Una commissione tecnica per il RIASC

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Offline Gianluca

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #75 il: Novembre 08, 2016, 06:29:26 pm »
Che l'ASI abbia i giorni contati lo sento dire da anni...Con tutto il rispetto, la stima, la considerazione, la simpatia, la fiducia che nutro per Franchino bello  questa è solo una delle sue tante sparate goliardiche alle quali neanche lui crede: le spara per vedere l'effetto che fa !

Che un giorno qualcuno possa dire STOP alle auto "antiche" (o vecchie, o d'epoca, o storiche o come cavolo volete chiamarle) è un altro scenario che esiste solo nella teoria dei profeti di sventure: le automobili sono un patrimonio culturale che nessun politico, neanche il più demente, si sognerebbe mai di mettere DAVVERO e DEFINITIVAMENTE al bando. Ci sarà sempre un modo - magari non piacevole, magari costosetto - per fare in modo che continuino ad esistere nella loro piena dignità, statene certi.

Che la sicurezza con cui si dice "la mia assicurazione assicura la mia vettura con un semplice club storico E SEMPRE LO FARA'" è - a mio avviso - segnale di ottimismo che apprezzo e che spero vada a buon segno, ma la vedo piuttosto frangibile.

Che il RIASC possa essere riconosciuto a livello nazionale - visti i risultati e le comiche recitate finora negli anni - invece è semplicemente una barzelletta.

Michele, non potrai dire che non ti avevo avvertito.

Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline mickey

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #76 il: Novembre 08, 2016, 06:54:22 pm »
Credo siamo OT, ma tant'è... se il moderatore avrà voglia di spostare il pezzo di conversazione ben venga.

Io non ti so dire quanto duri l'Asi, anche perchè avevo premesso "dipende da quanto saremo bravi noi". E con il "noi" intendevo sia Riasc che gli altri registri storici eventualmente interessati/interessabili e l'Aci.
Dopodik, come detto diverse volte, meglio adesso allearsi (per sfruttarne eventuali vantaggi) e continuare a percorrere una via che porti all'indipendenza.
Una cosa che non ho detto è che mi sono dato una spiegazione del "perchè adesso il Riasc interessa". E la spiegazione potrebbe tranquillamente essere che -non sapendo di che numeri possiamo disporre- Asi può aver deciso di usare Riasc come cavallo di troia per convincere anche gli altri registri ad unirsi. Come dire "I registri non hanno speranza di indipendenza. Vedete che il Riasc si è già unito? Voi che aspettate?"
Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato ma difficilmente si sbaglia. Non è che dicesse così tante cazzate.

Varrebbe la pena dare il via alla campagna "tesseramenti", dal... al... e ci si prova.
Mi viene da ridere pensando che però sul forum 2cv by Beinette non mi risulta se ne sia parlato, il Bicilindriche Lodi nemmeno ha il forum... altri?

Se servo... a disposizione.


Rischio concretissimo.

Posso parlare per me: io ho sempre avuto l'assicurazione che chiedeva l'iscrizione a un club e non a un registro, ho sempre continuato a essere iscritto sia a un club che al Riasc. Adesso ho disdetto la mia iscrizione al Beinette, continuo ad essere iscritto al Lodi e continuo a essere iscritto al Riasc.
L'iscrizione al Riasc reputo serva a dare identità e valenza storica ai miei mezzi, tant'è che vorrei iscrivere anche gli altri mezzi ma i ragazzi di Lodi sono un po' lentini da questo punto di vista. Mi piacerebbe molto iscrivermi anche a qualche club della mia città, ma col fatto che c'è di mezzo il giogo Asi, l'iscrizione ai club locali è esosa e non la farò. Mi piacerebbe poter pagare -chessò- 50/70/100€ al Riasc per avere identità & facilitazioni per i miei mezzi e 20/30/50€ ai vari club a cui mi piacerebbe appartenere. Andrei sicuramente a più raduni, conoscerei più persone, avrei più amici. E magari non avrei solo Citroen... chissà.... (by the way, domani saranno 7)

Naturale: se siamo OT spostate ragazzi (ma non penso, credo infatti che la CT sarà sicuramente influenzata da queste decisioni, almeno in parte).
Beh Lu, davvero molto apprezzabile che tu sia disponibile a darti da fare; è un delle cose sempre più difficile coinvolgere i soci nelle attività. Chapeau.
Grazie anche a Franco ed a tutti coloro che cmq danno anche con dei semplici post, il loro contributo.

