I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!

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Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #225 il: Dicembre 23, 2005, 09:02:22 am »
Ragazzi io metto in moto il mio ragnetto e metto in moto, da Bologna a Firense è un attimo!!!

Questi non possono farla franca, questa è roba al pari di una dittatura!!!!
 

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Offline Andrea

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Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #226 il: Dicembre 23, 2005, 09:11:38 am »

Io intanto ho appena scritto una E-mail a Stefanino, conto di incontrare qualcuno del VW Maggiolino Club che credo - numericamente - sia un club molto importante. Mai come questa volta credo che l'unione faccia la forza.

Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #227 il: Dicembre 23, 2005, 09:23:40 am »
Suggerisco di contattare, quelli dei club delle MINI, non trovo su internet, gran che ma so che è una registro di marca promosso dalla stessa BMW Italia, e quelli sono assai potenti!

Se trovo qualcosa vi dico!
 

Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #228 il: Dicembre 23, 2005, 11:16:11 am »
Secondo me,contattare anche i vari club vespa,guzzi ecc.. puo aiutare.
Dato che il diktat fascista finto ecologista tocca pure gli amanti delle 2 ruote....

Ke la forza sia con voi.

Saludos by Cab Volt
 

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Panzerfaust

Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #229 il: Dicembre 23, 2005, 11:34:18 am »
Come ho già scritto sul forum di Codatronca mi sono permesso di segnalare l'iniziativa anche sul forum del Maggiolino Club Italia (ne ho uno pure io!), mettendo i link a questo forum, al RIASC ed al nostro.

Mi ha risposto un moderatore dicendo che subito dopo le ferie prenderanno contatti!!!

P.S.
Per favore cabaret voltaire, lascia stare certi luoghi comuni... qui la politica non c'entra, che uno sia di destra, di centro o di sinistra e che possegga una DS, un Duetto, un Maggiolino o una Uno 45 siamo tutti nella stessa barca.

« Ultima modifica: Dicembre 23, 2005, 11:42:12 am da Panzerfaust »

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Offline bardamu

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Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #230 il: Dicembre 23, 2005, 12:28:19 pm »
quote:

qui la politica non c'entra, che uno sia di destra, di centro o di sinistra e che possegga una DS, un Duetto, un Maggiolino o una Uno 45 siamo tutti nella stessa barca.
Originariamente inviato da Panzerfaust - 23 dic 2005 :  11:34:18



mi associo convintamente.
Sur une DS, tant que tu n'as pas tout fait...tu n'as rien fait!

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Offline frass

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Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #231 il: Dicembre 23, 2005, 01:49:30 pm »
D'accordo Alfa (benvenuto Spiderfrek), d'accordo i camperisti, Mini, Maggiolino etc etc.... Ma i club direttamente satelliti del Registro Italiano Auto Storiche Citroen che fanno? loro sono una bella massa! Duecavalli? Cx? Gs? etc?

Andiamo avanti! Contattiamo altri! Volantineggiamoci! Impegnamoci!

FORZA!
Francesco

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Offline Pik As

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Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #232 il: Dicembre 23, 2005, 02:21:52 pm »
ragazzi...... ho contattato via mail il comitato dei cittadini del
centro,ricordate?[:clap]
 
Ebbene ho ricevuto risposta

Come comitato  dei cittadini del centro
faremo di sicuro causa a nostre spese.

Se lo ritenete utile possiamo  collaborare

cel 3332274083   33386923195

tel 0552340381  fax 0552340535   Tiziano


ragazzi se qualcuno di voi abita a firenze o
 comuni colpiti gli può telefonare.

x Claudio, è difficile trovare il singolo.....vediamo se
con comitato cittadini vien fuori qualcosa ok?
ciao!
« Ultima modifica: Dicembre 23, 2005, 02:24:19 pm da birillo 63 »
Non smettere di cercarmi solo perchè io non pronuncio più il tuo nome. Non è detto che non proclamarti è come non pensarti. Ci sei, ci sei. In ogni attimo ci sei, che riperquoti  i miei sensi e appanni i miei occhi.

Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #233 il: Dicembre 23, 2005, 02:31:35 pm »
Anche i commercianti, e gli albergatori, potrebbero avere qualcosa da dire, su sta roba, pensate solo in periodo mille miglia al turismo (Appassionati auto storiche) che c'è in giro e quanti tedeschi che arrivano giù con le auto storiche che al posto di fare un giro a Firenze, andrebbero altrove!
 

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Offline FeDeesse

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Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #234 il: Dicembre 23, 2005, 04:30:29 pm »
I cugini del neonato Peugeot Club Italia come si stanno muovendo?
Qualche citroën.....

Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #235 il: Dicembre 23, 2005, 07:00:35 pm »
Per chi ha voglia di farsi un giro a Firenze, ma soprattutto per i Toscani e Fiorentini:

  Sabato 29/12/05 ore 16.30

 Via Luigi Alamanni al dopolavoro ferroviario (praticamente vicino alla stazione)

Incontro tra cittadini CONTRO il blocco del Traffico.....

 Io ci vo.... e voi????

Organizza la cosa i camperisti fiorentini, cercate un sito di nome vivere la città, si stanno anche organizzando per (se non bastassero le proteste) alcune iniziative che per ora vi dico solo che sono INTERESSANTI......

ciao
 

Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #236 il: Dicembre 25, 2005, 06:25:07 pm »
OK....  Penso proprio che quel provvedimento avrà vita dura! Ma non scordiamoci di impugnare entro 30 giorni!

Dalla lontana Puglia vi sostengo moralmente!

Per Spiderfrek: oltre che Citroen ho anch'io un'alfa:  Una GT junior scalino del 69.
Ciao a tutti!!
Raf

Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #237 il: Dicembre 27, 2005, 08:54:08 am »
Beh, allora Rade....siamo parenti, in pratica hai un duetto chiuso, con il motore AR00530....bella macchina!

Ma amici, abbiamo novità?

Le feste hanno prodotto qualcosa?

 

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Offline frass

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Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #238 il: Dicembre 30, 2005, 10:23:23 am »
Al Sindaco del Comune di Firenze

E per conoscenza e competenza:
Al Vice Sindaco del Comune di Firenze
Agli Assessori del Comune di Firenze
Al Presidente VI Commissione del Comune di Firenze
Al Difensore Civico del Comune di Firenze
Ai Consiglieri del Comune di Firenze
Al Prefetto di Firenze
Al Responsabile Provinciale LEGAMBIENTE



Il sottoscritto Giuseppe Sorrentino, abitante in Firenze in via Ghibellina nc 32, a nome dei promotori e partecipanti alla riunione del 29 dicembre 2005 al Dopolavoro Ferroviario, con la presente
CHIEDE alla S.V.
nella visione di autotutela d’ufficio inerenti eventuali ricorsi promossi dai cittadini che a seguito della stessa riceveranno un irreparabile danno economico e si attiveranno nelle opportuni sedi sia per chiedere il risarcimento dei danni causati e/o ricorreranno in risposta alle contravvenzioni che saranno elevate per la circolazione con i loro veicoli,
la revoca dell’ORDINANZA DEL SINDACO Numero 2005/01022 del 16 dicembre 2005 avente per OGGETTO: Divieti di transito veicolare programmati: anno 2006.

In subordine il sottoscritto chiede, ai sensi dell’articolo 8 del Dlg 267/2000, la sua disponibilità e/o quella dell’Assessore Del Lungo, a svolgere un incontro tecnico per il 2 gennaio 2006 o al più presto possibile, al fine di valutare gli aspetti della delibera n. 2005/01022. La riunione è necessaria a ricevere risposte tecniche inerenti i seguenti aspetti:

1) Appaiono gravemente illegittimi i divieti alle autovetture non catalizzate, in totale violazione del principio comunitario di proporzionalità del diritto di proprietà. L’Accordo di programma del 15/4/2003 (approvato con delibera 990/2003) che, con il pretesto di ridurre le concentrazioni di PM10, stabilisce l’espropriazione di fatto (creeping expropriation) dei veicoli non catalizzati è un provvedimento grave che non ha, a quanto risulta, il benché minimo riscontro nei paesi europei, e soprattutto è illegittimo, vìolando diritti e libertà di rango primario del cittadino e principii cardine dell’ordinamento comunitario e internazionale. Inoltre è un provvedimento al quale sono del tutto estranee le finalità ambientali e che rischia di lasciare a piedi e gettare sul lastrico migliaia di pensionati, casalinghe e appartenenti alle fasce deboli della popolazione.

