id 19 rally montecarlo 1959

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Offline ALMAURI65

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #15 il: Ottobre 08, 2004, 03:06:17 pm »
..........una bella replica rally !!


http://www.citroen.mb.ca/citroenet/html/d/dssport.htm

Bella idea !!

ALMAURI65

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Offline FeDeesse

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #16 il: Ottobre 08, 2004, 03:42:18 pm »
quote:
Originally posted by ALMAURI65

..........una bella replica rally !!


http://www.citroen.mb.ca/citroenet/html/d/dssport.htm

Bella idea !!

ALMAURI65



Stupende foto! Ho il modellino RIO dell'ID19 del 59 che ha vinto a montecarlo appena riesco farò le foto x kalido.
Ciao,fede
Qualche citroën.....

Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #17 il: Ottobre 08, 2004, 09:38:37 pm »
Grazie per le interessanti pagine Almauri65, serve a qualcosa cercare, parlarsi, confrontarsi, meglio che risolvere la cosa con un diniego immotivato o non costruttivo...
E se si pensasse di partecipare con alcune repliche delle varie vittorie DS a gare di regolarità per promuovere gruppi di interesse o far conoscere megli i Clubs?

Champagne
 

Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #18 il: Ottobre 08, 2004, 09:55:14 pm »
Io sono d'accordo con kalido, a patto che venga elaborato anche il motore!
Comunque sono modifiche leggere, non mi sembrano che siano radicali.
Via un po' di roba dagli interni, un paio di fari e adesivi di fuori e basta...

Comunque se l'IDDS paga abbastanza io direi di desistere...

Saluti, Giuseppe

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Offline Emanuele

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #19 il: Ottobre 09, 2004, 10:45:13 am »
Anch'io sono d'accordo con Kalido. La fama della DS è stata costruita anche sui campi di gara ed è un pezzo di storia importante che quasi nessuno conosce. Ben venga quindi una replica, conoscendo poi l'autore sono sicuro che verrà perfetta! Piuttosto partirei da una base meno in ordine (leggi più economica!) per cercare di riprodurla il più fedelmente possibile, l'intervento più oneroso è sicuramente la verniciatura in "ecaille blonde", colore molto raro, il resto della personalizzazione si può togliere senza problemi in qualsiasi momento (fari, adesivi ecc.).
Vai Claudio!!!!
Ciao, Emanuele

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Offline FeDeesse

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #20 il: Ottobre 15, 2004, 04:15:46 pm »
Nessuno ha mai pensato di riprodurre un taxi monofaro??
Ne ho visti di neri col tetto rosso stupendi...
Qualche citroën.....

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Offline roman1

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #21 il: Ottobre 15, 2004, 05:11:12 pm »
Ho visto le foto della rally...
non ci sono parafanghi allargati (al massimo due chiappe tagliate), non ci sono colori fiammeggianti...
un numero sulla portiera e doppi fari!

Non mi pare un grave sconvolgimento estetico, e soprattutto facile da ripristinare una volta che si decida di vendere il tutto.

La cosa molto interessante sarebbe la replica degli interni, della strumentazione e del motore...

Voto a favore della proposta (anche se non è detto che io lo farei...)

Saluti
Corrado

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Offline FeDeesse

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #22 il: Ottobre 22, 2004, 10:32:48 am »
Ciao! Sfogliando tra i topics archiviati ho trovato questo: cosa dici Kalido, me lo sono guadagnato un caffè?

I Successi sportivi rimarchevoli ottenuti dalla Citroën nei rally che si sono svolti nel corso di questo inverno eccezionalmente rigoroso, sulle strade ricoperte di neve e ghiaccio, hanno messo in rilievo le qualità particolari di questa vettura, che ha dimostrato di essere a proprio agio anche in queste condizioni.
«Sport-Auto» a voluto illustrare i dettagli di preparazione e soprattutto di guida di questa trazione anteriore che è necessario maneggiare in modo poco ortodosso, se si vuole ottenere il massimo.
Se abbiamo scelto Guy Verrier per consigliare i nostri lettori è da un canto perché egli è al momento il migliore dei nostri esperti sulle Citroën e dall’altro perché dirige la Scuola dei Meccanici di Francia a Parigi, boulevard Victor-Hugo. Essendo lui stesso maestro di guida abbiamo inoltre pensato che sarà particolarmente indicato per consigliare i nostri lettori sulle tecniche di pilotaggio proprie ai guidatori di Citroën. Da lungo tempo prende parte ai rally su vetture di questa marca preparate da lui stesso, ne consegue che a lui possibile dare ai nostri lettori qualche consiglio su come preparare la Citroën.