Per il resto - forse ti farà sorridere - ma sappi che la tua posizione è esattamente quella caldeggiata da Luca Giaccardi in una mail che mi ha inviato ieri sera!
Vuol darmi una mano su quella strada, secondo Beinette l'unica vera su cui puntare. Cioè Riconoscimento ufficiale del RIASC.
Io la penso più come Gianluca: è un po' la mossa della disperazione, certamente da tentare per carità, ma far riconoscere il RIASC a livello legale oggi come oggi sarebbe una specie di vincita al superenalotto,  medesime possibilità.
Oreste invece (Bic. Lodi), pur non facendo nemmeno lui i salti di gioia al pensiero ASI, mi ha sempre spronato ad andare avanti in tale direzione, più pratica, veloce, al momento sicura.

Anche sulle polizze e sull'attaccamento per questioni di "identità" al RIASC ti faccio i miei complimenti per il tuo credo; ma so per certo che il pensiero dei più e ben diverso.

E alla fine purtroppo sono sempre i numeri a decretare le scelte, e successi/insuccessi.


   

 
 

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Offline mickey

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #77 il: Novembre 08, 2016, 07:02:48 pm »
Che l'ASI abbia i giorni contati lo sento dire da anni...Con tutto il rispetto, la stima, la considerazione, la simpatia, la fiducia che nutro per Franchino bello  questa è solo una delle sue tante sparate goliardiche alle quali neanche lui crede: le spara per vedere l'effetto che fa !

Che un giorno qualcuno possa dire STOP alle auto "antiche" (o vecchie, o d'epoca, o storiche o come cavolo volete chiamarle) è un altro scenario che esiste solo nella teoria dei profeti di sventure: le automobili sono un patrimonio culturale che nessun politico, neanche il più demente, si sognerebbe mai di mettere DAVVERO e DEFINITIVAMENTE al bando. Ci sarà sempre un modo - magari non piacevole, magari costosetto - per fare in modo che continuino ad esistere nella loro piena dignità, statene certi.

Che la sicurezza con cui si dice "la mia assicurazione assicura la mia vettura con un semplice club storico E SEMPRE LO FARA'" è - a mio avviso - segnale di ottimismo che apprezzo e che spero vada a buon segno, ma la vedo piuttosto frangibile.

Che il RIASC possa essere riconosciuto a livello nazionale - visti i risultati e le comiche recitate finora negli anni - invece è semplicemente una barzelletta.

Michele, non potrai dire che non ti avevo avvertito.



Mi duole ammetterlo, ma hai ragione su tutto; compreso che mi avevi avvertito.
Però possiamo ancora avere qualche piccola speranza:  come vediamo qualcuno pronto a metterci la faccia c'è ancora, e qualche entusiasmo, seppur flebile e su altre strade, c'è e si vede.
Almeno trovare una quadra su una direzione e spenderci su quella; ecco questo mi piacerebbe, solo questo.
Perchè farlo rimanere proprio ora  un semplice "Album delle figurine", in luogo di qualcosa di enormemente più significativo, mi brucerebbe da morire, e sarebbe una cretinata colossale.

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Offline SCARABEO

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #78 il: Novembre 08, 2016, 07:08:35 pm »
Che l'ASI abbia i giorni contati lo sento dire da anni...Con tutto il rispetto, la stima, la considerazione, la simpatia, la fiducia che nutro per Franchino bello  questa è solo una delle sue tante sparate goliardiche alle quali neanche lui crede: le spara per vedere l'effetto che fa !
......

No, Gianluca, non è così.
È una mia considerazione. Credo che una volta era usanza diffusa dare una mano ad politico o assessore del caso per ricevere poi dei benefici. Ho l'illusione di credere che sia, pian piano, sempre meno vero.
Per cui io credo che l'ASI in quanto a "pastette" avrà (forse) la vita più dura. Da qui il fatto che oggi accetti altri sodalizi. Inoltre credo che la supremazia europea, specialmente per quel che riguarda la mobilità, vada ad espandersi. Per questo mi sembra più logico che un ente solo, tipo FIVA, vada a discutere con l'Europa per i blocchi si o i blocchi no. E se fosse per il si sarebbe anche logico che funzionasse ovunque nello stesso modo. Non in Lombardia sì e in Toscana no.
Ma forse sbaglio. Poi per finire non me ne importa 'na sega. Tanto io le uso anche coi divieti e che vadano tutti a cagare.... [:hap]

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Offline Gianluca

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #79 il: Novembre 08, 2016, 07:19:30 pm »
Michele io sono sempre stato favorevole all'Asi. Però non nego che l'idea di vedere un NOSTRO registro riconosciuto dallo Stato al pari dei famosi registri storici ASI, FMI, Fiat, Lancia, Alfa e bla bla bla mi è sempre sembrata orgasmica come idea.