2) Attiva le seguenti VIOLAZIONI:

a) La Regione Toscana viola il diritto di proprietà privata ed il principio di proporzionalità, l’Accordo di programma vìola la Direttiva 90/313/CEE, recepita in Italia col D.lgs 39/1997 che prevede l’obbligo di corretta informazione ambientale, laddove le autovetture a benzina non catalizzate sono presentate, a torto, maggiormente responsabili di quelle diesel catalizzate, anche Euro 4. Il Sole 24 Ore del 4/11/2002 avente come fonte la relazione annuale sulla qualità dell’aria del Comune di Firenze - anno 2000, indicava il seguente grafico, a proposito delle cause antropiche del PM10:


 

Alle autovetture private, dunque (tutte, catalizzate e non, a benzina e diesel), questa relazione attribuisce una percentuale irrisoria (4%) di contributo nocivo di polveri fini. Non c’è davvero bisogno di commenti, anche perché tutte le Arpa nazionali ci dicono quotidianamente che le polveri fini provengono dalla combustione del gasolio.
Il provvedimento della Regione Toscana è ancora più grave e illegittimo se si considera che, negli obiettivi dichiarati, esso mira a ridurre non lo smog in generale ma il PM10, il solo inquinante che, in Toscana come altrove, supera i limiti di legge. L’Accordo si riferisce espressamente al PM10 in più occasioni, come ad esempio nelle premesse, ove è scritto che si punta al “contenimento dei livelli di concentrazione di PM10 “, ma anche all’articolo 1 che, tra le “finalità” indica la “riduzione delle emissioni di PM10”. Appaiono, pertanto, ancor più paradossali i divieti alle autovetture a benzina, sia in quanto esse non sono causa delle polveri fini, sia per il loro numero esiguo e in continuo calo. Proprio la tipologia dei provvedimenti adottati con riferimento alla lotta alle polveri sottili fa chiaramente capire come il risanamento dell’aria sia del tutto estraneo agli scopi dell’Accordo di Programma, infatti:
•   non c’è un provvedimento verso i veicoli diesel catalizzati che, al contrario delle vetture a benzina non catalizzate, producono le polveri fini;
•   non c’è un provvedimento verso i veicoli commerciali, la stragrande maggioranza dei quali è alimentata a gasolio,
•   non c’è un provvedimento nei confronti delle caldaie, neppure di quelle a carbone (80 delle quali, è stato stimato, inquinano come 300.000 auto non catalizzate),
•   non c’è un provvedimento verso gli impianti industriali,
•   non c’è un provvedimento verso i veicoli pubblici a gasolio.
Nei confronti di tutte queste fonti di PM10 non c’è ombra di provvedimento, ma solo qualche generico e vaghissimo impegno a monitorare, a migliorare, a verificare. Si può pertanto affermare che tra tutte le fonti reali di PM10 la Regione Toscana ne colpisce una sola, le autovetture diesel non catalizzate, espropriandole di fatto (questi veicoli non possono neppure essere convertiti al gpl o al metano), trascurando tutte le altre sorgenti e punendo, invece, una categoria, i veicoli a benzina non catalizzati, che non producono PM10.

