E cosi te ne sei andato, Maurizio… così, silenziosamente, combattendo con l’ironia che ti contraddistingue contro un nemico invisibile, ma non per questo meno temibile.
No, Maurizio, non me lo aspettavo, sei più giovane di me, con una voglia di fare e di conoscere che ho riscontrato in pochissime altre persone.
Da quanto ci conosciamo? Venti anni? Venticinque? Non me lo ricordo. Mi ricordo invece le belle giornate trascorse insieme… al Saltino, ad Arezzo, una volta a Foiano della Chiana, a Firenze, una volta a Lecce, una al mio paesino, San Pietro in Lama, quando mi venisti a trovare… a Brindisi da Mauro Forghieri, parecchie volte a Padova… l’ultima un paio d’anni fa.
Le nostre mangiate e bevute, le nostre risate, i nostri confronti… le nostre discussioni.. ..a volte anche violente, appassionate… nel sostenere i nostri punti di vista. La nascita del RIASC…
Maurizio.
Stanotte non riuscivo a prendere sonno, mi rigiravo nel letto: mi tornava in mente tutto, come in un film vorticoso.
Poi ad un tratto ho acceso la luce; ho cominciato a sorridere. Si, a sorridere. Ti ho immaginato sopra le nuvole, alla guida della tua ID monofaro…. Eri tranquillo. Stavi andando da Sergio Cerreti, altro mio grande amico, che ti stava aspettando a bordo della sua Monodado.
Ciao Maurizio. Ciao Sergio.
Un abbraccio a Ilaria
Raffaele De Carlo