione, riforma fiscale, riforma costituzionale, riforma magsitratura) e stiamo sprofondando nel baratro?
Quindi partiamo con la nostra Commissone Tecnica, ovviamente da rodare per un po': e già un bel risultato garantire ai nostri soci questa possibilità, sicuramente avremo standard alti, questo è poco ma sicuro, nessuno come come noi sulle "old citroen".
La composizione della C.T. che vi darò completa nei prossimi giorni garantisce il massimo della competenza per ogni modello di vettura, e finalmente anche un po' di gente nuova benvenuta a bordo (attenzione, giusto per chiarire una volta per tutte: non volevo mettere in mano questa cosa al primo venuto; desideravo semplicemente un percorso di un certo tipo stante alcuni vincoli statutari - regolamentari, e la possibilità di introdurre finalmente nomi nuovi, appassionati & competenti per un valido mix. Penso che ci siamo riusciti tutti insieme, con le giuste discussioni scambio di vedute).
Ed in questo senso Gianni Marchetti sarà una garanzia per tutti.
Per il resto inutile nasconderci ditero ad un dito: è chiaro che l'obbiettivo è l'ASI, ed il poblema è a questo punto solo ed unicamente di tipo economico per noi. Sul resto è tutto già definito.
Non perderemmo affatto la nostra identità (per LU), ma rimaremmo completamente autonomi e federati come Registro (è leggermete diverso per gli altri club).
Maurizio per ben due volte ha tenuto a chiarire che nulla sarà dovuto dai club e dagl altri soci non interessati.
E' questa la volontà anche di tutti gli altri Presidenti/club; non è proprio in linea con il mio pensiero, che invece vede questa possibilità come primaria rispetto a tutto il resto (parlo solo per esemplificare di: riviste, raduni, seminari, iniziative etc...)
NON può esserci nulla di così "significativo" come il riconoscimento del tuo paese in questo ambito!
E ciò avviene solo così, no way.
Per cui trovo che investire in questa avventura dovrebbe essere obbiettivo primario rispetto a tutto il resto.
Ma siccome come sopra detto così non è - almeno al momento - a questo punto "obtorto collo" il RIASC DEVE trovare in qualche modo le idonee coperture per l'adesione: certamente tramite i soci interessati, ma perchè no, autonomamente!
E li che bisogna puntare, il Registro ha i mezzi per potercela fare; occorre solo metterci impegno e portare avanti i progetti abbozzati per fare cassa.
Partita aperta a 360°.