No fischer, non la penso proprio così...
Gli appassionati DS più maturi prima o poi sono caduti nel baratro del fascino della "vera" DS, la versione Confort: così com'era stata pensata ovvero semiautomatica, servoassistita, con particolari più ricchi ma con la linea fluida e pulita di una scultura. Se proprio vogliamo, le ID italiane si avvicinano più all'idea di una vera DS delle Dee Pallas: rispondono meglio ai requisiti di cui sopra.
Ma la pallas è la pallas, non c'è nulla da fare: escludo che il suo fascino derivi solo dal "voglio ma non posso" o sia limitato all'italianità. E' più di un allestimento, è una vettura a parte con dettagli inimmaginabilmente preziosi e differenti, al punto da riconoscerli come feticci univoci e fini a loro stessi, al punto da identificare l'allestimento allo stesso modo del modello.
Il risveglio dalla sbornia di Pallas sta proprio nel ritorno alle origini, alla fluidità, al "minimo indispensabile che di per sè è già tutto" di una Dea o di una ID, che appagano gli occhi e il cuore pur senza aver osato tanto lusso...
Te lo dice uno che si porterà a vita una DSuper bianco nel cuore.