Suppongo (dico suppongo eh!) che Gianluca si riferisse alla questione emersa all'alba del Club e portata avanti negli anni sul significato di Club.
A quel tempo, nelle Galilee, dalle parti di Firenze, si discuteva abbastanza animatamente su cosa fosse meglio tra allargare il Club (e quindi gli eventi) a chiunque, a prescindere, o restare un gruppo limitato.
Ora, se Gianluca intendeva questo, ha sbagliato un tantino il tiro, perché (ci sono fior di testimoni) il duello tra chi diceva "100 e non più di 100" e "più ce ne sono, più ricevono il messaggio" tra un Consigliere fondatore ed il sottoscritto finì col Consigliere fondatore che mollò tutto (anche perché la passione per la DS era già finita) ed il sottoscritto che è qui dopo trent'anni.
Il tema fu subito esteso ai raduni: è meglio organizzare adunate da cento e passa persone o raduni più piccoli da quaranta persone al massimo?
La risposta iniziale fu "la seconda", magari facendone in ogni luogo d'Italia perché tutti possano prendervi parte. E così ha fatto l'IDéeSse che con 500 iscritti ha realizzato eventi per tutti i gusti a tutte le latitudini, anche grazie ad un gruppo di Consiglieri di ottimo spessore e supportando eventi promossi dai suoi Soci.
Anche del tipo "oceanico" e direi che Rimini sia l'esempio classico.
Ora vorrei dire che i due tipi di eventi possono benissimo coesistere, con l'uno che da valore all'altro, come dimostrano quasi dieci anni di raduni romagnoli e trenta di eventi più piccoli ad ogni latitudine. E credo che nessuno possa smentire questa affermazione.
Alla domanda cosa sono i raduni oceanici bastava lasciar pedere oppure rispondere interpretando il vocabolario: sono i raduni ai quali partecipano tante persone. E invece hai voluto fare il solito pippone tirandomi in ballo, provando a farmi passare per il demente di turno nonostante ti avessi pregato, invitato a lasciar perdere....
Sei sfortunato Maurizio: io ho buona memoria e quando una cosa mi interessa, difficilmente dimentico eventi, aneddoti, sfaccettature, discorsi.
Nonostante io provassi (e provi) molto affetto e simpatia per il nostro ex presidente socio fondatore possessore di ID monofaro grigia, il direttivo storico del club ideesse ha sempre avuto questa sorta di spocchia antipatica che miscelava in un diabolico shaker la grandeur francese e il fatto che, tutto sommato, ai tempi i soci fossero qualche decina, forse cento. Non certo sufficienti a giustificare la spocchia che aleggiava e che permise al club addirittura di snobbare l'invito di Loi di ASI di diventare il riferimento Citroen per ASI. Diventare IL RIFERIMENTO CITROEN per ASI. E non mi venire a dire che furono i soci a decidere per il NO perché è una cazzata che è vera solo nelle carte.
Inizialmente partecipavo a tutti i raduni, ideesse e NON, ma quando partecipavo a raduni NON ideesse (ad esempio quello di Marchetti di Reggio Emilia - sono orgoglioso di essere stato uno dei partecipanti al suo raduno 0, quello di Ca del Bosco), notavo sempre numeri maggiori. E a voi questo ha sempre dato fastidio, tanto che una volta, spinto da NON so chi o cosa, Cerreti partecipò al raduno di Reggio Emilia ed ebbe il coraggio di dire AL MICROFONO, davanti a tutti (queste sono le testimonianze VERE) rivolgendosi a TUTTI che "Si, bel raduno ma noi preferiamo fare cose più intime". Il coraggio fatto persona !
In realtà era solo INVIDA, allo stato puro. Lo si percepiva in maniera palpabile e lo percepirono TUTTI.
Come mai nel "report" di ogni raduno citavate sempre e comunque il numero dei partecipanti e il numero della macchine se i grandi numeri NON vi interessavano ? Certo che vi interessavano ! Solo che non eravate capaci di aggregare le persone perché eravate (e siete) pieni di conoscenze, di segreti, di documentazione preziosa dai quali noi non potremmo mai prescindere (e per i quali sinceramente ringraziamo), ma vi è sempre mancata la capacità di aggregazione, l'empatia necessaria per stare in tanti attorno allo stesso tavolo.
Tranne quella ovvia e scontata proveniente dalla necessità di una tessera per l'assicurazione storica, naturalmente.
Questo comunità virtuale di amici non è nata grazie all'empatia di Cerreti & C. ma è nata da ben altro, poi ve la siete fatta vostra; il raduno di Rimini nasce dalla straordinaria simpatia e grandezza di Tosi (sempre sia lodato) non è certo nato da voi, voi ci siete arrivati dopo. Cosa dire poi dei tanti diessisti che gravitano in Italia e che non sono per niente collegati al club o al forum e che organizzano comunque raduni oceanici e iniziative interessanti e vengono costantemente "cacati zero" come se non esistessero ?
Perché continui a trattarmi come un demente visionario quando TU SAI che IO le cose le so e me le ricordo ?
Perché continuare a mandare in merda il topic continuando a punzecchiarmi ? Ti ho forse rigato la macchina e non me ne sono accorto ?
Vogliamo andare avanti per molto a tentare di screditarmi e farmi passare per falso o cretino oppure la finiamo qui per tornare a parlare di targhette ?