Buonasera. Possibile soluzione a cosa qualcuno dirà....ma non credo sia necessario elencare tutti i mal di pancia che possono venire anche al più scrupoloso dei restauratori professionisti e no. Non basta solo un'approccio pragmatico e paziente per ottenere o sperare di ottenere un risultato che faccia dormire sogni tranquilli, troppi i punti critici spesso imprevedibili viste le sovrapposizioni di materiali flessibili e modellabili fino a un certo punto.
Ho elaborato mentalmente una possibile soluzione e ho fatto degli SCARABOCCHI DI GETTO PROPRIO!
Spero riusciate a capirci qualcosa, la soluzione finale potrebbe esser valida anche per i tetti avvitati. Purtroppo non ho fatto in tempo a capire quanto fosse "sporca" e piena di insidie l'applicazione della guarnizione così detta incollata, se no mi sarei già messo all'opera e non è detto che la metta poi la maledetta. Se trovo il materiale giusto e riesco a sagomare un beccuccio come nelle immagini creato apposta forse vado e lo faccio. A proposito: il beccuccio siffatto serve come distanziatore e dovrebbe avere una curvatura simile a quella osservabile nelle guarnizioni. Lo si dovrebbe poter usare seguendo il punto di appoggio sul tetto e disponendo della carta colla come maschera. Spero vi piaccia, in pratica in questo modo il girotetto e le piastre di fissaggio non dovrebbero vedere più neanche una goccia d'acqua, se e quando la guarnizione staccherà si potrà rimuove e sostituire in un'attimo, eventuali infiltrazioni d'acqua sarebbero subito rilevabili dal rivestimento del tetto che la assorbirebbe per capillarità, fatemi sapere..