DS o ID?

Per lungo tempo i rallysti hanno esitato tra la DS19 e la ID19 di cui preferivano la scatola cambio a comando manuale, più maneggevole. L’uscita della DS con motore a ottantatré cavalli ha fatto largamente pendere la bilancia a suo favore, e voilà che la fabbrica è venuta a lanciare la DS con cambio manuale. Non ci sono quindi più problemi: la DS19 è la meglio adatta alle competizioni.
Se il rallysta decide di acquistarla nuova, non deve dimenticare di ordinarla con il parabrezza in Triplex (fornibile con un sovrapprezzo di 100F). Prima ancora di toccare la vettura, la prima cosa da fare è quella di accordarsi col venditore per far sostituire i pneumatici posteriori con le 165 come le anteriori.
A nostra conoscenza non esistono ancora in Francia specialisti sulla messa a punto delle Citroën per le competizioni.
D’altro canto le modifiche meccaniche suggerite non sono numerose: il motore non è che ritoccato appena: Il rallysta non deve far altro che rimuovere la cartuccia del filtro dell’aria e modificare la regolazione del carburatore di un paio di punti circa. In ogni caso egli dovrà rodare il suo motore per circa diecimila chilometri prima di tirare ad un rendimento ottimale.
Ci sono due punti da sorvegliare: l’attacco della dinamo che andrà rinforzato ed i bulloni della tiranteria dell’acceleratore che hanno la brutta tendenza a deserrarsi; per questo Verrier è andato a visitare le frasche all’ultimo rally delle Strade del Nord.
C’è un’altra modifica assolutamente indispensabile: è il montaggio di una coppia conica di 7x31. Pare che la fabbrica non fornisca questo rapporto che con grande riluttanza poiché questa demoltiplicazione più corta comporta automaticamente un forte aumento dei consumi di carburante. In Competizione, comunque, è di duplice utilità: da una parte migliora considerevolmente la accelerazione e, dall’altra, cosa che può apparire a prima vista paradossale, migliora leggermente la velocità massima. La spiegazione di questo fenomeno è che la DS è fornita con una coppia volontariamente troppo lunga, e la vettura non arriva mai a «tirare».
Con una coppia più corta, la velocità massima è di circa centosessantacinque chilometri orari con un regime leggermente superiore ai cinquemila giri.
Nel caso di una DS che comprenda ancora una scatola cambio automatica, esiste una regolazione della velocità di passaggio tra le marce, che è facilmente accessibile sotto al cofano; così che, se naturalmente volete regolarla per la massima velocità, sarà necessario regolare al massimo la velocità di passaggio in basso delle marce, si avrebbe un miglior risultato regolando la velocità di passaggio delle marce verso l’alto ma si rischierebbe di far saltare la scatola del cambio al momento di scalare la marcia.

Modifiche agli Interni

Il cruscotto di bordo di serie della vettura non comporta un numero sufficiente di strumenti, è necessario aggiungere: termometro dell’acqua, spia di pressione dell’olio, amperometro e contagiri. In quanto non è prevista una presa per un contagiri meccanico, è necessario installare un apparecchio elettronico. Verrier utilizza uno strumento Jaeger.
La climatizzazione della vettura è particolarmente ben studiata e così negli scorsi rally di Monte Carlo i piloti non hanno sofferto particolarmente il freddo né problemi di sbrinamento dei vetri. Non sarà quindi necessario provvedere ad un sistema di sbrinamento ausiliario. D’altronde questo eccellente risultato è stato ottenuto con il sistema di serie, senza nemmeno montare il riscaldamento speciale, previsto per i paesi freddi, fornito di fabbrica dietro ad un supplemento.

