Ieri sera, avvistamento storico.
Ore 21:00. Tangenziale di milano.
Sotto il diluvio universale intravedo in lontanana un lumicino circolare arancione che lampeggia in lontananza....
Non si vede niente perchè sta imperversando un uragano-tsunami nato probabilmente dal vicino Naviglio Grande.
Però la febbre sale....sale...quel lampeggiare non mi è nuovo.....inizio ad avere la pelle d'oca...
Sto andando a 120....
Non vedo la macchina perchè c'è tutta la nebbiolina di pioggia sollevata dalle auto davanti.
Eh niente....mi metto in testa che quella è solo e soltanto una DS.
La inseguo, ci saranno 15 macchine che ci dividono. La inseguo... e la raggiungo.
Dal diluvio appare e si materializza una Dea.
E' lei.
A 190 pulsazioni minuto mi avvicino.. è marrone, vissuta...con i parasperuzzi tutti svolazzanti, vissuti.
LA TARGA é GIALLA.... OLANDA!!!!!!!!!!!!
Mi affianco.
A bordo 2 giovani. Finestrino mezzo giù nonostante il diluvio....si sa che l'impianto di areazione interna è sempre deficitario.
Gli suono.
Il boy si gira e vede un pirla ad un metro dalla sua dea con la luce di cortesia interna accesa che smanaccia...
Sono io che gli sto facendo dei segni ostrogoti indicando prima il mio torace poi la sua macchina..poi il mio torace e la sua macchina 2 volte in sequenza...
bellissimo.
Lui capisce (finalmente) che anche io ho una DS... e sorride e ci prodighiamo in una strombazzata quarditonale dalla felicità.
Ci facciamo i soliti segni con le dita...pollice alto...ok!! ...bella macchina(il gesto è quello di appuntirsi il pizzetto..quello che quando lo faceva Jerry Calà diceva" Dooooppia libidine!")
Ci salutiamo, gli faccio il gesto di galanteria che si fa quando dopo aver aperto la porta dell'Hilton cedi il passo alla tua donna, spostando la mano destra verso la direzione voluta.
Le lascio il passo.
Decelero un attimo.
Abbiamo entrambi la consapevolezza che la DS è l'unica.
E' la regina.
Solo quella macchina mi fa salire la pressione, mi fa venire la pelle d'oca e mi fa impazzire.
Mi accodo a lui.
L'auto sembra una DSuper. Niente profili, pannelli di custodia ID, siamo 130 e non vedo il pomello del cambio che su un 5 marce dovrebbe essere ben evidente sopra il piantone del volante. E' un 4 marce. Il pomello era in basso. Oppure era a 130 in seconda marcia.
Luci gialle (ragazzi che splendore).
La dea plana sui curvoni della tange sotto una pioggia torrenziale. Ed io gli sto dietro. Ma non attaccato come fanno i tamarri fastidiosi. A debita distanza, la stessa distanza di sicurezza che intercorre tra il calesse della Regina Elisabetta e le transenne affollate di Trafalgar Square. Vederla è come stare dietro ad un Riva anni sessanta sul primo bacino del Lago di Como. Non ha rivali. Quello che si vede è purezza. Il resto svanisce.
Mi ha caricato per tutta la sera. Ed anche oggi sono carico. La vista di una dea rimane prima nel cuore e poi nella mente.
Mi tremano ancora le mani.
Ho capito una cosa molto importante: a freddo mi rendo conto che abbiamo sbagliato tutto.
Restaurare maniacalmente è un discorso che va bene solo e soltanto se serve per usare poi la dea il più possibile, molto di piu di quanto non la si userebbe altrimenti.
La felicità che ho visto negli occhi di quei ragazzi, su una DSuper vissutissimo, conservato, con i paraspruzzi "andati", che avrà avuto sicuramente le solite infiltrazioni...punti di ruggine etc etc, era la felicita ASSOLUTA perchè SE LA VIVEVANO FINO IN FONDO STA MALEDETTA AUTO.
Niente pensieri di preservazione, museo...auto solo quando c'è sole..
NIENTE DI TUTTO CIO'
Questi hanno messo l'olio, cambiato l'lhm, hanno messo nel bagagliaio 4 Bradwurstel ed una cassa di birra e si son sparati 3000km fino nel bel paese.
Cosi si fa.
Cosi voglio fare.
Cosi dev'essere trattata una dea.
Così è la vita.
Così mi piace vivere la Regina delle strade.
FeDèesse innamorato a vita.