Hehehe.. mi sembra che la questione Gas/benzina si possa paragonare per intensità e partecipazione (e per rischio di trascendere in orrendi quanto inutili diverbi) alle discussioni sul cambio "semiautomatico o manuale" oppure sulle gomme "Michelin o non Michelin".
A me sembra che Marioge non abbia chieso un consiglio riguardante il montare o meno l'impanto alternativo bensì piuttosto qualche consiglio da riportare pari-pari al tecnico che glielo installerà per far eseguire il lavoro nel migliore dei modi.
Tecnicamente è emerso che le ID/D/DS hanno le sedi valvola d' acciaio riportate in solide testate di lega d' alluminio, adatti dunque ad andare a gas senza patemi d'animo.
La discussione si è ampliata perchè ognuno cerca di immedesimarsi nella situazione di Marioge immaginando la propria DS con la bombola del gas o senza, con i vantaggi o senza, con i difetti o senza, e trae le sue conclusioni, scrivendole.
Questo è magnifico perchè si mettono in evidenza molte linee di pensiero, talvolta nettamente discordanti, differenti punti di vista per una medesima cosa, ma che comunque a mio parere dovrebbero rimanere a livello di semplice esplicitazione di un pensiero personale (i Dictat non sono più di moda...)
Io sono per una sola DS completamente restaurata per usarla il più possibile in strada.
Non sarei "a posto" se avessi acquistato, CON GLI STESSI SOLDI SPESI PER IL RESTAURO DI UNA DS, altre 2 o 3 DS semicircolanti o semirottami (dipende dai punti di vista), e magari altri 2 modelli della Casa piu recenti.
Admin dice: "La DS non è una "vecchia carretta" che ti trovi tra i piedi, ed allora, per non svenarti, ti dai al gas: è una scelta precisa di collezionismo storico, che va trattata come tale."
Quello che dice è vero, personalmente non ho avuto la fortuna di ereditarne una infatti è una precisa scelta di collezionismo storico che ho fatto. Ne ho acquistata una e sono giunto alla conclusione che per usarla come avrei voluto dovevo restaurarla. Ho iniziato il restauro, ad oggi ho speso TUTTO quello che ho guadagnando in 5 anni suonando qua e là con l'orchestra (che adesso si è pure sciolta). Una cifra che mi ha già portato a superare la quotazione, tanto inutile quanto sbagliata, di Ruoteclassiche. E sono a metà restauro.
La mia DSuper5 era totalmente pallassizzata, solo il pedale del freno la differenziava da una DS21. Dopo qualche mese mi sono sottratto alla fortissima seduzione delle cromature e mi sono messo in testa che mi sarebbe piaciuto renderla più simile ad una DSuper5 '72 piuttosto che più simile ad una DS21Pallas '71.
Il precedente proprietario aveva montato l'impianto alternativo l'anno prima di vendermela dunque è ancora ok per 8 anni. Ci ho pensato bene e sono giunto alla conclusione che avere un netto risparmio sui costi d'uso, per me, secondo me, nelle mie condizioni, a mio parere, a mio modo di vedere, è cosa buona e giusta. (Ogni giorno sento al telegionale i servizi sul caro-petrolio e considerato il costo della benzina in continua ascesa ogni tanto devo confessare che la presenza di quest'impianto la vedo come la biblica "manna dal cielo")
Non penso che avrei montato l'impianto nuovo se questo non ci fosse stato al momento dell'acquisto perchè i costi (mi avevano parlato di 2000 euro circa) li avrei dovuti aggiungere a quelli che già si preannunciavano esorbitanti del restauro.
Se avessi avuto maggiori possibilità economiche non penso comunque che l'avrei montato perchè la ricerca della DSuper5 simile a quella uscita dal concessionario non avrebbe forse considerato un'impianto di alimentazione alternativa.
Sono felice della mia condizione ed oltretutto sono sereno nel giudicare positivamente le scelte che ognuno compie sulla SUA DS a patto che lui sia felice. Qualunque esse siano.
Per me vige il motto: "contento lui, contenti tutti". Non nella versione semplicistica dei termini ma come forma di rispetto nei confronti di quel LUI.
L'importante è che IO, per la MIA DS, segua la MIA filosofia diessistica.
Apprezzo Marco, vera scintilla che mi ha fatto "partire" per la via dell'originalità e dell'uso semi-quotidiano della dea.
Apprezzo il nostro DSuper5 per la scelta, anche comoda visto che avrebbe dovuto revisionare tutto l'impianto, di togliere tutto seguendo l'originalità. Ma l'avrei apprezzato anche se avesse voluto fare il contrario, chi sono io per criticarlo? La macchina è la sua, è lui che deve operare delle scelte sulla sua dea.
Apprezzo Gianluca, che vuole l'auto com'è uscita di fabbrica, meravigliosa nella sua naturale bellezza, senza alcun orpello posticcio e mi complimento con lui per la forza ed il fervore che ha. Ma l'avrei apprezzato anche se avesse voluto fare il contrario, chi sono io per criticarlo?
Apprezzo l'intraprendente Marioge che vuole usare la sua Dea di più di quanto la usa adesso (e da buon genovese ha un occhio di riguardo ai costi) e cerca una via nobile per farlo invece di usarla meno e stop. Ma l'avrei apprezzato anche se avesse voluto fare il contrario, chi sono io per criticarlo?
Apprezzo Fabio per avermi insegnato molto tempo fa che la DS ha le sedi valvola d'acciaio e tante altre finezze tecniche. Ma l'avrei apprezzato anche se mi avesse detto in tutta sincerità che lui non era ferrato sull'argomento, chi sono io per criticarlo?
La DS è l'unica automobile che è talmente meravigliosa da suscitare in chiunque la guardi un senso di totale ammirazione anche se non è totalmente perfetta.