Speriamo di farne un'altra 49 anni prima del 2055
E' appena giunta una richiesta di replica in Italia all'interno di un festival teatrale il giugno prossimo, vi terrò informati.
A margine di tutto devo ringraziare sentitamente gli artisti che hanno pemesso la realizzazione dello spettacolo, i tecnici che non si sono risparmiati ed i responsabili di scena.
In particolare ringrazio Silvio Martini, direttore di scena, che ha rinunciato ai pasti in Hotel (fortunello) per lavorare sedici ore al giorno alla regia luci (e con lui tutti i tecnici luci e fonici). Il risultato è stato splendido. Ringrazio Mauro-Bzzz-Ronzio, titolare della For Sound (e socio IDéeSse!!!) per l'impeccabile impianto audio in un auditorium fonte di infiniti riverberi, che pur con la concomitanza dell'evento di Ligabue al Campo di Volo di Reggio Emilia non ha fatto mancare la sua personale presenza al nostro ben più piccolo evento, risolvendo in tempo reale i mille inconventi tecnici che si son presentati. Ringrazio Francesco Niccolini, l'autore, per la grande disponibilità dimostrata, per i venti giorni di prove con Cederna e per la settimana di fuoco a Villa Erba. Non ha mai abbandonato la sua poltroncina davanti al palco, curando con la Banda anche la regia teatrale.
Grazie a Roberto-Ralf-Alfieri, che dallo scorso giugno lavora con noi all'evento che è chiuso al momento in studio per rimontare le riprese delle dieci camere che riprendevano l'evento.
Un grazie infinito anche agli attori: la Banda Osiris (impagabile), il Quartetto Euphoria e Giuseppe Cederna che si è imparato a memoria oltre cento tra date, numeri, nomi e luoghi della storia Citroën.
Ovviamente non posso che ringraziare Walter Brugnotti, colui che per primo ha creduto in un'idea folle come quella di mettere in scena questo spettacolo, colui che ha rischiato un budget necessariamente molto elevato per qualcosa che ha celebrato un modello fuori produzione da trent'anni, in mano a chi guarda molto male le Citroën d'attuale produzione.
L'ultima settimana resterà a lungo nei nostri pensieri, indipendentemente dalle schifezze del Grand Hotel, dal diluvio che ci ha accompagnati, dalle incomprensioni con la Villa Erba ed già citato Hotel.
C'era un gruppo di lavoro affiatatissimo, che come speravamo s'è unito intorno ad una storia bellissima, senza ufficialità, agenzie, avvocati.
Già mercoledì sera ci chiamavamo tutti Paul Mages :-)