Questa brutta notizia ha fatto il giro del "mondo" ed ha raggiunto anche chi, come me, è assente da questo forum ormai da anni.
La mia assenza dal forum, tuttavia, non mi impedisce di provare dolore per aver perso una "FIGURA" che ha contribuito al mio ingresso nel mondo Storico Citroen.
Leggevo di Marcadmin, Maurizio Marini ed altri Illustri nickname, in anni in cui non c'era whatsapp, non esisteva youtube, avevo da poco acceduto ad internet e cosa ancor peggiore: non avevo ancora la patente.
Ho conosciuto Maurizio Marini al mio primo raduno, quello del 2006, tra Pavia e Piacenza.
Quel raduno mi ha... cambiato la vita!
Ho dato un volto a molti nickname, ho stretto rapporti, ed è nata anche qualche Grande Amicizia, una in particolare: con Ste, al secolo, Pdokkio.
Maurizio Marini non lo ha mai saputo: ma gli devo tanto, perchè con Stefano, la Roby, Claudia, abbiamo formato un bel gruppo, quasi "Famigliare". E tralascio tutto il resto, perchè quest'amicizia, è stata il trampolino di lancio per Qualcosa di più Grande ancora...
La macchina non è un fine: è un mezzo, direbbe il Filosofo Kant. Il fine ultimo è sempre quello: L'uomo!
Gli uomini creano le auto, e le auto fanno gli uomini. Se sono diventato grande da ragazzino che ero, in un modo o nell'altro, lo devo anche a lui.
Maurizio lo vedevo una volta all'anno: per la Fiera di Padova. Lo stand di Maurizio per me era tappa obbligata ed immancabilmente ci si fermava a fare qualche battuta, a chidere info su documentazione tecnica, sulla situazione del forum che non frequentavo più e si parlava del più e del meno.
Il nostro era un siparietto di due persone che per un anno non si vedono, ma quando si incontrano, si capiscono al volo.
Maurizio sapeva sorprendermi ogni volta per la sua "freschezza", dove per freschezza intendo gentilezza e cordialità nell'accogliermi, nel sorridermi e perchè no? Anche nel sopportarmi se volete.
Farà sorridere qualcuno se accostassi il suo sorriso a quello della Gioconda.
Un sorriso pacato, dal significato enigmatico, tranquillo, gentile e sagace allo stesso tempo, accompagnato da due occhi vivi ed intelligenti. Se avessi potuto ritrarlo con queste mie manacce, l'avrei dipinto così.
E so che lui avrebbe apprezzato, perchè sapeva che io ero fatto così e mi sapeva prendere per come ero.
E ci avremmo scherzato su come alle fiere, sul "Codice Marini", "Marini's Smile"... Tutte cose che ora non possiamo fare più.
Sapete qual è la cosa peggiore?
Non quando se ne va una persona troppo giovane o quanto troppo abbia sofferto. Questo fa rabbia, indubbiamente. La cosa peggiore è che Maurizio se ne va portandosi con sé il proprio bagaglio culturale, la propria intelligenza, la propria ironia. La cosa peggiore è questa: la vita ha privato sia lui che noi della possibilità di imparare cose assieme. Tutto questo è ingiusto. Ed è inutile incolpare chi o cosa.
Questo è il momento in cui recito a mo di preghiera quella frase scritta a bomboletta su un muro del cimitero di Cormano: "...e quando il vento lo vorrà, c'incontreremo".
Fino a quel momento porterò con me l'espressione più acuta del ricordo di Maurizio.
Durante uno degli ultimi baires motoparade, in Corso Buenos Aires a Milano, tirai fuori dal baule della Ds un water sul quale mi sedetti, mentre con Ilaria, Renato ed il buon Vertuani, si assaporavano le caldarroste tenute calde dalla mia lampada ad infrarossi. Pioveva e faceva freddo.
Un ombrello che si muoveva in direzione del nostro gazebo, rivelò alla sua dischiusa Walter Brugnotti... in quel momento Maurizio voltò lo sguardo verso il mio scranno, mi squadrò da capo a piedi e mi chiese con supplica: "Perchè?"
Scoppiammo tutti a ridere. Perfino Brugnotti.
Sotto quella pioggia c'era un gazebo marchiato Citroen. E sotto quel Gazebo, splendeva un sole che spaccava le pietre!!! Grazie Maurizio!
Angel Ross