L’arredamento interno è da rivedere in funzione dello alleggerimento indispensabile: montaggio di sedili 2Cv davanti come dietro, soppressione delle imbottiture interne ecc.
La soluzione sovente impiegata di montare dei vetri in plexiglass non è raccomandata in quanto le vaste vetrature prive di montanti non terrebbero alle infiltrazioni. La maggior parte dei rallysti conserva i vetri originali.
Guy Verrier è un fervente sostenitore delle cinture di sicurezza e per quanto lo concerne egli usa il tipo ventrale della «Bang» per il conducente che non lo limita nei movimenti, ma monta un modello a bandoliera per il passeggero.

La dolcezza eccezionale delle sospensioni pone un problema con i fari: di notte, al momento di una brusca frenata, prima di una curva, l’avanti della vettura si abbassa fortemente ed i fari non illuminano che poco avanti al muso della vettura. Al fine di conservare una illuminazione sufficiente, Verrier monta dei fari addizionali a lunga portata volutamente regolati «troppo alti» che vanno a colmare questo difetto. Ha poi completato l’installazione con due fari antinebbia.

Le Citroën sono fornite di serie con pneumatici Michelin X, indipendentemente dalle ragioni commerciali di questa decisione, sembra bene che questo tipo di pneumatici dà i migliori risultati su questa vettura. La pressione di gonfiaggio normale è di 2,2kg/cm2 davanti e 2kg/cm2 dietro. Nei circuiti è necessario utilizzare una pressione più elevata davanti: 2,5kg/ cm2 ma su strada i rallysti non utilizzeranno queste pressioni che induriscono notevolmente le sospensioni: la longevità di tutti gli organi dello chassis può risentirne, particolarmente su strade dissestate.

La guida della Citroën

Un pilota di Citroën deve apprendere come utilizzare le caratteristiche della propria vettura: alcune gli saranno di aiuto altre saranno un handicap, a lui minimizzare queste ultime.
La DS è molto carica davanti ed essa è naturalmente sottosterzante: il fatto di frenare violentemente accresce il carico sull’assale anteriore e, di conseguenza, la tendenza del medesimo ad andare «tutto a destra» in sterzata, così come un’accelerazione riporta il peso sul posteriore e diminuisce questa tendenza.
E’ dunque necessario di frenare ben prima dei entrare in curva ed accelerare decisamente dieci o quindici metri prima di affrontare la virata: il trasferimento di carico verso l’assale posteriore diminuirà il carico sull’avantreno e ridurrà così la tendenza sottosterzante.
Sapendo che l’avantreno ha tendenza a derapare il pilota saprà come entrare in curva: lo slittamento del davanti del suo veicolo non lo trascinerà fuori strada prima della fine della curva. Questo slittamento dell’avantreno è controllabile tramite lo sterzo: m fate attenzione a non correggere troppo altrimenti le ruote anteriori si intraverseranno perdendo ogni capacità direzionale ed, in effetti, il pilota si schianta nove volte su dieci quando prova a tirare troppo sul volante nel momento in cui il suo avantreno perde aderenza. E’ necessario altresì «dare mano» allo sterzo; così che questo slittamento si arresta come per miracolo.
Abbiamo visto quindi le due regole d’oro da seguire quando ci si profila la «catastrofe» in una curva più stretta del previsto: primo, accelerare a fondo quando ci si rende conto dell’errore. Secondo «dare mano» allo sterzo quando l’assale davanti perde aderenza in modo incontrollato verso l’esterno della curva.
Nelle grandi curve, soprattutto quando i pneumatici sono gonfiati più del previsto per un circuito di alta velocità si arriva a far partire il retrotreno in una scivolata molto controllata. Al contrario, la vettura è molto meno disponibile di altre a fare il cavallo, sul suolo asciutto, e malgrado tutti i suoi sforzi, il conducente non riuscirà mai a far slittare il retrotreno della propria vettura!. E’ certamente questo il suo punto debole nei rally e comporta, durante il periodo invernale, di tenere la vettura in strada appoggiandosi al retrotreno.
Questo è ugualmente un inconveniente quando, affrontando una curva troppo velocemente e non avendo altra arma a disposizione, il pilota voglia entrare in un testa-coda volontario che permette sovente di restare in strada.
La Citroën offre la possibilità di girare molto velocemente ma è difficile da riprendere nel caso che il suo pilota abbia commesso un errore: si tratta quindi di anticipare continuamente le curve a venire, è un guida che richiede molta concentrazione.

