Una commissione tecnica per il RIASC

  • 226 Risposte
  • 40849 Visite
*

Offline FeDeesse

  • ******
  • 8.152
    • www.xantiaclub.it
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #60 il: Novembre 07, 2016, 07:15:54 pm »
proprio oggi parlavo con un noto collezionista milanese di auto d'epoca e mi diceva che a breve (mesi, forse pochi anni, non di piu) potranno circolare solo auto iscritte ASI e certificate "storiche". I clubs e clubbetti indipendenti andranno a morire per naturale "svuotamento" di iscritti.
Anche le ultratrentennali non iscritte ASI ricominceranno a pagare il bollo ed assicurazioni piene.
E' una questione di tempo.
Ipse Dixit. [:hello]
Qualche citroën.....

*

Offline Lu

  • ****
  • 1.401
    • Passione Citronica (in costruzione)
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #61 il: Novembre 07, 2016, 07:50:05 pm »
Il che è  una cazzata.
Primariamente perché  gi
a adesso non esiste solo l'asi. E poi se uno non vuole le agevolazioni può assicurare qualsiasi cosa (e figuriamoci se rinunciano a soldi).
L'unico problema saranno eventuali divieti di traffico.

I piccoli club non si svuoteranno mai, perchè sono basati sull' amicizia degli iscritti e non sui vantaggi fiscali.
"Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe." (Rita Levi Montalcini)

*

Offline SCARABEO

  • **********
  • 18.386
  • Ul paletò de legn el gà no i sacòcc
    • Le mie Citroën
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #62 il: Novembre 07, 2016, 08:30:59 pm »
proprio oggi parlavo con un noto collezionista milanese di auto d'epoca e mi diceva che a breve (mesi, forse pochi anni, non di piu) potranno circolare solo auto iscritte ASI e certificate "storiche". I clubs e clubbetti indipendenti andranno a morire per naturale "svuotamento" di iscritti.
Anche le ultratrentennali non iscritte ASI ricominceranno a pagare il bollo ed assicurazioni piene.
E' una questione di tempo.
Ipse Dixit. [:hello]

Magari succederà l'esatto contrario.
Appena gli muoiono i santi in paradiso sarà l'ASI a non aver più ragione di esistere.
Forse per questo motivo solo ora cercano collaborazioni esterni. Chissà....  [:crazy]

*

Offline Lu

  • ****
  • 1.401
    • Passione Citronica (in costruzione)
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #63 il: Novembre 07, 2016, 09:07:09 pm »
I snti in paradiso gli stanno già morendo. Hanno perso miseramente la "battaglia" sul favorire le ventennali e si sono accorti che l'Aci sta comunque facendosi sotto con la sua struttura e la sua organizzazione, che è ben forte e presente sul territorio.

Adesso stanno cercando di aumentare il loro numero di iscritti, in modo da poter dire che contano un po' di più.
A tutti gli effetti il Riasc potrà dare un piccolo contributo, ma son sempre iscritti in piu' che non vanno su altre organizzazioni.

Continuo a pensare che Riasc dovrebbe creare un "cartello" e forzare la situazione cercando di far riconoscere se stesso e gli altri registri storici.
Però.... per adesso....
"Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe." (Rita Levi Montalcini)

Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #64 il: Novembre 07, 2016, 09:35:35 pm »
Sono talmente messi male che hanno da poco acquistato la collezione Bertone per 3,5 milioni di euro...poverini...che brutta fine... [o:o:]

*

Offline SCARABEO

  • **********
  • 18.386
  • Ul paletò de legn el gà no i sacòcc
    • Le mie Citroën
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #65 il: Novembre 07, 2016, 09:56:15 pm »
Devono pur fare qualcosa di plateale..... No ?

*

Offline mickey

  • *****
  • 1.918
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #66 il: Novembre 07, 2016, 11:26:06 pm »
Il che è  una cazzata.
Primariamente perché  gi
a adesso non esiste solo l'asi. E poi se uno non vuole le agevolazioni può assicurare qualsiasi cosa (e figuriamoci se rinunciano a soldi).
L'unico problema saranno eventuali divieti di traffico.

