La fine di un'era ?
Faccio una mia personalissima analisi:
Ho preso la mia prima auto d'epoca, un catorcio da 450 € (al cambio di allora), nel 1985.
Una Traction completamente da restaurare.
L'ho fatto con l'aiuto di un amico che ne aveva presa una identica anche lui, allo stesso prezzo.
Tutte le sere ed i WE ci si trovava per lavorarci su.
Le abbiamo terminate e siamo andati al nostro 1° raduno: l'ICCCR di Loreley.
Esperienza mistica !
Tantissime auto, un pò tutte uguali, un sacco di ricambi. Bellissimo.
Poi però l'auto la usavamo ognuno un pò per conto nostro.
Io ci andavo in vacanza, in estate, con moglie e figlia piccolina.
Un paio d'anni dopo, come folgorato sulla via di Damasco, ho preso la mia prima DS.
Una Break blu del 70 in condizioni pari al nuovo.
Anche con lei lo stesso tipo di utilizzo.
Qualche WE e le vacanze estive. Sempre con famigliola.
Anche con lei, approfittando del fatto che già ero in vacanza in Francia, ho partecipato all'ICCCR di Clermont Ferrand.
Ma nulla più.
Nessun amico con una DS per condividere esperienze o raduni o viaggi.
Una grande difficoltà nel reperire i ricambi, non c'era internet.
In pratica un esperienza vissuta tra me e me, per 13 anni.
Nel frattempo me ne ero prese altre 2: una DS19 Pallas del 65 ed una 23 i.e. che usavo tutti i giorni.
Poi per ragioni mie, forse anche stufo di usarla sempre, nel 2002 ho venduto tutto.
Quando nel 2006 ho avuto la (grave) ricaduta, il mondo Diessistico era notevolmente cambiato.
Vuoi per il 50esimo di cui tutti i TG avevano parlato, vuoi per l'avvento del Forum, mi sono ritrovato, all'acquisto della DS, circondato da un sacco di persone.
Che non conoscevo, ma con un entusiasmo enorme per condividere la stessa passione.
Iniziavano le Citropizze.
Organizzavamo vacanze e feste di fine d'anno all'insegna della DS.
Memorabile fu il Sicily Tur nel 2009.
Di pari passo salivano anche le quotazioni di queste auto. In modo quasi vertiginoso.
Poi dopo circa un decennio di euforia, vuoi per la crisi (ma non ci credo troppo) vuoi perché la minestra era sempre quella, la festa si avviava alla conclusione.
Oggi alle Citropizze siamo tra 10 e 15 persone (contro le 30/40 di una volta)
E con poche auto.
Vacanze non se ne sono più organizzate.
Ai raduni, quei pochi, non ci va quasi più nessuno.
Io la uso ancora molto, ma sono ritornato ad usarla da solo, il sabato, la domenica e per qualche breve vacanza.
Di pari passo mi sembra che anche le quotazioni si siano calmate.
Altra riflessione sempre legata alle Citroen ma, in questo caso, non alle DS:
sono affiliato al club 5HP francese. Auto di 90 anni con proprietari della stessa età.
Con loro ho fatto, 2 o 3 anni fa, un magnifico raduno di 4 giorni in Alsazia.
Persone affascinanti, mossi da una grande passione.
Ognuno ad occuparsi personalmente del restauro e della manutenzione della propria vecchietta (non la moglie !)
Ebbene, per i 100 anni della marca loro NON vanno al raduno "ufficiale" organizzato da Citroen.
Eppure sono degli appassionati.
Hanno addirittura la propria sede poco distante dalla Ferté Vidame.
Ma non ci vanno.
Anzi, stanno pensando di organizzare un raduno, nelle stesse date, solo per le 5 e 10 HP.
E mi chiedo: non c'è una specie di "rigetto" dell'ufficialità della marca che vuole entrare commercialmente in quella che per noi (loro) è una passione ?
Non sarà che questa ufficialità venga vista come un voler entrare nelle nostre cose solo per profitto ?
Perché ormai tutti sappiamo che il costo d'iscrizione per questo tipo di eventi é diventato assurdo.
E aggiungo: e chissenefrega se i costi sono alti. Per loro, le case madri, sono un'inezia. Pari forse a 2 ore di pubblicità sui media (tutti, giornali, TV ecc)
Invece di usare la nostra passione come scusa per organizzare un grande evento che alla fine farà parlare più di qualsiasi pubblicità ed offrirlo agli appassionati, loro ci devono lucrare sopra.
Secondo me questo comportamento ha stufato tutti. I Francesi in primis.
Poi, è chiaro, che questi comportamenti, queste sensazioni, questo malessere non fa bene ad una comunità che ha sempre vissuto in proprio la passione per l'auto d'epoca.
Forse.