Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #30 il: Maggio 18, 2006, 08:27:03 pm »
A me' piace molto la cabrio, pero' sono concorde con Dominique, la "VERA" DS e' solo e unicamente la berlina.


Sergio

Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #31 il: Maggio 18, 2006, 08:34:37 pm »
Sottoscrivo anch'io.
Nulla da eccepire anche sul meraviglioso post di MarioCX...semplicemnete grande.
La storia della musica, dell'arte è colma di esempi come quelli ad esempio di Hendrix...ascoltate per esempio Venus In Fur dei velvet e the end dei Doors.
Nell'arte per esempio, se non fosse venuto a Pollock l'idea di far gocciolare i pennelli (tra l'altro per caso) sarebbe venuta a qualcun altro nel giro di poco tempo.

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Offline Guido

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #32 il: Maggio 19, 2006, 09:02:50 am »
Siamo arrivati alla cabrio, che piace meno della berlina, mi associo e, la motivazione principale di questa preferenza ,è dovuta alla perdita di proporzione dovuta all'accorciamento del telaio e alla mancanza del tetto alchè è sorto in me il pensiero che la berlina fosse aderente alle proporzioni indicate dalla famosa "Sezione Aurea" mentre così non fosse per la cabrio.Qualcuno ha mai provato a calcolarne le proporzioni sotto questo punto di vista "assoluto"?[?]
« Ultima modifica: Maggio 19, 2006, 09:04:13 am da Guido »
 

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Offline MarioCX

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #33 il: Maggio 19, 2006, 09:18:35 am »
quote:
Siamo arrivati alla cabrio, che piace meno della berlina, mi associo .....
Originariamente inviato da Guido - 19 mag 2006 :  09:02:50



Toh! E io che pensavo di essere l'unico...
Non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. Oscar Wilde (Dublino 1854 - Parigi 1900)

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Offline Andrea

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #34 il: Maggio 19, 2006, 09:25:45 am »
Scusate ma vi devo alcune precisazioni tutt'altro che nazionalistiche:

Non mi pare vero che prima della Fiat 600 in Italia non si sia concepito nulla di significativo, negli anni 1950-51 l'Italia produsse tre vetture estremamente interessanti: la Fiat 1400 (prima vettura Fiat a scocca portante), la Lancia Aurelia B10 e l'Alfa Romeo 1900 (prima vettura Alfa Romeo a scocca portante). Sicuramente in I non si produssero prima del '55 vetture popolari ma questo era determinato da un mercato interno impossibilitato all'acquisto di tali vetture, mercato che incominciò a maturare solo a partire dal 1953.

Non mi pare nemmeno vero che nelle altre case automobilistiche non si conoscessero i designer delle stesse. All'epoca si sapeva per esempio che Dante Giacosa e Fabio Luigi Rapi erano i progettisti ed i disegnatori delle vetture Fiat del tempo, che le Alfa Romeo 2000 Sprint e Giulia Sprint GT erano state disegnate da Giorgetto Giugiaro per conto di Bertone, etc. Proprio negli anni '50 incominciò a trapelare il nome di Bertoni all'esterno ... Spesso storpiandone il nome e confondendolo con Bertone ...

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Offline FeDeesse

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #35 il: Maggio 19, 2006, 09:29:43 am »
quote:
Proprio negli anni '50 incominciò a trapelare il nome di Bertoni all'esterno ... Spesso storpiandone il nome e confondendolo con Bertone ...


Originariamente inviato da Andrea - 19 mag 2006 :  09:25:45




si, è vero, dopo SOLO 30 anni che aveva scolpito la Traction Avant----
Qualche citroën.....

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Offline Gianluca

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #36 il: Maggio 19, 2006, 09:31:18 am »
quote:


Toh! E io che pensavo di essere l'unico...

Originariamente inviato da MarioCX - 19 mag 2006 :  09:18:35



Raramente una vettura "importante", di prestigio, migliora le proprie qualità estetiche nelle versioni cabriolet.
Fermo restando che le cabriolet quando sono chiuse con la tela (l'hardtop è già meglio) peggiorano tutte (la tela fa schifo, inutile negarlo) vi sono comunque alcune vetture che aperte si esaltano.
Parlo di vetture non particolarmente "aggraziate" nelle versioni coperte, magari mastodontiche. Rolls Royce Corniche ad esempio aperta è fantastica, Bentley Continental Turbo aperte è fantastica....
Citroen DS aperta ? In effetti non saprei davvero. La linea della DS è talmente particolare che se a uno piace trova piuttosto di cattivo gusto ogni altra reinterpretazione. Alcune versioni cabriolet però sono davvero belle ed azzeccate. Altre meno. Concordo con Mario che sulle varie berline Lorraine ecc. ecc. converrebbe stendere un velo pietoso.

Rimanendo in tema Chapron la sua opera più eccellente (visti anche gli anni), sicuramente mai + eguagliata è stato il coupé Le Paris. Bellissimo.


Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline Gianluca

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #37 il: Maggio 19, 2006, 09:39:03 am »
quote:

Non mi pare vero che prima della Fiat 600 in Italia non si sia concepito nulla di significativo...
Originariamente inviato da Andrea - 19 mag 2006 :  09:25:45



Perfettamente d'accordo. Per quanto riguarda la produzione moderna del  gruppo Fiat non posso che mostrarmi critico ma per quanto riguarda quel periodo...beh...Come dire... La Peugeot e la Renault ancora devono farla una vettura bella almeno la metà di un'Aurelia B20....E se la Citroen non avesse fatto la DS....
Peccato che poi in Italia, automobilisticamente parlando, sia successo quello che è successo...

Le masturbazioni cerebrali le lascio a chi è maturo al punto giusto, le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto...

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Offline FeDeesse

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #38 il: Maggio 19, 2006, 11:06:19 am »
beh, se non ci fosse stata la DS di Bertoni la Citroen avrebbe chiuso nel 56 o giu di lì....
Qualche citroën.....

Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #39 il: Maggio 19, 2006, 11:09:45 am »
quote:

Grazie Feedeesse: comunque, è grande cultura Citronica ed è neccessario che qualcuno ogni tanto ste cose le tiri fuori, se non altro per i neo adepti al culto.
Salut!
Emme


Originariamente inviato da MarioCX - 17 mag 2006 :  14:51:46



Vi ringrazio per tutto ciò che avete scritto, conoscere la storia di uno dei più importanti proggetti industriali e al contempo stilistici è fondamentale per poterne capire e apprezzare il fenomeno e sopratutto per rapportarlo a ieri e a oggi.

[:clap][:clap][:clap][:clap][:clap][:clap][:clap][:clap][:clap][:clap]

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Offline serpiko

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #40 il: Maggio 19, 2006, 12:44:24 pm »
quote:
beh, se non ci fosse stata la DS di Bertoni la Citroen avrebbe chiuso nel 56 o giu di lì....

Originariamente inviato da FeDeesse - 19 mag 2006 :  11:06:19


Invece si dice che la Dea abbia chiuso in pari.
Se fosse vero, non saprei proprio dire dove Citroen abbia tratto le risorse usate in tutta la progettualistica degli anni '60: forse le utilitarie "mungevano" di più?

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Offline FeDeesse

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #41 il: Maggio 19, 2006, 01:21:44 pm »
se guardi bene intendevo che già a metà anni 50 i conti della Citoren erano in rosso e solo il progetto DS ha salvato la casa(ovviamente supportato dalle crescenti entrate della 2cv), se per disgrazia invece della ds fosse uscita una vettua non apprezzata ciao ciao citroen!
Qualche citroën.....

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Offline serpiko

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #42 il: Maggio 19, 2006, 01:35:19 pm »
Questo è indubbiamente vero: 80.000 ordini raccolti solo nei giorni della presentazione!

A volte mi sono chiesto se, senza tutto quell'entusiasmo, Citroen avrebbe mantenuto a listino la DS nonostante la costellazione di problemi riscontrata subito dopo il lancio.

Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #43 il: Maggio 19, 2006, 01:53:31 pm »
Comunque Citroen ha fatto parte del gruppo Michelin per quarant'anni ('35-'75) che a sua volta avrà garantito un minimo di sicurezza, perlomeno finchè nè valsa la pena.

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Offline Andrea

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Re: Dalla monofaro alla bifaro: Bertoni opera postuma
« Risposta #44 il: Maggio 19, 2006, 02:06:57 pm »

Ragazzi altro che DS ... Se non ci fosse stata l'ID ... Allora si che ne avremmo viste delle belle ...

Comunque vorrei rammentare che la gamma Citroen prima dell'introduzione dell'ID - e conseguentemente con l'uscita di scena della Traction - era tale che l'utenza Citroen passava direttamente dalla 2CV alla DS ...

Questo presupponeva che l'utente 2CV desideroso di una crescita a livello automobilistico acquistava una DS ? Nemmeno per idea tanté che Citroen risultò scoperta nel settore delle medio-piccole fino al 1962 (introduz. dell'Ami 6) e fino al 1970 per il settore delle medie (introduz. della GS).

Come spiegare altrimenti i successi milionari espressi in F da una  concorrenza  che - tecnologicamente - non reputo all'altezza di Citroen ed uno stile - Renault a parte - in linea con i tempi ma sicuramente non all'avanguardia ?

Renault: oltre 1 milione di 4CV, 1 milione tra R8 e R10, 2 milioni tra Dauphine ed Ondine, oltre 1 milione di R16;

Simca: oltre 1 milione di Aronde, 2 milioni di 1000, credo 700.000 tra 1300-1500 ed evoluzioni;

Peugeot: 204 oltre 1 milione, 403 oltre 1 milione, 404 oltre 2 milioni e mezzo.

Tutto questo tenendo presente che i prodotti Panhard non potevano reggere i costi dei modelli prodotti dalle tre case sopra indicate.

Errori simili  vennero fatti anche da altri costruttori. Quando la Lancia fece uscire di produz.  l'Aprilia nel 1949 (da 1350 cc a 1500 cc) e lanciò l'Aurelia (1750 cc) nel 1950 l'utente Lancia poteva passare dall'Ardea (1000 cc) direttamente all'Aurelia ? Forse quell'utente non poteva che orientarsi tra la Fiat 1100E e la Fiat 1500E rinunciando - ed era giocoforza - ad essere un lancista.