La Citroën Sulla Neve

Quando la strada si ricopre di neve o ghiaccio o quando semplicemente la pista è di terra battuta, la DS diventa una vettura straordinariamente maneggevole anche nelle curve più difficili. Il fatto spiega i suoi recenti successi. In effetti potremmo praticamente dire che la DS si guida in scivolata sulla neve, il ghiaccio e sulla terra battuta nel modo in cui il conducente vorrebbe guidarla sul suolo asciutto...
Al fine di ottenere il massimo in queste condizioni di aderenza difficile, è importante di impiegare una tecnica tutta particolare e di cambiare la «linea» durante le curve.
La Prima cosa da fare è naturalmente quella di montare pneumatici con chiodi.
Verrier monta chiodi Vaillant su pneumatici Michelin. Sulla neve gelata o il ghiaccio a vetro si gonfiano a 1,5kg davanti ed a 1,3kg dietro. Se si affronta la neve fresca l’aderenza è un po’ migliore e si può gonfiare a 1,7-1,8kg davanti ed 1,5kg dietro.
I pneumatici chiodati sono particolarmente efficaci in frenata e questo può essere ulteriormente migliorato adottando la tecnica speciale di frenare ed accelerare simultaneamente: il grande segreto della guida in di questa vettura sulla neve consiste in effetti nell’uso simultaneo di freno ed acceleratore: accelerando circa ad un quarto della corsa col pedale del gas si evita il bloccaggio intempestivo delle ruote anteriori, bloccaggio che sarebbe altrimenti fatale poiché farebbe perdere tutta l’aderenza alle ruote direttrici.
La linea adottata nelle curve è basata sul principio che è adesso possibile derapare all’entrata in curva: entrate quindi un po’ più velocemente di quanto siete abituati a fare normalmente, iniziate a sterzare prima dell’entrata in curva ed, ovviamente, accompagnate questa manovra con un colpo di freno/acceleratore supplementare che, bloccando per un istante le ruote posteriori della vettura, farà derapare il retrotreno.
Voilà: avremo così virato in scivolata, tutta l’arte del conducente si limiterà ad essere la rimessa in rotta della vettura al momento buono.
Se darà il colpo di volante troppo presto si ritroverà davanti i tigli, diversamente, se lo dà troppo tardi terminerà la curva ancora in traverso, urtando col parafango posteriore il muro di neve e perdendo così secondi preziosi.
L’allenamento è dunque indispensabile ed è senza dubbio una delle ragioni del dominio dei piloti nordici sulla neve.

L’altezza dal suolo variabile

Grazie alla sua sospensione con la correzione d’assetto, la Citroën possiede un atout supplementare di cui può fare uso nella neve profonda: l’altezza dal suolo variabile.
Il comando comporta quattro posizioni: normale, alto, più alto ed altissimo. La seconda e terza posizione sono pratiche per evitare che il sotto della vettura venga rovinato, in caso di neve compressa, permettendo di guidare molto più rapidamente che in posizione bassa. Inoltre, la posizione altissima, che è stata in realtà prevista solo per il cambio delle gomme, dona la possibilità di superare taluni ostacoli su cui tutte le altre vetture rivali si fermerebbero, come abbiamo visto al Monte Carlo ed al Tour de Corse. Naturalmente questa posizione sopprime completamente la sospensione ed impone di camminare a passo d’uomo se non si vogliono danneggiare gli organi nella sospensione idraulica.Una Citroën bloccata nella neve fresca si può liberare facilmente nel seguente modo: il conducente la porrà in posizione bassa, essa appiattirà la neve sotto di sé e sarà sufficiente sollevare la vettura e ruotare leggermente il volante, andando a pestare la neve pressata per sbloccarsi e procedere oltre.
Qualche citroën.....

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Offline FeDeesse

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #23 il: Novembre 05, 2004, 05:29:26 pm »
Ho appreso oggi, leggendo il giornale, che al termine della stagione 2005 il gruppo PSA Peugeot Citroen ritirerà definitivamente le sue vetture dalle competizioni.
Dopo 5 mondiali costruttori vinti e 3 piloti mestamente la nostra gloriosa "marca preferita" abbandonerà il mondo dei rally.
Che tristezza...[:cry]
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Offline ALMAURI65

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #24 il: Gennaio 10, 2005, 02:34:52 pm »
Ciao Kalido,

sono un po' curioso di sapere se stai realizzando la replica della "ID 19 Rally Montecarlo " , o se hai proprio abbandonato
l'idea.