b) Altra grave violazione è quella del principio, pacifico in ogni Stato di diritto e connesso alla proporzionalità dell’azione amministrativa, dell’equo bilanciamento degli interessi contrapposti, pubblici e privati, quando vengono a confliggere in conseguenza di un provvedimento amministrativo. La regola è che gli interessi privati devono sempre essere salvaguardati, per quanto possibile, nella maggior misura consentita dal caso specifico. La Direttiva 94/12/CE, ad esempio, prevede che le misure di regolamentazione del traffico debbano essere ragionevoli e proporzionate. Appare poi del tutto incongruo ogni riferimento alle direttive europee menzionate nell’Accordo di Programma, posto che non c’è una sola riga di qualsivoglia provvedimento comunitario che preveda espropriazioni di categorie di vetture, o espropriazioni di esse; le direttive in materia ambientale si riferiscono sempre a tutte le fonti di un singolo agente inquinante. Senza contare che la direttiva è un tipo di atto che vincola i singoli Stati del risultato ivi previsto, ma il comodo, il “come” raggiungere quel risultato è soggetto al rispetto rigoroso del principio di proporzionalità.

c) Illegittima è anche l’interpretazione degli articoli del Codice della Strada citati nell’Accordo ove essi siano intesi scontra legge, cosa, ovviamente, non consentita.

d) Per quanto sopra detto, è poi completamente alterato e violato il principio comunitario “chi inquina paga” (polpute pays principle, art. 174, ex 130R, Tratt. U.E.).


3) L’Accordo di programma appare viziato da eccesso di potere amministrativo, quantomeno sotto i profili dello sviamento dalla causa tipica, del travisamento dei fatti e della irragionevolezza, e qualche parola va spesa circa le due più gravi violazioni nell’Accordo:

a) violazione del principio di proporzionalità (art. 5, ex 3B, 3° comma, Tratt. U.E.). Qualunque atto amministrativo, anche quelli del tipo command and control in materia ambientale, per essere legittimo deve essere al contempo idoneo a raggiungere lo scopo previsto nel provvedimento, necessario (nel senso che non deve esistere un’alternativa parimenti efficace ma meno penalizzante per i privati, deve cioè essere un’extrema ratio) e proporzionato, ragionevole, non eccessivamente pesante per i cittadini. Il concetto è ben chiaro in Consiglio di Stato 1885/2000, secondo cui “le autorità comunitarie e nazionali non possono imporre, sia con atti normativi che con atti amministrativi, obblighi e restrizioni alle libertà dei cittadini, tutelate dal diritto comunitario, in misura superiore (cioè sproporzionata) a quella strettamente necessaria nel pubblico interesse per il raggiungimento dello scopo che l'autorità è tenuta a realizzare, in modo che il provvedimento emanato sia idoneo (cioè adeguato all'obiettivo da perseguire) e necessario (nel senso che nessun altro strumento ugualmente efficace, ma meno negativamente incidente, sia disponibile)”. Orbene, se analizziamo i divieti dell’Accordo di Programma, la violazione del principio di proporzionalità appare in tutta la sua gravità, in quanto nel caso delle vetture a benzina non esiste neppure la idoneità a raggiungere lo scopo di una diminuzione dei valori del PM10 in quanto, come già detto, le polveri fini derivano dalla combustione a gasolio, tanto che nelle direttive europee non è neppure previsto un limite del PM10 per le autovetture a benzina; per le autovetture diesel il provvedimento è teoricamente idoneo, ma solo nell’ambito di un’azione nei confronti di tutti i processi di combustioni a gasolio, mentre il provvedimento, se limitato alle sole autovetture diesel non catalizzate, è del tutto inidoneo. Il requisito della necessarietà (si veda la sentenza poco sopra riportata), poi, è del tutto inesistente, posto che esisterebbe una lunga serie di azioni, oltretutto maggiormente efficaci, molto meno lesive dei diritti privati: basterebbe prendere in considerazione le altre fonti di PM10 e intervenire su di esse.
Sulla ragionevolezza e non eccessiva pesantezza di un provvedimento che dice “da domani puoi scordarti la tua autovettura”, ogni commento è superfluo;

