In Italia le Fiere sono credo 4/5: Milano, Padova, Torino, Verona e forse me ne sfugge una che non ricordo.
Lo standard e l'impostazione sono note, e sono decisamente molto diverse da quelle d'Oltralpe che pur tanto fascino hanno.
Detto ciò, credo che in realtà a noi appassionati possa interessare poco di cosa fanno i commercianti e a quanto e come vendono.
Posso anche sbagliarmi, ma penso pure che Padova/Milano possano influenzare davvero solo in minima parte l'effettivo mercato.
Penso da sempre che invece poter partecipare almeno ad una/due fiere all'anno (budget di ciascuno permettendo) sia un buon modo per capire dove sta andando il collezionismo, come si muovono le case, conoscere meglio la vita di club, enti, registri, associazioni.
Soprattutto conoscere altri appassionati e carpire magari qua e là fatti, aneddoti, avvenimenti, e altre cose che magari mai ti potrebbe capitare altrove.
Qualche anno fa a Padova, non ricordo a che stand (ma credo fosse ACI ), Arturo Merzario e Pino Allievi raccontarono nel dettaglio gli istanti del tragico rogo del 1 agosto 1976 al Nurbugring: vi posso assicurare che quel racconto fu qualcosa di indescrivibile, e personalmente (parlo ovviamente solo per me, ci mancherebbe, ma forse anche per altri numerosi lì ad ascoltare con occhi sgranati e bocca aperta...) quei 30 minuti mi compensarono tutto: viaggio, fatica e spese.
Questo solo per esemplificare che per un appassionato di motori, i motivi per andare alle poche e care fiere che abbiamo, ci possono essere eccome; oltre ciò che certamente non funziona e purtroppo sappiamo (parcheggio caro, biglietto caro, prezzi di vendita alti etc...).