I piccoli club non si svuoteranno mai, perchè sono basati sull' amicizia degli iscritti e non sui vantaggi fiscali.

Sì, come no.
Ma se sei convinto tu....

1) Trovami uno che preferisce pagare le polizze piene senza agevolazioni (è pieno di gente tra i collezionisti, vai sereno...);
2) I piccoli club sono basati sull'amicizia per cui non perderanno iscritti e continueranno ad esistere.

Allora è inutile che ci preoccupiamo, giusto?
Appena NON ci saranno più le polizza agevolate e appena saremo nei guai con la circolazione, vedrai che bell'aumento di soci!

Massì, e io che mi preoccupo per nulla!





*

Offline mickey

  • *****
  • 1.918
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #67 il: Novembre 07, 2016, 11:54:18 pm »
Ragazzi ma siete seri o mi prendete per i fondelli??? Penso la seconda....
L'ACI ha fatto   un fiasco colossale, con la sua "lista" famosa da far accapponare la pelle, e con  "la sua presenza sul territorio" che nell'ambito del motorismo storico NON è servito ad un beato tubo sino ad ora.
Direi per quanto visto, un  FIASCO COLOSSALE.

Vogliamo dire che per questioni esclusiavemnte politiche hanno perso la prima battaglia? Vabbè diciamo così....peccato che mi risulti che al 50° ASI, Sticchi Damiani & co. fossero presenti a "seppellire vecchi rancori e guardare avanti insieme".
Ma magari mi risulta male.


Continuo a pensare che Riasc dovrebbe creare un "cartello" e forzare la situazione cercando di far riconoscere se stesso e gli altri registri storici.
Però.... per adesso....

Sì questo è vero; un tentativo alternativo penso vada studiato,  ma tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare.
E i tempi sarebbero cmq inevitabilmente lunghissimi.

Anche perchè il tempo massimo per noi con l'ASI temo scadrà a breve, ed allora saremo cmq obbligati a vie alternative.

p.s. l'ASI ha perso soci ultimamente, è vero; ma hanno le risorse (ed anche altro) per continuare ad essere l'unico riferimento in materia.
Noi - come già prevedo finirà - non prenderemo manco stavolta il treno; ma aumenteremo le tessere perchè siamo tutti amici.

Spero fortemente che abbiate ragione voi, poco altro da dire.





*

Offline Lu

  • ****
  • 1.401
    • Passione Citronica (in costruzione)
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #68 il: Novembre 07, 2016, 11:55:51 pm »
Vedo che non mi sono spiegato.
Ritengo che non ci sia solo l'Asi e le assicurazioni non assicurano solo macchine censite Asi.
Per certo esiste un antagonista che sarà sempre più forte e che ha dalla sua per giunta una compagnia assicurativa.
Poi se uno vuole assicurare una macchina per andarci in giro, può anche farlo a prezzo "normale".
Ma ribadisco che non esiste solo Asi, e soprattutto se Riasc e qualcun altro proveranno a farsi forza e cercheranno di venir riconosciuti, allora il monopolio di Asi andrà a decadere micidialmente.
Il passo successivo, se verranno riconosciuti i registri di marca, saranno proprio i piccoli club che diventeranno sempre più forti permettendosi di fare il club e organizzare eventi/manifestazioni/raduni senza dover pensare al giogo dell'Asi.
Ovvero che ogni singolo proprietario di vettura d'epoca penserà per i fatti propri ad avere la propri agevolazione/riconoscimento e starà nel club che più gli piace senza dover pensare "il tal club mi piacerebbe ma non essendo federato Asi non mi conviene".