saluti

ALMAURI65

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Offline renato

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #25 il: Gennaio 10, 2005, 03:47:19 pm »
[DS]UN SALUTONE A TUTTI VOI,caro ALMAURY65,ti faccio sapere che si
sta muovendo qualcosa di speciale,ti mando notizie al posto di kalido,
che sicuramente quanto prima vi informera'piu'dettagliatamente di che cosa sta combinando.Essendo anche amici, al di fuori di amare la citroen e specialmente la DEA,il giorno di capodanno e i giorni a saguire nel suo garage,stavamo un po'studiando le varie modifiche e
accessori dell'epoca da inserire nel contesto"RALLY".
La dea in questione e'una bellissima "ID del 61" colore VERT MELEZE'
(battezzata "PISTACCHIO"dal suo ormai vecchio propretario,Alberto di
Seregno mi)e unico colore prodotto negli anni 60 e 61,che a me francamente mi fa IMPAZZIRE!molti di voi l'hanno potuta ammirare ai
raduni di bergamo e reggio emilia 2004,con targa francese e tetto in
resina,sempice e originale come mamma citroen l'ha fatta.
praticamente dovrebbe essere una semplice replica RALLY di quei tempi
e monta il numero 61,come il suo anno di nascita.
Credo che fare una replica con una ID del 59 magari di color ECAILLE
BLONDE (arancione)forse e'un po'piu'difficile e dispendioso,pero'vi
posso assicurare che e'un colpo d'occhio notevole!!
E comunque a farla ritornare come prima non ci sono particolari problemi dovuti alle varie modifiche.
CIAO[DS]
« Ultima modifica: Gennaio 10, 2005, 03:52:22 pm da renato »
RENE' COTTON

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Offline kalido

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #26 il: Gennaio 10, 2005, 09:18:41 pm »
ciao a tutti.
allora,nonostante molti pareri negativi,ho deciso di fare questa benedetta ds rally!!
ho dovuto abbandonare l'idea della replica di quella che ha vinto il rally di montecarlo nel 1959,perche' il progetto era troppo costoso:
l'auto id 19 del 1959 l'avevo trovata ma costava intorno ai 12.000 euro,poi avrei dovuto riverniciarla nel colore dell'epoca (ecaille blonde),e sopratutto l'auto aveva le targhe originali italiane del 1959 che non c'entravano propio niente,l'interno andava rifatto perche non originale,e c'erano anche dei lavori di meccanica e idraulica da effettuare.
allora ho deciso di comprare l'auto del mio carissimo amico(nonche bravissimo meccanico per la ds)alberto di seregno.
l'auto e' una id 19 del 1961,color vert meleze,con interno in stoffa verde.
l'auto era stata totalmente restaurata nella meccanica-idraulica,negli interni e la carrozzeria e' stata lucidata perche' gia' molto bella.
dopo l'acquisto ho cominciato a documentarmi sulle citroen ds-id da rally mediante fotografie d'epoca.
le modifiche da apportare ho deciso subito che dovevano essere facilmente eliminabili nel caso volessi riportare la vettura in origine.
quindi le modifiche :
1)sul paraurti anteriore ho installatto dei rostri in alluminio-gomma(la vettura ha il paraurti primo tipo senza rostri)che una ditta francese produceva come accessorio after-market per i modelli fino al 1961.
questi rostri si montano senza fare nessun foro,sono a incastro.
poi ho fatto i fori sulla parte alta del rostro e ho montato dei fari supplementari di profondita' "cibie' oscar" dell'epoca.
sulla parte bassa dei rostri ho montato dei fari antinebbia "marchal fantastic" sempre dell'epoca.
sui parafanghi anteriori ho montato i faretti marchal supplementari,quelli con la "tettina" sul faro,che sono un accessorio originale citroen sia per la ds che per l'id.
poi ho fatto l'impianto elettrico utilizzando tre rele "sanor" dell'epoca.
2)navigando su internet ho trovato una ditta che riproduce gli adesivi degli sponsor(cibie'-marchal-yacco-champion...)che si mettevano sulle auto da rally dell'epoca,ne ho presi un po' e li ho distribuiti un po' sulla vettura.
poi ho fatto fare le tabelle adesive portanumero per le portiere-cofano-baule,come quelle dell'epoca : sfondo bianco numero nero,con il numero 61(anno di immatricolazione dell'auto).
3)per la strumentazione ho fatto cosi':ho mantenuto inalterata la parte sinistra del cruscotto(dove c'e' il contachilometri-benzina...)
ho invece smontato la parte in plastica bianca quella dove andrebbe l'eventuale radio e quella del cassettino portaoggetti.
poi ho costruito un pannello unico in ferro delle dimensioni dei due pezzi in plastica eliminati,l'ho verniciato nero opaco raggrizzante e qui ho installato un  po di strumenti supplementari sempre pero' dell'epoca e qundi marca jaeger(temperatura acqua-pressione olio-amperometro-orologio-tasti accensione fari supplementari-spie supplementari,pulsanti.....e poi ho trovato sempre su internet un pezzo poco conosciuto ma usato nei rally dei primi anni 60.
si chiama "tripmaster" della ditta svedese "halda" ed e' un apparecchio per la misurazione delle distanze-tempi..ecc..
sempre all'interno della vettura ho installato un estintore dell'epoca trovato su e-bay !!!!e poi una lampada sempre dell'epoca per la lettura delle carte in notturna.
4)l'ultima modifica e nella parte posteriore.
i miei amici marco e alberto ad un mercatino in francia hanno trovato due parafanghi posteriori tipo rally(cioe' quelli tagliati per smontare la ruota senza dover smontare il parafango)verniciati ancora con il colore azzurro delle vetture ufficiali della citroen,tutto questo per l'esorbitante prezzo di 20 euro!!!!!!
(che colpo di culo!!!!).
cosi' adesso sto verniciando questi parafanghi rally del colore della vettura,e cosi' posso conservare i suoi originali.
fare queste modifiche mi prendera'molto tempo(sopratutto la preparazione della strumentazione supplementare)ma il giorno che volessi riportare la macchina al suo stato originale con una giornata di lavoro e' possibile.
spero di terminare fra u n mese,d'altronde ci lavoro solo la domenica.
sono preparato ad essere bombardato di critiche,ma se solo uno che vedra' questa rally mi fara' un complimento per me e' sufficente cosi'.
ciao a tutti e scusate la lunghezza.
kalido.

