Una commissione tecnica per il RIASC

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Offline Martini

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #45 il: Novembre 03, 2016, 02:25:01 pm »
Il Registro lavora su due fasi: la prima, quella portata avanti dal 1995 ad oggi si chiama CENSIMENTO.
In quella fase, ciascun proprietario descrive la propria vettura che viene quindi iscritta all'Albo del Censimento della sezione D.

E' una raccolta di dichiarazioni ed il certificato che viene rilasciato è appunto un attestato di censimento, dove il RIASC dice di aver registrato quella vettura in un apposito albo dove però non c'è altra certificazione che la rispondenza tra telaio e tipo.

La fase DUE del Registro è invece quella della CERTIFICAZIONE, dove -su richiesta e a spese del proprietario- una commissione esamina le auto CENSITE, attestandone le caratteristiche e la rispondenza alle condizioni d'origine.

La fase di CENSIMENTO continuerà esattamente com'è adesso, gratis la prima auto e 20 euro ogni auto successiva, questo per ogni Socio iscritto IDéeSse o altri Club RIASC (con la differenza che in quel caso i venti euro si pagano anche per la prima auto).

La fase di CERTIFICAZIONE è quella che deve partire e che verrà dettagliata dalla commissione stessa nella prima (e probabilmente seconda, terza...) riunione della stessa.

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Offline Martini

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #46 il: Novembre 03, 2016, 02:27:38 pm »
Quindi il Club avrà quattro quote associative diverse?
Classic 50
@Mail  40
Classic ASI 100
@Mail ASI 100

Paura!  [(occhioni)]
Credo che sarà necessaria una robusta semplificazione. Ne parleremo nel 2017, quando capiremo se ASI SI o ASI NO.

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Offline Martini

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #47 il: Novembre 03, 2016, 02:28:17 pm »
Io avevo capito che l'intento era di fare in modo che in Asi usassero per le Citroen la "nostra" CT. Ma si vede che ho capito male.
Secondo me, comunque, la CT era un passo da fare quindi benvenga.

Se hai un link che spieghi quali sono i criteri ASI/Fiva mi faresti una cortesia.

Ti rimando volentieri a questa vecchia discussione: il succo non è cambiato.

Qui: http://forum.ideesse.it/smf/index.php?topic=7703.0

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Offline Lu

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #48 il: Novembre 03, 2016, 02:40:36 pm »
Graie Maurizio, lettura interessante.
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Offline Monnezza

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #49 il: Novembre 03, 2016, 04:47:25 pm »

La fase di CENSIMENTO continuerà esattamente com'è adesso, gratis la prima auto e 20 euro ogni auto successiva.

Ogni auto successivamente censita o successivamente censita e posseduta?  :P

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Offline Martini

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #50 il: Novembre 03, 2016, 11:22:33 pm »
Ogni auto successivamente censita o successivamente censita e posseduta?  :P

Ogni auto censita dopo la prima che è compresa nella quota di prima iscrizione al club.

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Offline steu369

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #51 il: Novembre 07, 2016, 12:42:05 am »
simpatico che un'auto targa oro perda la targa (che come è noto)è legata all'auto e la ritrova automaticamente se la persona si iscrive di nuovo all'asi.
veramente si ha da pensare.....
ritengo indubbiamente veramente utile la consulenza.consigli etc effettuati da una commissione riasc.se un appassionato ritiene di ottenere una certificazione futura riasc.
certo che se una certificazione riasc decadesse con il mancato rinnovo della tessera siamo dinuovo li....suma bin ciapà.

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Offline cristiano

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #52 il: Novembre 07, 2016, 11:35:24 am »
Ma siete proprio sicuri che un'auto censita Asi (a cui quindi sono stati rilasciati il CRS/attestato di storicità come primo livello ed eventualmente la targa oro come secondo livello) perde tali requisiti se non si è più in regola con l'iscrizione al club federato Asi? E allora tutte le auto in giacenza da un venditore professionista e con attestato Asi pensate che siano in regola con l'iscrizione a un club federato? In genere hanno il CRS con l'intestatario che ha eventualmente venduto il bene al venditore professionista e tale rimane finché il nuovo compratore si iscrive a un club federato Asi e comunica il nuovo possessore del bene per avere un nuovo CRS.
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Offline Lu

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #53 il: Novembre 07, 2016, 12:02:53 pm »
Come detto da Steu e da te stesso ribadito, il certificato Asi serve a qualcosa esclusivamente se il proprietario della vettura è iscritto Asi.
Altrimenti è un semplice pezzo di carta straccia.

E questo la dice lunga su cosa significa un riconoscimento asi.
Se la macchina è fatta bene, perchè l riconoscimento ufficiale deve essere valido solo se il proprietario ha pagato la relativa tassa?
Molto più senso avrebbe se la stessa tassa fosse per pagare la commissione che effettua una visita di controllo per verificare che la vettura continui ad essere conforme.

