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Originally posted by FeDeesse
Buongiorno a voi!
Sono entrato in possesso di un vecchio catalogo per carrozzieri di codici colori per auto e moto.
Per curiosità ho verificato l'esistenza in commerco dei 2 colori che mi servono per la DS (Gris nacrè e Blanc meije) ed effettivamente ci sono.
Ho notato però, con mio stupore, che ci sono diversi Blanc meije, o meglio ci sono disponibili 4 tonalità di blanc meije segnalate rispettivamente con delle lettere: r/d/ge/h.
Quale devo far comprare al mio carrozziere?
So che è inusuale come richiesta e che forse non riceverò risposta ma penso che i dubbi è meglio che mi vengano prima di iniziare i lavori...
Oppure: qualcuno che ha recentemente fatto il tetto blanc meije potrebbe cortesemente dirmi come si è mosso per avere la tinta giusta?
Merci beaucop!
Au revoir...
Ciao
Vorrei fare un po' di chiarezza: le auto oggi come in passato, venivano prodotte in stabilimenti differenti e con conseguenti fornitori di materie prime diversi, vernici comprese per cui
le tonalità possono variare anche di molto.Ancora di più in passato quando le tinte su uno o più modelli duravano nel tempo(nel senso che venivano applicate)molto di più di oggi.Faccio un esempio: il Rouge Vallelunga Peugeot è stato utilizzato almeno per 15 anni: nel 1998 quando ho smesso di lavorare nel settore c'erano almeno 12 "varianti" dello stesso colore.Se poi consideriamo che le tinte utilizzate sulle nostre Dee non erano vernici catalizzate ma termoindurenti e cioè, che s'induriscono per evaporazione del solvente e non per reazione chimica come le catalizzate, se ne può dedurre che fossero molto più sensibili agli agenti atmosferici e quindi con una notevole possibilità di alterazione cromatica.Ergo, nessuno di questo Forum penso possa essere certo che la sua amata abbia il colore della tonalità originaria: chi ha un'auto conservata non ha sicuramente uniformità di tinta(pensiamo alla diversità di reazione tra le superficie orizzontali e le verticali), ì.Chi l'ha riverniciata, per i motivi sopra esposti non avrà un'auto aderente alla realtà iniziale.
Un approccio corretto è quello di recuperare la tonalità originaria in parti nascoste(non raggiunte dal sole) dell'auto, preparare la tinta nominale, spruzzarla su un lamierino e, confrontandola con la tonalità della parte nascosta, correggerla sino ad avvicinarsi il più possibile.E' chiaro che a questo punto il confine con il feticismo diventa molto sottile.......
Scusate la lunghezza e spero di essere stato chiaro
PS:r/d/ge/h potrebbero significare r più rosso (red),d più scuro(dark), ge e h non saprei ma sicuramente il carrozziere che usa quella marca di vernici ha le indicazioni