L'unico reale problema sarà il blocco del traffico per le euro-0, cosa che bisognerebbe discutere come aggirare/arginare a livello di registri
"Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe." (Rita Levi Montalcini)

*

Offline SCARABEO

  • **********
  • 18.386
  • Ul paletò de legn el gà no i sacòcc
    • Le mie Citroën
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #69 il: Novembre 08, 2016, 09:06:31 am »
Io invece continuo a credere che l'ASI abbia i giorni contati.
Forse non proprio giorni ma anni. Comunque mi pare si destinata a sparire.
Vero che ci metteranno molto.
È un'opinione personale. O almeno è un augurio.
Credo che potrà fare sempre meno anche per il blocchi del traffico.
Così come credo che il monopolio con alcune assicurazioni per agevolazioni varie sia destinato a morire.
Vedo meglio, se proprio ha da esserci, un organo sovrannazionale (FIVA ?) che a livello Europeo "imponga"
alcune regole. Sempre meno il politico locale che agevola l'uno o l'altro.

*

Offline cristiano

  • *****
  • 1.786
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #70 il: Novembre 08, 2016, 09:36:40 am »
Propongo di oscurare questo topic allo Scarabbo! Lui è un extracomunitario (fortuna Sua!) e quindi per questo tema che non lo riguarda (fortuna Sua) non dovrebbe aver diritto di replica...
Citroen DLuxe 1972
Citroen XM 16 VSX 1998

*

Offline Lu

  • ****
  • 1.401
    • Passione Citronica (in costruzione)
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #71 il: Novembre 08, 2016, 11:16:02 am »
Sono talmente messi male che hanno da poco acquistato la collezione Bertone per 3,5 milioni di euro...poverini...che brutta fine... [o:o:]

Il fatto che abbiano le casse piene di soldi da potersi permettere quell'acquisto non significa che abbiano un futuro radioso.
Anch'io sto comperando una Traction ma sono da poco disoccupato. Mi hanno pagato la liquidazione ed ho il conto "pieno" di soldi... posso dire di avere un futuro radioso?
Fin'ora tutti gli iscritti hanno dato ad Asi hanno fior di soldi per.. boh... cosa in cambio? Fondamentalmente le assicurazioni e la riduzione del bollo. C'è altro? Poche altre facilitazioni. Ah no... c'è anche la rivista!!! E mi piacerebbe davvero sapere quanta parte dei costi di quella rivista è coperta da finanziamenti statali all'editoria.

Asi ha un futuro radioso se noi glielo lasceremo avere, se continueremo supinamente a versare loro soldi tutti gli anni per avere un riconoscimento che loro sono stati bravi a ottenere mentre noi no.
Mi piacerebbe sapere quante Alfa/Fiat/Lancia annoverano fra i loro iscritti che siano anche nei rispettivi registri di marca.
Se saremo bravi e battaglieri da forzare il governo a riconoscere anche gli altri registri e non solo quei 3, allora le cose per Asi si metteranno malino, ovvero rimarranno come loro possibili clienti solo i possessori di quelle auto i cui marchi non hanno un registro storico riconosciuto.
In funzione di questo pensiero, la commissione tecnica è il primo gradino da affrontare e risolvere. Risolvendolo sia a livello di normativa interna che di personale disponibile.

Il pensiero dello Scara non è nemmeno farlocco (eh si... come gli orologi rotti che 2 volte al giorno segnano l'orario giusto forse anche lo Scara ha -ogni tanto- qualche lampo di lucidità). Potrebbe esserci un "organismo" europeo (FIVA?) che norma e vigila, poi i singoli registri di marca che registrano e creano cultura e per finire i piccoli club locali che generano eventi e divertimento.
Non mi sembra una cosa così campata in aria. Se andiamo a vedere esiste BCE, Banca d'Italia e banche nazionali/locali.
"Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe." (Rita Levi Montalcini)

*

Offline SCARABEO

  • **********
  • 18.386
  • Ul paletò de legn el gà no i sacòcc
    • Le mie Citroën
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #72 il: Novembre 08, 2016, 02:58:00 pm »
....l'ultimo paragone con Banca Italia l'avrei tralasciato....  [:hap]

*

Offline mickey

  • *****
  • 1.918
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #73 il: Novembre 08, 2016, 05:38:54 pm »
Mah, io sinceramente non so se abbiate ragione o meno circa il fatto che l'ASI abbia i giorni o gli anni contati (che poi non è proprio la stessa cosa....).
La mia opinione non è in linea, ma questo poco conta, ognuno ha le proprie visioni e il tempo dirà chi aveva visto più lungo.