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #27 il: Gennaio 10, 2005, 09:38:49 pm »
Ciao Claudio,
la passione che hai per queste vetture ed il tuo rispetto per esse (encomiabile l'idea della trasformazione reversibile) ti rende davvero onore e ti mette al riparo da qualunque critica.
Legittimo il tuo desiderio di avere qualcosa che piaccia a te; ma se questo qualcosa è rispettoso della storia ed in fondo "insegna" qualcosa su un'epoca ormai sempre più lontana, quello che stai facendo altro non è che una sorta di 'museo viaggiante' di un aspetto del motorismo di quei tempi. Sono sicuro che anche questa tua "creatura" avrà intorno il solito capannello di curiosi quelle volte che la porterai ai raduni.
Buon lavoro.
Marco

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Offline kalido

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #28 il: Gennaio 10, 2005, 10:26:19 pm »
ciao marco,
ti ringrazio per l'incoraggiamento!!!!
sto cercando di fare(e spero di riuscirci)una cosa carina e un po' particolare.
non me la sono sentita di fare una replica di quella che ha vinto il rally di montecarlo,anche perche' secondo me o la fai identica o meglio non farla.
ho comprato un libro molto bello che parla del rally di montecarlo , con moltissime fotografie di alcune ds e id che hanno partecipato.
tramite queste fotografie ho potuto vedere quali modifiche apportavano i partecipanti alle loro vetture.
e le modifiche generalmente riguardavano il potenziamento dell'impianto di illuminazione,l'aggiunta di una strumentazione piu' completa e gli adesivi degli sponsor.
sicuramente c'erano alcune modifiche alla parte meccanica,ma per ora mi voglio limitare a quelle estetiche.
appena ho terminato avrei piacere di fartela vedere,se fa piacere vanche a te.
un saluto  kalido

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Offline Pulex

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Re: id 19 rally montecarlo 1959
« Risposta #29 il: Gennaio 10, 2005, 11:41:37 pm »
bene! voglio senz'altro vedere le foto appena avrai completato la belva.

Ciao e buon lavoro

PuleXY
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