Salve a tutti,
fino a che non ho conosciuto un meccanico come il sig. Ragusa, anni fa, ho passato anni diviso tra la gioia di possedere una DS ed il terrore per i costi di manutenzione e i guasti che prima o poi mi avrebbero fermato (e che il precedente meccanico non mancava di usare per attaccarsi alla mia giugulare).
Un giorno, qualche anno fa, finalmente portai per la prima volta la mia DS dal sig. Ragusa. Ancora ricordo il primo conto, poco più di duecento euro per una miriade di lavori, io con la faccia gelata e lui a interpretare il mio stupore come "conto troppo salato" e giustificarlo mentre a me sembrava incredibilmente basso.
Che dire dei tantissimi interventi di ottimizzazione e miglioramento apportati a mia insaputa, a volte, come quella luce del baule posteriore che neanche sapevo di avere e che lui aveva riparato senza neanche conteggiarla? Luce che notavo l'altro giorno, dal lavagista, mentre lui puliva l'auto ed io, tra una lacrima e l'altra che cercavo di trattenere, con un vuoto nerissimo dentro, mentre preparavo me e la DS per l'ultimo viaggio del sig. Ragusa.
Pioveva già ma non mi importava, era giusto lavarla, doveva essere al meglio, bagnata sopra ma lucida sotto per essere lì, una delle sue bimbe, in prima fila, a salutarlo. Un meccanico ma anche una persona tra le poche al mondo che ho stimato davvero, una persona che non credevo mi sarebbe potuta mancare così tanto, una persona mite, generosa, onesta, positiva. Una persona che mi aveva ridato tutta la gioia di possedere e guidare una DS, che mi aveva permesso di realizzare il sogno del viaggio in Francia via terra, una persona che, per una cosa forse piccola come un'auto, teneva in vita uno dei miei sogni e che rappresentava uno dei pilastri della mia felicità.
Ho troppo pochi ricordi del sig. Ragusa, troppo poco tempo sono stato suoi cliente ma ancora vedo il suo sorriso e sento l'intonazione delle sue parole, quando mi scherniva con un vezzeggiativo, un "duttureddu" e cercava di farmi capire quello che dovevo fare con la mia auto. In quel poco tempo è diventato per me un punto di riferimento, una sicurezza al punto che non vedevo l'ora di avere un problema, vero o presunto tale, per avere una scusa per portargli l'auto.
Tempo fa mi ero promesso di godermi la DS fino al giorno che lui non mi avesse detto "sono stanco di sistemare auto, adesso vorrei godermi la famiglia e la pensione". Uno, dieci, quindici anni? Quel giorno, mi dicevo, sarebbe stato il giorno nel quale avrei messo in vendita la DS. Invece è accaduto così, all'improvviso, per un banalissimo intervento ospedaliero di routine e nessuno riesce a darsene pace.
Ho già preso la DS tre volte, da quel giorno. Ogni volta aggiungo un giorno al contatore dei "giorni senza incidenti", attendendo il prossimo guasto. E poi? Il buio.