b) violazione del diritto di proprietà. La proprietà è un diritto fondamentale dei cittadini, tutelato, oltre che dall’articolo 42 Cost., dall’articolo 295 Tratt. U.E., come elaborato dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia; dall’articolo 1 del Primo Protocollo aggiuntivo alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che riveste rango di norma costituzionale, e dall’articolo 17 della Carta dei Diritti fondamentali dell’U.E., che inserisce la proprietà tra le libertà fondamentali dell’individuo e che ammette limitazioni al suo godimento in vista della funzione sociale ma solo previo rispetto del principio di proporzionalità. La Corte di Giustizia della C.E. costantemente afferma che “è possibile attuare restrizioni all’esercizio dei diritti, tra i quali la proprietà, purché le restrizioni non si risolvano, considerato lo scopo perseguito, in un intervento sproporzionato e inammissibile che pregiudicherebbe la sostanza stessa di tali diritti”. Ogni commento è superfluo: basti qui solo aggiungere che l’Accordo di Programma non dice una sola parola per le vetture d’epoca e di interesse storico.

4) per combattere l’inquinamento atmosferico è essenziale:
a) conoscere le precise sorgenti dell’inquinamento,
b) attivare un Piano Strutturale per risolvere il problema traffico connesso al trasporto pubblico ed al rifornimento delle merci;
c) avere un censimento dei veicoli e del loro chilometraggio in area urbana sia dei residenti che di chi entra in una città per lavorare. Basti la diversità nell’uso dei veicoli visto che ci sono veicoli che in 31 anni hanno percorso solo 16.000 chilometri;
d) avere un censimento delle fabbriche che inquinano;
e) avere un censimento dei riscaldamenti e del loro ottimale utilizzo;
f) avere una misurazione del risollevamento delle polveri da traffico che provengono da veicoli e persone. In particolare il risollevamento delle polveri da parte dei veicoli costretti a causa della rimozione dei rifiuti che è svolta di giorno anzichè di notte;

Combattere l’inquinamento e sacrificarsi è un dovere civico e siamo pronti ad affrontarlo con una democrazia partecipata e non subire degli atti ablativi che, come nel caso dell’ordinanza in questione, non sottostanno alle regole ed in particolare al giusto equilibrio ed alla proporzionalità.

Attendiamo di leggerla e nel caso non riceviamo risposta via e.mail e/o fax, il giorno 2 gennaio 2006, alle ore 11, ci presenteremo ai suoi uffici per ritirare la risposta direttamente.
 Giuseppe Sorrentino
Firenze, 30 dicembre 2005

Comitato dei Cittadini del Centro Storico di Firenze
32, via Ghibellina – 50122 FIRENZE
telefoni 333 2274083 - 338 6923195
telefax 055 2340535
www.comitatideicittadinifirenze.it - e-mail: ztlbfirenze@hotmail.com

 
Francesco

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Offline frass

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Re: I BLOCCHI del traffico: pensiamoci PRIMA!
« Risposta #239 il: Dicembre 30, 2005, 10:24:53 am »





                     Spettabile
                     DIFENSORE CIVICO
                     del Comune di Firenze
                     50100 FIRENZE



Fax al n.: 055/2616044            Milano, 27 dicembre 2005



Oggetto: RICHIESTA DI INTERVENTO URGENTE CONTRO I DIVIETI A VEICOLI NON CATALIZZATI

   Mi rivolgo a Lei affinché faccia quanto in Suo potere e di Sua competenza per fermare la vergognosa vicenda dell’espropriazione di fatto (creeping expropriation) dei veicoli non catalizzati che alcuni comuni toscani, tra i quali Firenze, vogliono attuare dal gennaio 2006.
Il provvedimento è di una illegittimità pressoché totale, comportando tutta una serie di violazioni, una più grave dell’altra, di principii fondamentali dell’ordinamento nazionale e comunitario nonché di diritti di rango primario dei cittadini, tanto che non ha il benché minimo riscontro negli altri Paesi europei, che pure sono alle prese con lo smog. E’ altresì iniquo, in quanto colpisce gravemente tutte le fasce deboli della cittadinanza e i proprietari di vetture di interesse storico.
Le allego copia dell’esposto che ho inviato a tutti i comuni indicati nell’Accordo di Programma della Regione Toscana del 15/4/2003, approvato con delibera n. 990 della stessa Regione del 6/10/2003. In seguito all’esposto, fortunatamente diversi tra questi comuni non hanno firmato l’Accordo.
Le chiedo cortesemente di valutare le misure opportune da assumere, visti i compiti stabiliti dall’art. 11 D.lgs. 18/8/2000, n. 267, ivi compresa la richiesta al Governo di annullamento straordinario dell’atto viziato da illegittimità, ex art. 138 dello stesso D.lgs. 18/8/2000, n. 267, in quanto, se i divieti entreranno in vigore, depositerò immediatamente denuncia-querela per abuso d’ufficio nei confronti dei sindaci e degli amministratori che avranno sottoscritto i provvedimenti lesivi, oltre naturalmente a dar corso a tutte le azioni civili e amministrative, anche in sede comunitaria.
Distinti saluti.
Avv. Riccardo Genti


