Personalmente riconosco l'utilità di una replica solo quando questa raggiunge uno scopo di tipo didattico. Riconosciuta l'assoluta importanza di una determinata vettura, si decide, data l'assoluta indisponibilità della vettura originaria, di ricostruirla.
Vi faccio due esempi, negli anni '70/'80 l'Alfa Romeo decise di ricostruire una copia della celebre Bimotore del 1935, auto costruita dalla Scuderia Ferrari. La vettura in oggetto oggi è visibile al Museo Alfa Romeo di Arese, peraltro mancante degli emblemi Ferrari ma con tanto di logo Alfa Romeo, logo in origine non presente sulla vettura perché opera di Ferrari (Quindi nemmeno una replica così fedele). Il motore è visibile a tutti perché alcune parti del cofano sono state sostituite con dei pannelli in materiale plastico trasparente.
Altro esempio, la prima auto costruita da Ferrari e portante il suo nome fu la barchetta 125 S del 1947. Purtroppo non essendo giunto a noi alcun esemplare di 125 S, negli anni '80-'90 la Ferrari ricostruì una copia di quella sua prima auto a scopo museale.
Detto questo credo che in entrambi i casi l'esistenza dei disegni, delle foto o di qualunque altro tipo di reperto fossero più che sufficienti a documentare quelle auto, forse senza nemmeno il bisogno di ricostruirle. Ma questo è mio parere del tutto personale.