Troppo buono Mario, il merito va allE modellE: non solo Martina, ma anche la ID19 di Carlone e la tua splendida 21 Confort '68
Per quanto riguarda la scelta dei posti (facile, vista la bellezza della zona), bisogna ringraziare tutta la squadra che ha fatto con me i tre sopralluoghi che ci hanno permesso di "scremare" sette/otto luoghi che ben si prestavano a fotografare l'una, l'altra o entrambe le vetture.
Idem per la scelta degli abiti, trucco e posture della modella, tutte ben definite prima di arrivare sul posto. Se vedi il nostro minisito
www.dscal2018.it noterai che c'erano già gli scatti di prova di tutti i set
Quanto al discorso pellicola, è vero quel che dice Mario: la soddisfazione del vedere le proprie strisce appese è tanta, ma da anni ormai io mi ritrovavo a ritagliarle ed accomodarle nello scanner anziché nell'ingranditore...
Oggi esistono dorsi come quello che abbiamo usato per il calendario che offrono una qualità superiore (e di parecchio) alla pellicola, sia per profondità cromatica che per definizione. Certo la grana della pellicola, l'odore dei chimici, il piacere del mettere a fuoco l'ingranditore restano insostituibili.
Tuttavia al giorno d'oggi certi lussi sono riservati ai lavori "ripetibili" e non potevamo certo far tornare tutti il weekend successivo perché s'era sganciato il rullo nel magazzino...
Personalmente, continuerò a scattare su pellicola ogni volta che ne avrò la possibilità, ma per cose come un lavoro complesso come il calendario DS 2018 dobbiamo ridurre il margine d'errore (e d'imprevisto) al minimo possibile.
Al riguardo, ringrazio la Imacon per averci offerto la possibilità di sperimentare il nuovo sensore multilayer ed il relativo firmware che hanno permesso risultati incredibili in termini di flessibilità in sede di "sviluppo" del file grezzo e di sfruttare le tecniche di filtraggio proprie della fotografia tradizionale.