Però pensa a una cosa: nel nostro ambiente nessuno (o pochissimi) degli "aventi potere" ha mai visto bene l'ASI, tutti volevano essere riconosciuti a livello nazionale, c'erano figure importanti e autorevoli nel registro (Brugnotti, per dirne uno), c'era il supporto pieno della casa madre e NON ci sono riusciti.

Se ci riuscite ORA - e giuro che io faccio il tifo - GIURO che prendo una tua foto, con Photoshop la faccio diventare un santino (con tanto di candela e stimmate) e la appiccico sul parabrezza della DS.

GIURO

 ;D
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Offline Gianluca

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #80 il: Novembre 08, 2016, 07:22:30 pm »
No, Gianluca, non è così.
È una mia considerazione. Credo che una volta era usanza diffusa dare una mano ad politico o assessore del caso per ricevere poi dei benefici. Ho l'illusione di credere che sia, pian piano, sempre meno vero.
Per cui io credo che l'ASI in quanto a "pastette" avrà (forse) la vita più dura. Da qui il fatto che oggi accetti altri sodalizi. Inoltre credo che la supremazia europea, specialmente per quel che riguarda la mobilità, vada ad espandersi. Per questo mi sembra più logico che un ente solo, tipo FIVA, vada a discutere con l'Europa per i blocchi si o i blocchi no. E se fosse per il si sarebbe anche logico che funzionasse ovunque nello stesso modo. Non in Lombardia sì e in Toscana no.
Ma forse sbaglio. Poi per finire non me ne importa 'na sega. Tanto io le uso anche coi divieti e che vadano tutti a cagare.... [:hap]

Già così mi sembra più seria e condivisibile la tua posizione. Possibile che tutto vada verso la FIVA, Marini l'ha predetto circa 10 anni fa ma siamo ancora qui.
E comunque vada, se anche fosse, cambierebbe poco. Mettiamo che succeda fra 10 anni, fra 10 anni e 1 giorno si aprirebbe il topic "FIVA si, FIVA no" e ripartirebbe il film.


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Offline Lu

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #81 il: Novembre 08, 2016, 08:09:41 pm »
Vuol darmi una mano su quella strada, secondo Beinette l'unica vera su cui puntare. Cioè Riconoscimento ufficiale del RIASC.
Oreste invece (Bic. Lodi), pur non facendo nemmeno lui i salti di gioia al pensiero ASI, mi ha sempre spronato ad andare avanti in tale direzione, più pratica, veloce, al momento sicura.

Una strada non esclude l'altra. Non la può escludere, non la deve escludere. I vorrei percorrerle entrambe, contemporaneamente.
La prima mossa da fare è prendere contatti con gli altri registri, capire quali sono i contatti e quale la loro posizione o volontà di fare, per finire anche quale potrebbe essere l'appoggio delle relative case madri.
Al contempo ci si affilia Asi.

By the way... non spendere un granchè il mio nome con "quelli di Beinette". Se c'è da rimboccarsi le maniche io ci sono, ci sono sempre stato e sempre ci sarò, ma potrei non essere un granchè gradito da quelle parti là. E sinceramente -dato l'andazzo ponziopilatesco che hanno preso- non me ne stupirei.
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Offline fricko

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #82 il: Novembre 08, 2016, 08:16:29 pm »


GIURO che prendo una tua foto, con Photoshop la faccio diventare un santino (con tanto di candela e stimmate) e la appiccico sul parabrezza della DS.

GIURO

E toglieresti quel bellissimo adesivo con su scritto " Sulla mia DS Godo"?
O non ce l'hai?
 ;D
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Offline Gianluca

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #83 il: Novembre 08, 2016, 08:22:03 pm »
E toglieresti quel bellissimo adesivo con su scritto " Sulla mia DS Godo"?
O non ce l'hai?
 ;D

Non ce l'ho. Naturalmente.
Certe cose io non ho bisogno di scriverle  ;D
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Offline SCARABEO

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #84 il: Novembre 08, 2016, 09:24:17 pm »
..... si aprirebbe il topic "FIVA si, FIVA no" .....