Detto ciò quello che vedo - e me ne dispiace - è che al momento come RIASC non siamo messi benissimo.
Siamo troppo lenti, mancano risposte (anche se oggi qualche mail e telefonata  è arrivata).

La strada ASI era indubbiamente la più veloce; anche so posso sbagliarmi, ho come la sensazione che sia già "chiusa".
Perchè a volte, certe cose le percepisci non solo dai numeri (che cmq per ora non sono affatto esaltanti), ma anche dagli entusiasmi, dal calore che suscitano il fatto di promuovere certe iniziative.
Ne parlavo qualche giorno fa con il Presidente della CT, ed era concorde.
Ad oggi, i riscontri che definirei tiepidi sono un eufemismo, e dall'altra parte qualcuno mi chiede a che punto siamo.

Bisognerebbe muoversi anche su vie alternative allora: bene sono qui, diamoci da fare.
Far riconoscere il RIASC a livello Nazionale e legale, come suggerisce Lu.
Non ci sono riusciti in passato in momenti più favorevoli e mi pare d'aver capito anche con la casa madre in supporto: ma chissà, magari stavolta siamo più fortunati o lavoriamo meglio, proviamoci perlomeno.
Prevedo vadano investite risorse per mettere in campo legali all'altezza, e il tutto necessita di un lavoro piuttosto lungo.
Ma proprio perchè i tempi non saranno brevi penso sia necessario mettersi in moto velocemente e nominare almeno un Comitato interno che se ne occupi: servono più cervelli è più mani.
Il fatto di aver abbozzato la CT è sicuramente una gran cosa in prospettiva, ma se iniziamo a tardare sulle cose basilari, buonanotte.

Ci sarebbe una via ulteriore riguardante la battaglia legale sulla costituzionalità dei blocchi, che qualche spiraglio lo fornirebbe, ma anche qui, è necessario muoversi ed attrezzarsi per tempo.

Io credo che su questi argomenti ci si dovrebbe davvero confrontare ed appassionare tutti, anche perchè il rischio è di rimanere improvvisamente senza giocattolo per poi piangere.


p.s. Specificatamente per LU: io mi auguro davvero che tu possa avere ragione, ed io no, sul fatto che i club RIASC in futuro manterranno cmq le tessere anche nel momento in cui ci si trovasse in difficoltà con assicurazioni e circolazione.
In virtù del concetto di amicizia, come hai scritto; ma per quanto visto in passato, quando ci si è trovati improvvisamente con il "sedere" scoperto dal punto di vista assicurativo (vedi ad esempio SARA qualche anno addietro) o in difficoltà in qualche regione, so che si è sudato molto molto, ma molto freddo.

Specificatamente per Franco: se l'ASI ha i giorni contati, se i blocchi del traffico non lasceranno scampo davvero a nessuno, che scenario prevedi per le nostre auto? Fammi capire: passeremo  le giornate a guardarle nei box e poi metterci davanti ai pc qui sui forum a dirci quanto siamo "fighi", anzichè passare le giornate a guidarle per le strade rendendoci felici,  come dovrebbe essere per natura?
E' questo a cui ci dobbiamo rassegnare??? Non ci credo, not possible!!!!



*

Offline Lu

  • ****
  • 1.401
    • Passione Citronica (in costruzione)
Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #74 il: Novembre 08, 2016, 06:09:14 pm »
Credo siamo OT, ma tant'è... se il moderatore avrà voglia di spostare il pezzo di conversazione ben venga.