Son punti di vista...
"Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe." (Rita Levi Montalcini)

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Offline cristiano

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #54 il: Novembre 07, 2016, 12:45:32 pm »
Guarda che io non ho ribadito, ma semmai ho chiesto e pure avanzato qualche dubbio in merito a questa certezza.
Citroen DLuxe 1972
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Offline Martini

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #55 il: Novembre 07, 2016, 12:50:59 pm »
Bisognerebbe chiedere direttamente all'ASI, perché PARE che abbiano cambiato idea al riguardo della validità del CRS: http://www.giornaledibrescia.it/blog/4tempi-auto-e-moto-d-epoca/l-asi-conferma-il-crs-%C3%A8-collegato-al-veicolo-nella-vendita-resta-sempre-valido-1.1759267

Ma è tutto piuttosto vago e nebuloso, ci vorrebbe -ripeto- un chiarimento (scritto) che dovrebbe richiedere il RIASC all'ASI.

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Offline Lu

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #56 il: Novembre 07, 2016, 12:58:23 pm »
Bene... richiediamo?
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Offline cristiano

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #57 il: Novembre 07, 2016, 02:15:45 pm »
...ovviamente qualcuno dell'Asi sostiene che il CRS ha validità solo se l'intestatario del veicolo indicato nel CRS è in regola con il pagamento della quota di iscrizione al club federato Asi di appartenenza (=$ in più nella cassa dell'Asi). Ma poi valido per cosa? Per la polizza autostoriche, laddove previsto, non so se ti chiedono solo l'attestato di storicità/CRS del veicolo o anche copia della tessera di iscrizione al club federato Asi (dico non so, perché la mia assicurazione accetta anche non Asi e quindi mi basta la tessera del club Ideesse in corso di validità). Per l'eventuale esenzione bollo e blocchi del traffico, invece basta il CRS, purché ovviamente il beneficiario richiedente sia effettivamente quello indicato nei documenti Asi.
Secondo me, a prescindere dalla finalità che può richiedere o meno anche la tessera del club federato Asi in corso di validità, l'iscrizione del veicolo nei registri Asi è una tantum e una volta che è il mezzo è iscritto lo è punto (anche per l'Agenzia delle entrate, prima o poi...). Tanto è vero che in una della pagine dell'attestato di storicità/CRS viene riportata testuale dicitura: "In caso di vendita del veicolo/motoveicolo dare tempestiva comunicazione al Club di appartenenza che ne informerà l'Asi per l'aggiornamento del registro". Immagino quindi che il nuovo proprietario, attraverso il club federato Asi a cui deve iscriversi, possa ottenere a titolo oneroso copia del CRS con i dati aggiornati circa il nuovo proprietario del mezzo. 

     
« Ultima modifica: Novembre 07, 2016, 02:17:33 pm da cristiano »
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Offline fricko

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #58 il: Novembre 07, 2016, 05:28:21 pm »
Personalmente finché la mia assicurazione continerá a ritenere valida l'iscrizione al Club Ideesse per la polizza RC storica e  finché non avrò necessità o voglia di vendere la mia auto non vedo l'utilità di una doppia iscrizione.

Potete gentilmente illuminarmi sugli eventuali vantaggi che al momento mi sfuggono?
“Cos'è il Genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.”
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Offline mickey

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #59 il: Novembre 07, 2016, 06:13:12 pm »
Il RIASC più che chiedere all'ASI come funziona la validità del CRS (che a mio avviso segue il mezzo come specificato nell'articolo letto), dovrebbe svegliarsi e darsi una bella mossa!

L'ASI ha aperto un "portone" al RIASC qualche mese fa:  probabilmente per sbaglio, probabilmente per necessità, probabilmente il perchè  manco lo so neppure io ed è del tutto casuale.

Ma so con certezza, che se continuiamo tutti a perdere tempo, a giocare, a non rispondere alla mail di Marchetti, a non rispondere alla mail di Biolè sui moduli, e a fare i fenomeni come ci piace tanto fare, già vedo il finale scritto a caratteri cubitali.
Ce l'ho con tutti e con nessuno in particolare, sia chiaro.
Però ho davvero necessità che questa cosa si porti avanti sul serio, in tempi rapidi, cassa alla mano;  lasciando perdere per un volta i mille formalismi inutili che ho letto da più parti.
Io da solo ne ho piene le scatole: ho mandato una mail 1 mese fa, con cose da fare e riunioni da fare.
Zero risposte!
Io non conto niente se i Presidenti NON decidono. Posso solo rompere le palle come sto facendo.

Ma se non mi date una mano, la vedo grigia.
Anche perchè anche il meno sveglio del villaggio (come sono io...), ha capito perfettamente che se le cose cambiano e siamo rimasti fermi, per tutti i club NON  affiliati ASI si paventano tempi duri.

p.s. Avete sentito naturalmente tutti vociferare  dell'emendamento alla Legge di bilancio 2017, vero?
Ebbene, sembrerebbe riguardi anche le over 30...e non sono buone notizie.