Bè, direi che il quesito è interessante, e può essere riportato avanti negli anni semplicemente cambiando soggetto, cioè la CX nei suoi anni o la BX nei suoi anni, mi pare che il concetto non cambi un gran che.
Per quanto mi riguarda, anno di nascita 1971, ricordo perfettamente di aver perseguitato mia madre fin dai 6/7 anni durante i viaggi in statale sulla 500F quando capitava di stare in coda ad una ID/DS: le frecce!!!
Subivo il fascino tremendo delle frecce sul padiglione, quando poi si illuminavano per una svolta il mio volto diventava probabilmente quello di uno che ha appena visto la Madonna.
Da quel periodo penso di non essermi mai persa nessuna occasione per schiacciare il naso sul finestrino della malcapitata dea per poter sbirciare l'interno.
Dei lontani zii avevano avuto una serie di Ami break , ed infine una GS club...subito pretesi un viaggio di prova (avevo circa 9 anni). Lo stesso anno ruppi tremendamente le scatole a mia madre (povera donna...) che aveva deciso di pensionare la 500 per motivi di lavoro, poichè avendo aperto un negozio era costretta a fare consegne quasi ogni giorno.
Non potendone più di me decise finalmente di varcare la soglia del concessionario Citroen del paese...e dopo un mese di congetture (soprattutto economiche) e di indecisione fra la 127 Top (!!!) e la neonata Visa club 652 la scelta cadde naturalmente su quest'ultima: che gran macchina, 145000 km in 6 anni senza mai aprire il motore , e con un cruscotto che sembrava la fiera dell'astronautica. Per me allora il massimo! Dopo di lei venne una Axel 11R, anche lei durata 6/7 anni, il cui motore però avrebbe necessitato alla fine di cure dispendiose....
Ma torniamo a noi....nel periodo pre adolescenziale credo di aver imparato a memoria le 2/3 pagine dedicate a Citroen nell'enciclopedia "Milleruote" di mio padre, leggendo e rileggendo tutta la storia della Dea. Era scoppiato un amore senza ritorno!
Ricordo che negli anni 70 la Dea era considerata da parenti ed amici dei miei genitori una gran macchina, anche da chi di macchine capiva poco...gli unici molto "freddi" ricordo essere stati gli alfisti convinti, che deprecavano le prestazioni pigre e guardavano con forte sospetto al sistema idraulico, secondo loro fonte di dannazione in terra per i malcapitati DSssisti.
Quando ho avuto la patente (1989) mi sarebbe piaciuta una qualsiasi CX (le DS in quel periodo avevano subito un'impennata dei prezzi come molte auto storiche), ma non mi potevo permettere di mantenerla, così mi destreggiavo fra le diverse auto di famiglia, di cui le uniche Citroen erano appunto l'Axel e una 2CV4 acquistata nuova dal babbo nel '78 (dopo un restauro del'92 è tuttora una delle auto che uso di più).
Finita l'era CX (con mio sommo dolore) quest'auto ha cominciato a diventare la classica "auto da pappone" nell'immaginario collettivo (definizione di un collega di circa 3 mesi fa) e a precipitare nelle quotazioni....è allora che ho deciso di comprare la mia GTI. Sono convinto che tutte le Citroen "vere" (escludiamo i cloni Peugeot) subiscano lo stesso percorso-calvario agli occhi dell'automobilista comune: ammirazione mista a sgomento quando sono novità, scetticismo ma sensazione di comodità quando sono regolarmente in produzione, effetto "auto da pappone" appena uscite di produzione, fascino nei confronti di personaggi "border line" dopo un po' d'anni, ed infine sconfinata, straordinaria ammirazione (specie nei confronti delle femminucce) quando diventano veicoli storici.
Per concludere (finalmente hehehe), io sono rimasto stregato dalla DS quando gli ultimi esemplari lasciavano da nuovi il concessionario, ed il morbo si è insinuato in me sviluppandosi in diverse forme fino ad oggi (Citroenite?)...E che ne dite dell'XM ai giorni dell'XM? Io me ne ricordo bene, ma magari lascio la parola a qualcuno che l'ha comprata sul serio quando era in vendita...in fondo è passato poco tempo,no?
Scusate se sono ai limiti dell'out of topic, ma parlare di Citroen è come scatenare una valanga di sensazioni e sentimenti.
Velvet[:blob]