All.: come sopra (5 pagine, compresa la presente)
 





                     Egregio Signore
                     CLAUDIO DEL LUNGO
                     Assessorato all’Ambiente
                     Villa di Rusciano
Via B. Fortini, 37
                     50125 FIRENZE



Raccomandata anticipata via fax         Milano, 27 dicembre 2005



Oggetto: DIVIETI ILLEGITTIMI AI VEICOLI NON CATALIZZATI
(preavviso di denuncia-querela per abuso d’ufficio)

   Dopo aver seguito le ultime allucinanti vicende relative ai divieti illegittimi ai veicoli non catalizzati e aver letto delle Sue sprezzanti dichiarazioni sulle persone appartenenti alle fasce deboli della cittadinanza, debbo avvertirLa: se i divieti entreranno in vigore sarà immediatamente depositata denuncia-querela nei confronti Suoi (e degli altri firmatari) per abuso d’ufficio, sussistendo in toto, nella fattispecie, tutti i requisiti di cui all’art. 323 cod. pen., primo tra tutti la macroscopica illegittimità (sotto almeno 7-8 profili) dei provvedimento di divieto, tanto che numerosi Comuni hanno avuto il pudore di non firmare un atto così illegittimo e che non ha riscontro in alcun angolo del pianeta.
   Inoltre, vista la gravità della situazione illegittima creata e il rischio di collasso economico con migliaia di famiglie e soggetti deboli, chiederò altresì che con decreto del Ministro dell’Interno venga disposta, ai sensi dell’art. 142 D. Lgs. 18/8/2000, n. 267 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) la rimozione Sua (e degli altri responsabili) dall’ufficio svolto, previa sospensione da parte del prefetto.
   Distinti saluti.
Avv. Riccardo Genti



All.: copia dell’esposto da me inviato nei giorni scorsi all’Ufficio del Sindaco (5 pagine, compresa la presente)
 





                     Egregio Signore
                     SINDACO DI    
                     50100 FIRENZE



Raccomandata anticipata via fax         Milano, 24 dicembre 2005



Oggetto: DIVIETI ILLEGITTIMI AI VEICOLI NON CATALIZZATI
(preavviso di denuncia-querela per abuso d’ufficio)

   In merito ai divieti illegittimi ai veicoli non catalizzati faccio seguito alla mia precedente inviataVi per avvertire che se i predetti divieti entreranno in vigore sarà immediatamente depositata denuncia-querela nei confronti Suoi (e nei confronti degli altri firmatari) per abuso d’ufficio, sussistendo in toto, nella fattispecie, tutti i requisiti di cui all’art. 323 cod. pen., primo tra tutti la macroscopica illegittimità (sotto almeno 7-8 profili) dei provvedimento di divieto.
   Chiederò altresì che, ai sensi dell’art. 141, 1° comma, lettera a) D.Lgs. 18/8/2000, n. 267 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), venga valutato ed eventualmente disposto lo scioglimento del Consiglio comunale nonché, ex art. 142, la rimozione degli amministratori responsabili dall’ufficio svolto, con previa sospensione prefettizia.
   Distinti saluti.
Avv. Riccardo Genti


Francesco