Mah, io sinceramente non so se abbiate ragione o meno circa il fatto che l'ASI abbia i giorni o gli anni contati (che poi non è proprio la stessa cosa....).
La mia opinione non è in linea, ma questo poco conta, ognuno ha le proprie visioni e il tempo dirà chi aveva visto più lungo.

Io non ti so dire quanto duri l'Asi, anche perchè avevo premesso "dipende da quanto saremo bravi noi". E con il "noi" intendevo sia Riasc che gli altri registri storici eventualmente interessati/interessabili e l'Aci.
Dopodik, come detto diverse volte, meglio adesso allearsi (per sfruttarne eventuali vantaggi) e continuare a percorrere una via che porti all'indipendenza.
Una cosa che non ho detto è che mi sono dato una spiegazione del "perchè adesso il Riasc interessa". E la spiegazione potrebbe tranquillamente essere che -non sapendo di che numeri possiamo disporre- Asi può aver deciso di usare Riasc come cavallo di troia per convincere anche gli altri registri ad unirsi. Come dire "I registri non hanno speranza di indipendenza. Vedete che il Riasc si è già unito? Voi che aspettate?"
Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato ma difficilmente si sbaglia. Non è che dicesse così tante cazzate.

Citazione
Ad oggi, i riscontri che definirei tiepidi sono un eufemismo, e dall'altra parte qualcuno mi chiede a che punto siamo.

Varrebbe la pena dare il via alla campagna "tesseramenti", dal... al... e ci si prova.
Mi viene da ridere pensando che però sul forum 2cv by Beinette non mi risulta se ne sia parlato, il Bicilindriche Lodi nemmeno ha il forum... altri?

Citazione
...penso sia necessario mettersi in moto velocemente e nominare almeno un Comitato interno che se ne occupi: servono più cervelli è più mani.

Se servo... a disposizione.


Citazione
Io credo che su questi argomenti ci si dovrebbe davvero confrontare ed appassionare tutti, anche perchè il rischio è di rimanere improvvisamente senza giocattolo per poi piangere.

Rischio concretissimo.

Citazione
p.s. Specificatamente per LU: io mi auguro davvero che tu possa avere ragione, ed io no, sul fatto che i club RIASC in futuro manterranno cmq le tessere anche nel momento in cui ci si trovasse in difficoltà con assicurazioni e circolazione.
In virtù del concetto di amicizia, come hai scritto; ma per quanto visto in passato, quando ci si è trovati improvvisamente con il "sedere" scoperto dal punto di vista assicurativo (vedi ad esempio SARA qualche anno addietro) o in difficoltà in qualche regione, so che si è sudato molto molto, ma molto freddo.

Posso parlare per me: io ho sempre avuto l'assicurazione che chiedeva l'iscrizione a un club e non a un registro, ho sempre continuato a essere iscritto sia a un club che al Riasc. Adesso ho disdetto la mia iscrizione al Beinette, continuo ad essere iscritto al Lodi e continuo a essere iscritto al Riasc.
L'iscrizione al Riasc reputo serva a dare identità e valenza storica ai miei mezzi, tant'è che vorrei iscrivere anche gli altri mezzi ma i ragazzi di Lodi sono un po' lentini da questo punto di vista. Mi piacerebbe molto iscrivermi anche a qualche club della mia città, ma col fatto che c'è di mezzo il giogo Asi, l'iscrizione ai club locali è esosa e non la farò. Mi piacerebbe poter pagare -chessò- 50/70/100€ al Riasc per avere identità & facilitazioni per i miei mezzi e 20/30/50€ ai vari club a cui mi piacerebbe appartenere. Andrei sicuramente a più raduni, conoscerei più persone, avrei più amici. E magari non avrei solo Citroen... chissà.... (by the way, domani saranno 7)
"Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe." (Rita Levi Montalcini)