Caro Admin/Marco, complimenti anzitutto per il Forum. Davvero bello e utile. Mi scuso con te per il mio sfogo personale, per altro mi rendo conto di fare il giochino del sig. gatti ma tant'è che non si può sempre restare li a veder questa gente proferire verità come preti al pulpito.
Tornando al tema del topic: No, non amo il lavoro di Chapron, lo ritengo barocco ed inutilmente ricercato.
So come lavoravano a Levallois: lamiere tagliate e cucite senza neppure la protezione antiruggine. Doveva solo essere "bella" ovvero lucida di latta e cromature. L'arte della Citroën all'epoca (ma sembra davvero che quei tempi stiano tornando) era il costruire automobili dove la FORMA E' FUNZIONALE ALLO SCOPO!!!!
La forma della DS è una conseguenza logica di un processo creativo che parte dal telaio, dalla distribuzione delle masse, dal calcolo dell'inerzia di ciascun componente. Calcoli fatti a mano, caro mio, in un epoca in qui i computer non erano certo nelle mani dei carrozzieri.
Centinaia di maquettes in gesso, verniciate, lucidate e provate nel tunnel del vento su carrelli dinamometrici. Lamiere piegate e forgiate col martello, lavoro d'uomini capaci di creare con le proprie mani ed il proprio ingegno opere ferme nel tempo come fari per i posteri.
Chapron faceva un altro mestiere: prendeva un'auto di serie, aggiungeva sette chili di cromo, tagliava la e cuciva qua. Le sue vetture, come dice la sua imbonitrice telematica d'occhialetti, erano belle. Si, ma belle ALLORA. La DS ha mantenuto la sua bellezza. E' una forma classica, come le sculture della Grecia antica. Non segue le mode come le auto americane.
Ecco, se dovessi paragonare le auto di Chapron a qualcosa, le paragonerei alle auto americane, magari quelle degli anni 50/60. Fatte per durare un anno. Non una vita.
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