Ma vuoi mettere un bel :
  W
  la
FIVA

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Offline mickey

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #85 il: Novembre 08, 2016, 10:45:35 pm »
Ehhh Gianluca, mi sa che a meno di miracoli il parabrezza della tua 23 non vedrà mai la mia foto.....e forse meglio così, se ti fermano per un  controllo cosa gli racconti???? Che hai cambiato gusti????  ;D

Penso anche che se la FIVA fosse davvero il nuovo ente di riferimento, Franco sarebbe l'uomo più felice della terra.....avrebbe solo l'imbarazzo per i titoli degli adesivi!  [;)] [:kiss]

Vabbè dai, vi ringrazio per la discussione: sicuramente molto utile, mai banale,  e anche divertente.

Per il resto rimaniamo  al momento solo sulla Commissione Tecnica (per ora - solo per ora - fine a se stessa;  il resto sarà quel che sarà.
Il 18/12 riuniti Presidenti dei club, Presidente e Vice (2) della CT, verranno definiti i passaggi relativi a: moduli CT/calendario sessioni CT/criteri esame CT/organizzazione segreteria CT.

Entro metà gennaio  2017, presentazione ufficiale di tutti i componenti della Commissione.

Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #86 il: Novembre 08, 2016, 11:14:39 pm »
Ma il parere della Federazione Italiana Grandi Autoscontristi, non lo vogliamo sentire?

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Offline Lu

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #87 il: Novembre 09, 2016, 09:52:34 am »
Grazie a te e spero vivamente che il tuo prossimo lavoro non venga condizionato dai "te l'avevo detto", dai "non si può fare a meno di un miracolo" e così via.
Che il primo dei perdenti è colui che non compera il biglietto.
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Offline cristiano

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #88 il: Novembre 10, 2016, 05:10:40 pm »
A questo punto, mi pare che le soluzioni percorribili siano:

-lasciare le cose così come stanno, con i club federati e il Riasc che censisce le auto, emettendo attestati di storicità e attestati targa oro (previo valutazione della costituenda commissione tecnica, questi ultimi), entrambi documenti senza alcun valore legale per polizze assicurative, bollo e blocchi del traffico (ove fossero previste agevolazioni);

-provare ancora a spingere il Riasc, sperando che il nuovo CDS lo riconosca al pari dei registri contemplati nell'attuale art.60 (aspetta e spera, se poi non ci si è riusciti fino ad ora, anche con il contributo di importanti personaggi della casa madre...);

-attendere la Fiva (semmai riuscirà ad avere il sopravvento europeo, aspetta e spera ancora di più, mi sa...);

-federare Asi il Riasc, dando la facoltà (non l'obbligo eh!) agli iscritti dei club Riasc di usufruire anche dei servizi Asi al costo aggiuntivo annuo (rispetto alla normale tessera club) di 42 Eur (soldi che poi verranno girati all'Asi), nel senso che chi vuole lo fa e chi non vuole non lo fa, pure rimanendo ciascun della propria rispettabile posizione; questo però comporta il risolvere determinate questioni ben evidenziate in alcuni interventi precedenti (es. revisione degli statuto e regolamento Riasc in ottica Asi, la faccenda dei 120 nuovi soci per l'Asi non aventi già rapporti con questo a mezzo di un club già federato, la questione del costo annuo della tessera club a cui aggiungere le 42 Eur per chi vuole anche i servizi Asi); magari contando pure su uno sforzo della casa madre in Italia nei confronti del Riasc (per tramite del CDSC, o anche direttamente, se Citroen tiene così tanto al proprio passato...).

Ho dimenticato qualche opzione?

« Ultima modifica: Novembre 10, 2016, 05:16:24 pm da cristiano »
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Offline Martini

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Re:Una commissione tecnica per il RIASC
« Risposta #89 il: Novembre 11, 2016, 09:07:46 am »
Cristiano, messo così sembra il quesito referendario.
Detto con affetto, a te Matteo Renzi ti fa un baffo.

Per dirla alla Catalano: vuoi vivere ricco e felice o povero e malaticcio?