Dove sta la genialata che permette questo risultato?
Nella geometria del telaio e dell'avantreno della DS.
Per prima cosa, la DS non ha i freni all'interno delle ruote anteriori: sono spostati "on board", all'uscita del differenziale.
Certamente una soluzione costosa, ma che vantaggi offre? Per prima cosa, il disco può essere più grande, non avendo il limite del diametro interno del cerchio meno la pinza. Poi è più facile raffreddarli, grazie ad appositi condotti e grandi prese d'aria. Infine, si alleggeriscono "le masse non sospese", ovvero quei carichi che poggiano a terra e non sulle sospensioni della vettura. Il disco della DS è fissato al semiasse all'uscita del differenziale, che è attaccato al cambio, che è attaccato al motore, che è attaccato al telaio, che poggia sulle sospensioni.
Mentre in un'auto "normale" il disco dei freni è fissato al mozzo della ruota che poggia a sua volta... a terra.
Scusate l'effetto "fiera dell'Est", ma volevo essere chiaro.
Ma la vera ragione per portar via i freni dalla ruota è un'altra: il desiderio di Lefebvre di realizzare una prodezza tecnica particolarmente difficile su un'auto che -avendo la trazione anteriore- ha le ruote davanti che sono motrici e sterzanti.
Lefebvre ha pensato un avantreno dove la ruota resta sempre verticale sul suo asse durante le oscillazioni, ma anche quando il conducente gira lo sterzo e per realizzare questo ha una sola strada possibile: quella di far passare l'asse dello sterzo per il centro geometrico dello pneumatico.
Il cuscinetto della ruota, in una DS, è fissato sopra e sotto su due perni che ne attraversano l'asse. La ruota è imbullonata esattamente al centro del cerchio (sia monobullone che 5 bulloni), inteso come asse verticale. L'asse verticale della ruota passa così ESATTAMENTE attraverso l'asse verticale del cuscinetto e quindi dello pneumatico.
In questo modo, l'impronta dello pneumatico al suolo è sempre la stessa, non variando durante la sterzata, a tutto vantaggio della tenuta di strada.
Per completare il lieto quadretto, tutta la geometria della sospensione lavora "ferro-su-ferro", tramite cuscinetti, per una precisione ed un controllo della posizione delle leve praticamente perfetto. Cosa che non accade quando ci sono in gioco boccole e gommini che per la loro natura comportano una certa flessibilità e quindi una variazione (che all'estremo delle leve raggiunge qualche grado) della posizione della sospensione.
Ecco perché sulla DS non c'è reazione al volante al momento dello scoppio della gomma mentre sulla Xantia bisogna aggrapparsi al volante perché questo non ti sfugga di mano.
Non è la sospensione a permettere questo, ma la geometria dell'avantreno della DS rispetto ad ogni altra vettura.
Per farmi capire meglio, aggiungo una foto del pivot anteriore della DS (monobullone) e dello schema del pivot: